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Ecco le posizioni dei principali partiti italiani in materia di sanità
Niccolò de Arcayne - Relazioni Istituzionali e Internazionali
Domenica 26 maggio, i cittadini dei 28 Paesi membri dell’Unione europea saranno chiamati ad esprimere il proprio voto per il rinnovo della composizione del Parlamento Europeo.
Dei 18 partiti italiani che hanno presentato candidature dirette alle elezioni europee, soltanto la Lega, il Movimento 5 Stelle, il Partito Democratico, Forza Italia e Fratelli d’Italia, hanno dedicato un’attenzione concreta tema della salute, anche se, con una scarsa propensione all’approfondimento, e richiamando il più delle volte il tema del diritto alla salute nella sua accezione più generalista, e di conseguenza più generica.
Il Movimento 5 Stelle, che a livello nazionale esercita una funzione di indirizzo programmatico diretta sull’attività del Ministro della Salute, in vista delle elezioni europee ha dedicato poco spazio alle tematiche socio-sanitarie, specificando semplicemente al punto n° 10 del proprio programma la necessità di maggiore “flessibilità” e “disponibilità” sul tema degli investimenti finalizzati allo sviluppo degli Stati membri dell’UE, ed inserendo la sanità tra i settori da non sottoporre ai c.d. “vincoli di bilancio”.
La Lega, che ha optato per una comunicazione programmatica dinamica, basata su messaggi ad hoc, veicolati tramite i canali social di Matteo Salvini e dei singoli candidati, non ha mai affrontato in concreto le tematiche attinenti alla salute, lasciando tale campo totalmente scoperto.
Il Partito Democratico si è espresso sul diritto alla salute, circoscritto però nel più ampio contesto dei diritti dei bambini. I bambini svantaggiati presenti nel continente europeo sono oltre 25 milioni, e il partito, per ovviare significativamente al problema della povertà infantile, propone di investire 6 miliardi di euro nel bilancio europeo a loro dedicato, favorendo così l’adozione di “un approccio innovativo per eliminare la povertà infantile dall’Unione europea assicurando a tutti i bambini a rischio povertà accesso gratuito all’assistenza sanitaria, all’istruzione, all’assistenza per l’infanzia, all’alloggio e a una alimentazione adeguata“.
Forza Italia, con il suo capolista ed attuale Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, promuove un maggior rafforzamento del modello europeo basato sull’economia sociale di mercato, prevedendo una maggiore attenzione verso il tema della prevenzione sanitaria. Il partito di Berlusconi, nel capitolo del proprio programma elettorale relativo alla politica commerciale, suggerisce anche la necessità di utilizzare gli standard sanitari sociali italiani come modello di riferimento a livello europeo, come del resto anche quelli ambientali.
Alla luce della scarsità di argomenti, in materia di sanità, da parte dei principali partiti italiani, Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni risulta senza alcun dubbio il più attivo, dedicando un capitolo del proprio programma alla tutela della salute. Tra le diverse proposte in materia di sanità, Fratelli d’Italia richiama un Patto per la salute tra Stato e cittadini per chi effettua una corretta e periodica prevenzione sanitaria, rilanciando poi l'idea di una estensione delle prestazioni sanitarie anche in ambito odontoiatrico, oltre alla "diffusione capillare di centri ospedalieri", anche se su quest’ultimo punto, come già sottolineato in altri approfondimenti, non è stato fatto alcuno sforzo esplicativo per chiarire se l'impegno debba riguardare l'Italia o l’intera UE.