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Notizie dalla Liguria

Riprende il dialogo Aiop-Aris con le Organizzazioni Sindacali

Il rinnovo del Contratto nazionale del personale non medico, che opera nella componente di diritto privato del Ssn è, da sempre, un’assoluta priorità per Aiop e Aris, e non è mai stato messo in discussione, nel rispetto dei legittimi interessi delle parti. A seguito dell’improvvisa interruzione delle trattative, avvenuta il 27 gennaio scorso, Barbara Cittadini, Presidente nazionale Aiop e Padre Virginio Bebber, Presidente nazionale Aris, hanno avviato immediati contatti con tutti gli interlocutori istituzionali, ribadendo l'assoluta volontà di rispettare gli impegni assunti nei confronti degli oltre 100mila lavoratori che ogni giorno, con grande professionalità, consentono agli italiani di avere una risposta alla propria domanda di salute, tenuto conto delle esigenze delle strutture rappresentate.

Il cammino verso il rinnovo del CCNL del personale non medico ha compiuto un nuovo passo in avanti

Forte segnale di responsabilità da parte dell’Assemblea AIOP

L’Assemblea generale dell’Aiop, convocata a Roma il 22 gennaio u.s., per esprimersi sul tema del rinnovo del CCNL, ha ribadito la volontà di definire, in tempi rapidi, l’intesa per il rinnovo del contratto del personale non medico della componente di diritto privato del Ssn, nel rispetto degli accordi e dei risultati con le Istituzioni e le Organizzazioni sindacali.
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Notizie Aiop Nazionale

La certificazione dei PDTA
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La certificazione dei PDTA

I Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali (PDTA) sono schemi clinico-assistenziali organizzativi

Filippo Castelli, Responsabile Practice Operation di Innogea

Cos'è un PDTA
I Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali (PDTA) sono schemi clinico-assistenziali organizzativi che utilizzano la logica di gestione per processi per ricostruire l’iter assistenziale, visto come insieme di processi, sotto processi, attività, attori, confini (input e output) e responsabilità. Il PDTA contestualizza a livello locale le Linee Guida e le migliori evidenze della letteratura in una visione sistemica che considera tutte le tappe del processo di cura e assistenza. Come tutte le gestioni per processi, i PDTA hanno il vantaggio di favorire la continuità degli interventi e l’integrazione tra unità organizzative di interfaccia eliminando i “compartimenti stagni” e il concetto di singole prestazioni.
Lo sviluppo, implementazione e valutazione di un PDTA è un processo continuo ben rappresentato nel ciclo PDCA (Plan-Do-Check-Act), tipico di tutti i sistemi di gestione. Le tappe di creazione di un PDTA si inseriscono nella fase P del ciclo, la fase D prevede la sua applicazione, la fase C la sua valutazione ed infine la fase A una standardizzazione o miglioramento.

Progettare ed implementare un PDTA è una scelta altamente raccomandabile ogni qual volta il problema di salute in questione sia caratterizzato da:
• variabilità dei processi in atto (per aspetti clinici e/o organizzativi);
• elevata incidenza o prevalenza della patologia;
• necessità di migliorare l’applicazione delle Linee guida e/o indicazioni regionali o nazionali;
• necessità di migliorare gli outcomes clinici;
• necessità di migliorare standard di sicurezza e appropriatezza.

Come si progetta un PDTA
Ogni PDTA deve essere costruito considerando le esigenze dei pazienti, degli operatori e dell’organizzazione, integrando in una unica visione sistemica tutti i fattori organizzativi e operativi rappresentati dalle diverse dimensioni della qualità assistenziale ed in particolare la dimensione tecnico-professionale, quella gestionale e, non ultima, quella percepita.

Il PDTA descrive il “percorso” che una persona con problemi di salute compie all'interno di un'organizzazione sanitaria (ed in generale anche più organizzazioni) e definisce la migliore sequenza di azioni necessarie per il raggiungimento degli obiettivi di salute individuati.

La Progettazione di un PDTA, secondo le migliori linee guida disponibili, deve avvenire attraverso una serie di passaggi metodologicamente stringenti quali:
1. La costituzione di un gruppo di lavoro multiprofessionale e multidisciplinare
2. La scelta dei criteri di inclusione ed esclusione dal PDTA
3. L'analisi della letteratura scientifica e la scelta delle linee guida da adottare
4. La revisione della pratica corrente
5. La valutazione della sostenibilità
6. La stesura del PDTA e la sua rappresentazione grafica
7. La pianificazione del sistema di valutazione: indicatori di processo e di esito.

Alla progettazione, come detto seguiranno le delicate fasi di implementazione e diffusione, formazione degli operatori, valutazione attraverso analisi degli indicatori e auditing clinico e miglioramento.

Alcune considerazioni di dettaglio merita la fase 3 del processo di progettazione sopra descritto (analisi della letteratura scientifica e scelta delle linee guida da adottare) alla luce di alcune norme rilevanti tra cui la legge 08/03/2017 n. 24 (cosiddetta Legge Gelli-Bianco). Lo scopo dell’analisi critica della letteratura è definire le migliori pratiche da contestualizzare nel PDTA. La letteratura basata sulle evidenze scientifiche e prove di efficacia utilizzata va riportata nel documento che descrive il PDTA in una specifica “bibliografia” per dare chiarezza a tutti gli attori coinvolti delle scelte effettuate e robustezza al percorso. Per promuovere le linee guida come uno degli strumenti del governo clinico e dell’organizzazione del SSN è stato attivato il Sistema Nazionale Linee Guida, che coordina a livello centrale le istituzioni interessate nella elaborazione, aggiornamento e verifica di linee guida, in coerenza con i vigenti livelli essenziali di assistenza.

L'art. 5 della citata Legge Gelli-Bianco dal titolo "Buone pratiche clinico-assistenziali e raccomandazioni previste dalle linee guida" recita: Gli esercenti le professioni sanitarie, nell'esecuzione delle prestazioni sanitarie […] si attengono, salve le specificità del caso concreto, alle raccomandazioni previste dalle linee guida pubblicate […] ed elaborate da enti e istituzioni pubblici e privati nonché dalle società scientifiche e dalle associazioni tecnico-scientifiche delle professioni sanitarie iscritte in apposito elenco […]. Le linee guida e gli aggiornamenti delle stesse sono integrati nel Sistema nazionale per le linee guida (SNLG).

A rimarcare l'importanza del rispetto delle Linee Guida da parte di tutto il personale sanitario interviene il successivo art. 6 che recita, a proposito di eventuali sinistri: "qualora l'evento si sia verificato a causa di imperizia, la punibilità è esclusa quando sono rispettate le raccomandazioni previste dalle linee guida come definite e pubblicate ai sensi di legge ovvero, in mancanza di queste, le buone pratiche clinico-assistenziali".
Ne emerge la rilevanza strategica del PDTA quale framework all'interno del quale selezionare e recepire, a maggior tutela di pazienti, operatori e organizzazione sanitaria, le migliori linee guida disponibili con particolare riguardo a quelle pubblicate nell'ambito del SNLG. È fin troppo evidente che laddove non fossero disponibili linee guida ed evidenze, occorra comunque ricercare le migliori prassi. I comportamenti clinici da implementare potranno essere definiti attraverso il confronto con altre realtà operative (benchmarking, consensus conference) analizzando la pratica in corso attraverso la revisione della documentazione clinica e/o intervistando altri professionisti ed inoltre con attività di ricerca (osservazione, raccolta dati e valutazioni di risultato).

Perché certificare un PDTA?
Il processo di certificazione di un PDTA da parte di un ente di parte terza è del tutto simile ai processi di certificazione dei sistemi di gestione (es. ISO 9001, ISO 14001, ISO 45001 etc.) e prevede un ciclo triennale di verifiche:
• una FASE 1 di valutazione documentale finalizzata alla validazione del PDTA;
• una FASE 2 di valutazione in campo, finalizzata al rilascio della Certificazione del PDTA;
• un audit di sorveglianza nel secondo anno (Prima sorveglianza);
• un audit di sorveglianza nel terzo anno (Seconda sorveglianza);
• un audit di ricertificazione (Rinnovo) da svolgere in data anteriore alla scadenza del certificato.

Scopo del processo di verifica del PDTA ai fini della sua certificazione è valutare, e quindi asseverare, il grado di aderenza effettivo delle attività dell'organizzazione, inerenti quello specifico problema di salute, alle linee guida individuate ed al percorso diagnostico terapeutico assistenziale che, alla luce di tali linee guida è stato adottato ed implementato. La certificazione di parte terza di un PDTA comporta pertanto indubbi vantaggi:
• assevera l'aderenza delle attività in campo con il PDTA oggetto di certificazione e l'aderenza di quest'ultimo alle linee guida adottate;
• dimostra l’impegno della Leadership aziendale per l’erogazione di servizi allineati alle migliori linee guida basate sull'evidenza, a normative cogenti e volontarie, attraverso l’applicazione di modelli organizzativi collaudati e volti al miglioramento continuo;
• rappresenta una verifica diretta ed indipendente atta a garantire il controllo qualitativo e quantitativo dei servizi erogati fornendo alto valore aggiunto nel miglioramento continuo della pratica clinica;
• irrobustisce l'esimente per imperizia in caso di sinistro a tutela del personale e del patrimonio dell'organizzazione;
• contribuisce allo sviluppo di una cultura aziendale volta al miglioramento delle performance;
• è utilizzabile come strumento negoziale con gli enti regolatori e le istituzioni come prova dell'impegno dell'organizzazione nel perseguire l'eccellenza in quella specifica procedura/branca clinica;
• offre uno strumento di confronto interno e di benchmarking con altre strutture certificate, che consenta di monitorare gli interventi effettuati, la loro coerenza e continuità, nonché la sicurezza e gli effetti.
• fornisce ai pazienti, ai familiari e agli altri stakeholders, garanzia di adeguatezza del servizio erogato e migliora la percezione dell'impegno dell'organizzazione nei loro confronti.

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Per maggiori informazioni sulla progettazione e certificazione dei PDTA potrete inviare una mail a info@innogea.com e fissare una call conference con i nostri consulenti.
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