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Barbara Cittadini: “La riforma del SSN non può più aspettare”
Sud, progetti per ripartire. Campagna di ascolto promossa dal Ministro per il Sud e la Coesione territoriale
Alla vigilia di una iniziativa importante, come quella del Next Generation EU, che metterà a disposizione del Paese risorse ingenti, il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, ha promosso un momento di ascolto e di confronto con diversi rappresentanti e riferimenti della società e dell’economia, per individuare le priorità e i metodi da seguire per la progettazione e la realizzazione degli interventi.
Si tratta della manifestazione della consapevolezza della necessità di non sprecare questa irripetibile occasione per affrontare e ridurre il divario socio-economico nel Paese e per attivare una potente azione di rilancio del Sud d’Italia.
In occasione della sessione dedicata a “Salute, filiera strategica”, del 23 marzo scorso, agli incontri ha partecipato, anche, la Presidente nazionale Aiop, Barbara Cittadini, che ha sottolineato la necessità improcrastinabile di una riforma strutturale del SSN e l’abrogazione di alcune norme, prime tra tutte il Dl 95/12, che non consente di garantire risposte puntuali, efficienti ed efficaci, benché il Sistema ne abbia le potenzialità.
La Presidente Cittadini ha ringraziato il Ministro per la sensibilità dimostrata su un tema, quello del SSN, rispetto al quale la pandemia ha contribuito ad evidenziare tutte le sue attuali criticità.
Cittadini ha poi ricordato che il nostro SSN, così come immaginato dai nostri padri fondatori, ha un impianto perfetto, pluralistico ed universalistico, che va, assolutamente, salvaguardato.
Nel corso della sessione di incontri, anche altri interventi hanno seguito quello di Aiop, sottolineando l’improcrastinabilità di una riforma strutturale del SSN, perché, in quanto datato, non riesce più a garantire un diritto costituzionale.
La Presidente Aiop ha ricordato che, negli ultimi dieci anni, il nostro Sistema ha visto tagliati oltre 17 mila posti letto a livello nazionale.
“Il SSN – ha spiegato Cittadini -, era stato immaginato per lo più come ospedalo-centrico, ma tagliare in maniera così massiccia la disponibilità di posti letto, anche in quelle regioni dove il territorio, con i suoi servizi socio-assistenziali, continua ad essere profondamente carente, ha indebolito, ancora di più, la nostra capacità di risposta alla domande di cure e assistenza”.
“Sicuramente, - ha poi continuato la Presidente, - le Regioni sottoposte a Piano di Rientro, che hanno sopportato tagli lineari e spese a “silos”, sono quelle nelle quali si registrano le differenze più macroscopiche: una mobilità elevata, un ricorso alla spesa out of pocket maggiore, una rinuncia alla cure sempre più impattante.”
Temi sui quali con il Ministro Speranza, la Presidente Aiop si è a lungo confrontata.
“Ecco perché – ha, quindi, sottolineato Aiop -, è urgente che la missione salute si prefiguri come obiettivo, in base al piano europeo, il superamento del divario strutturale tra i diversi sistemi regionali.”
“Il problema – ha continuato nel suo intervento la Presidente Cittadini - è anche che, un definanziamento e una deospedalizzazione costante e ingravescente, non solo nel periodo emergenziale, in tutti territori, ma che in quelli del Sud Italia, già penalizzati dal divario esistente, ha ingenerato un’impossibilità di dare una risposta adeguata alla domanda di salute dei cittadini di quelle regioni”.
Cittadini ha indicato come molta della mobilità sanitaria, non quella fisiologica, non sia legata alla scelta di luoghi di cura, ma sia correlata all’impossibilità di trovare una risposta sanitaria quantitativamente adeguata da parte delle strutture ospedaliere di quei territori.
“Abbiamo la consapevolezza dell’inesistenza di un “Sistema Paese” dal punto di vista sanitario, perché - ha precisato Barbara Cittadini - ci confrontiamo con 21 sistemi sanitari diversi, che vanno coordinati in un’ottica federalista, in maniera tale che, almeno i diritti costituzionali, siano garantiti, dal momento in cui ci sono cittadini che non hanno alcuna possibilità di scelta.”
Ne deriva una sola conclusione: è diventato urgente immaginare sia una riforma di sistema, sia una riforma maggiormente coordinata di questo federalismo sanitario.
“La programmazione non ha funzionato – ha detto Cittadini -, non solo da punto di vista dei posti letto, della spesa sanitaria, quanto nell’incapacità di dare una risposta ai bisogni di salute”.
“È necessario, pertanto, - ha ricordato infine la Presidente Aiop - riformare il Sistema dal punto di vista strutturale e la sua programmazione, considerando che il Sistema ospedaliero ha una componente di diritto pubblico e una di diritto privato, e quest’ultima non rappresenta un costo, bensì un’opportunità”.
Riuscire a ridurre il divario, come precisato anche dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi, nella conferenza “SUD – Progetti per ripartire”, è anche “un passo verso il recupero della fiducia nella legalità e nelle istituzioni, siano esse la scuola, la sanità o la giustizia”.
Un’opportunità da non perdere.