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Notizie dalla Liguria

Riprende il dialogo Aiop-Aris con le Organizzazioni Sindacali

Il rinnovo del Contratto nazionale del personale non medico, che opera nella componente di diritto privato del Ssn è, da sempre, un’assoluta priorità per Aiop e Aris, e non è mai stato messo in discussione, nel rispetto dei legittimi interessi delle parti. A seguito dell’improvvisa interruzione delle trattative, avvenuta il 27 gennaio scorso, Barbara Cittadini, Presidente nazionale Aiop e Padre Virginio Bebber, Presidente nazionale Aris, hanno avviato immediati contatti con tutti gli interlocutori istituzionali, ribadendo l'assoluta volontà di rispettare gli impegni assunti nei confronti degli oltre 100mila lavoratori che ogni giorno, con grande professionalità, consentono agli italiani di avere una risposta alla propria domanda di salute, tenuto conto delle esigenze delle strutture rappresentate.

Il cammino verso il rinnovo del CCNL del personale non medico ha compiuto un nuovo passo in avanti

Forte segnale di responsabilità da parte dell’Assemblea AIOP

L’Assemblea generale dell’Aiop, convocata a Roma il 22 gennaio u.s., per esprimersi sul tema del rinnovo del CCNL, ha ribadito la volontà di definire, in tempi rapidi, l’intesa per il rinnovo del contratto del personale non medico della componente di diritto privato del Ssn, nel rispetto degli accordi e dei risultati con le Istituzioni e le Organizzazioni sindacali.
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Notizie Aiop Nazionale

Dl Aiuti quater: Cittadini: Anche l’attuale governo penalizza la sanità: a rischio il 30% delle cure
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Dl Aiuti quater: Cittadini: Anche l’attuale governo penalizza la sanità: a rischio il 30% delle cure

Chiediamo al governo di agire in tempi brevissimi

Il grave e inammissibile disinteresse nei confronti della Sanità è stato, ancora una volta, confermato dalla politica e da chi siede al Governo”. Così Barbara Cittadini, Presidente Aiop, commenta le ultime scelte che emergono dall’iter del Dl Aiuti quater.
Chiediamo al governo di agire in tempi brevissimi: i ritardi in sanità si trasformano in vere e proprie emergenze che compromettono pesantemente la salute pubblica, aggravando la drammaticità delle liste d’attesa, della mobilità passiva e della rinuncia alle cure dei cittadini.
Si tratta di fenomeni che sono destinati a peggiorare a causa dei considerevoli rincari energetici che tutte le strutture sanitarie stanno affrontando ormai da un anno”.
La Presidente Aiop poi rileva : “Sono incomprensibili le motivazioni che hanno indotto il governo a chiedere la trasformazione in ordine del giorno dell’emendamento che eliminava l’iniquo limite dello 0,8 % previsto, solo per gli ospedali di diritto privato che lavorano per il SSN, al contributo una tantum che le Regioni possono erogare alle strutture sanitarie per il caro-energia a valere sulle risorse già stanziate dal decreto Aiuti-ter”.
Per Aiop si tratta di una modifica che rallenta l’esecutività immediata della correzione, nonostante l’emendamento sia stato presentato da tutte le forze politiche di maggioranza e di parte dell’opposizione.
Cittadini poi aggiunge: “La scelta del legislatore non è per nulla ragionevole perchè l’eliminazione del tetto dello 0,8% non comporta alcun onere per la finanza pubblica, né altera la quota di riparto del Fondo sanitario nazionale delle Regioni. Si tratta, semmai, di riconoscere alle Regioni la loro autonomia programmatoria, permettendo di ripartire ad entrambe le componenti del SSN, a prescindere dalla natura giuridica, in maniera equa e proporzionata ai consumi, le risorse stanziate per fronteggiare i rincari dell’energia”.
Aiop, da una rilevazione condotta su oltre 200 strutture su tutto il territorio nazionale, evidenzia come tra gli anni 2020 e 2022 i costi dell’energia elettrica delle strutture sanitarie e sociosanitarie accreditate siano aumentati di circa 3 volte e quelli del gas di 4,7 volte: ad essere compromessa, quindi, è la sostenibilità stessa di strutture che garantiscono il 28% di tutte le prestazioni e di tutti i servizi ospedalieri resi alla popolazione, assorbendo il 14% della spesa ospedaliera pubblica.
“Il rischio di interrompere le prestazioni e le cure erogate, ormai, è ineluttabile e, se non si interviene con misure urgenti, la componente di diritto privato del Servizio Sanitario nazionale non potrà più continuare a tutelare il diritto alla salute della popolazione”, evidenzia la Presidente Aiop che conclude: “Un cittadino che rinuncia a curarsi è la più grande sconfitta per uno Stato di diritto quale è il nostro”.

 

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