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Notizie dalla Liguria

Riprende il dialogo Aiop-Aris con le Organizzazioni Sindacali

Il rinnovo del Contratto nazionale del personale non medico, che opera nella componente di diritto privato del Ssn è, da sempre, un’assoluta priorità per Aiop e Aris, e non è mai stato messo in discussione, nel rispetto dei legittimi interessi delle parti. A seguito dell’improvvisa interruzione delle trattative, avvenuta il 27 gennaio scorso, Barbara Cittadini, Presidente nazionale Aiop e Padre Virginio Bebber, Presidente nazionale Aris, hanno avviato immediati contatti con tutti gli interlocutori istituzionali, ribadendo l'assoluta volontà di rispettare gli impegni assunti nei confronti degli oltre 100mila lavoratori che ogni giorno, con grande professionalità, consentono agli italiani di avere una risposta alla propria domanda di salute, tenuto conto delle esigenze delle strutture rappresentate.

Il cammino verso il rinnovo del CCNL del personale non medico ha compiuto un nuovo passo in avanti

Forte segnale di responsabilità da parte dell’Assemblea AIOP

L’Assemblea generale dell’Aiop, convocata a Roma il 22 gennaio u.s., per esprimersi sul tema del rinnovo del CCNL, ha ribadito la volontà di definire, in tempi rapidi, l’intesa per il rinnovo del contratto del personale non medico della componente di diritto privato del Ssn, nel rispetto degli accordi e dei risultati con le Istituzioni e le Organizzazioni sindacali.
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Notizie Aiop Nazionale

Audizione del Ministro Schillaci sulle linee programmatiche del Ministero della Salute
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Audizione del Ministro Schillaci sulle linee programmatiche del Ministero della Salute

L'audizione si è svolta il 6 dicembre presso la Commissione Salute e Lavoro del Senato

Il Ministro della Sanità Orazio Schillaci ha esposto le linee programmatiche del suo Dicastero alla presenza dei componenti della Commissione Salute e Lavoro del Senato della Repubblica. Nel corso dell'incontro ha evidenziato che occorre constatare come alla fine dell’emergenza pandemica il Servizio sanitario nazionale si trovi di fronte a una serie di criticità rilevanti, per cui servono iniziative concrete e, ove occorre, specifici e ulteriori finanziamenti.

Ha elencato le priorità che il Ministero della Salute deve affrontare nell'immediato: 

  •  Per la riorganizzazione e il potenziamento della medicina territoriale, ha affermato di voler attuare la riforma del decreto 77 sulla definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale del Servizio sanitario nazionale, asserendo che serve inoltre intervenire in via prioritaria per garantire alle regioni le risorse necessarie ad assicurare la piena attuazione e funzionalità della riforma, soprattutto con riferimento agli anni successivi al periodo di programmazione del Pnrr.
  • Rispetto all'assistenza ospedaliera, ritiene necessario avviare un approfondimento con specifico riferimento agli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi, anche in considerazione del quadro drammatico dovuto alla progressiva riduzione dei pronto soccorso e dei punti nascita, e più in generale della situazione dei reparti negli ospedali pubblici.
  • È necessaria l’introduzione di modelli standard per il monitoraggio sistemico e strutturato a livello nazionale del percorso del paziente nel suo complesso, dalla presa in carico, all'inserimento in lista d'attesa, al ricovero alla dimissione. Il potenziamento degli strumenti di monitoraggio è funzionale al miglioramento della governance regionale.
  • Occorre implementare una rete di strutture di ricerca che permettano all'Italia di non trovarsi mai più impreparata in caso di nuove pandemie. Nel Piano nazionale per gli investimenti complementari (105 milioni di euro nel 2022, 115 milioni nel 2023 e 84 milioni nel 2025), per questo è stato prevista la costituzione di una rete coordinata di centri per il trasferimento tecnologico, di tre hub" in tema "di Life science (su Terapie avanzate, Diagnostica avanzata e Digital Health per la medicina di prossimità), nonché del bio hub antipandemico, necessario a promuovere e coordinare la ricerca di alto profilo, anche in funzione dello sviluppo di contromisure mediche e della produzione preindustriale di nuovi vaccini e anticorpi monoclonali contro infezioni emergenti e pandemie, con l'operatività della neo costituita Fondazione Biotecnopolo di Siena. Tali strutture svolgeranno un ruolo fondamentale laddove dovessero ripresentarsi emergenze pandemiche, così che il nostro Paese non si trovi impreparato in evenienze simili.
  • Di grande rilevanza il decreto tariffe, necessario per superare lo stallo nei LEA, Livelli essenziali di assistenza, che oggi più che mai hanno un ruolo di garanzia per il diritto costituzionale alla salute. Mediante i Lea lo Stato mette in atto una strategia per governare la spesa pubblica e realizzare il principio dell'universalismo egualitario del Sistema sanitario nazionale. È quindi necessario concludere l'iter di definizione del decreto sulle tariffe delle prestazioni attualmente all'esame della Conferenza delle Regioni, di cui auspica la rapida approvazione. In tal modo si favorirà l’esigibilità su tutto il territorio nazionale e si supereranno le disomogeneità assistenziali tra i cittadini. L'entrata in vigore del decreto tariffe renderà uniforme in tutte le regioni le prestazioni ambulatoriali.
  • E’ necessario avviare l'aggiornamento del Piano nazionale di cronicità. Ha dichiarato essere sua assoluta priorità potenziare le azioni per la prevenzione, la diagnosi e la cura del malato oncologico, tenendo conto anche delle potenzialità offerte dalla ricerca e dall'innovazione. Non è più procrastinabile l'adozione del Piano oncologico nazionale, per il quale ha affermato di voler  sostenere un emendamento per un finanziamento di 10 milioni nel 2023 e 10 milioni nel 2024. A causa della pandemia purtroppo sono saltati molti screening, a volte anche le terapie più efficaci, per questo nei prossimi anni dovremo aspettarci un incremento dell'incidenza delle malattie oncologiche e probabilmente anche un aumento della severità delle stesse.
  • Reputa inoltre prioritaria l’attuazione della legge sulle cure palliative e la terapia del dolore, per assicurare una uniforme erogazione di queste sul territorio nazionale.
  • Ritiene necessario valorizzare l’iter di approvazione per la rete nazionale delle malattie rare, e stipulare al più presto l’accordo con la conferenza stato regioni con degli obiettivi specifici da implementare nel prossimo triennio.
  • Occorre investire sul Piano nazionale di contrasto all'antibiotico resistenza. Il fenomeno nel tempo ha assunto i caratteri di una delle principali emergenze sanitarie globali. In assenza di azioni efficaci la resistenza agli antibiotici di seconda linea quasi raddoppierà tra i Paesi del G7 entro il 2030 rispetto al 2005. Francia e Italia sarebbero i Paesi maggiormente colpiti. E’ stato stimato che in Italia la resistenza agli antibiotici causerà quasi 15mila decessi ogni anno tra il 2015 e il 2050, circa un terzo dei decessi d'Europa. In particolare in Italia circa 1 infezione su 5 potrebbe essere causata da batteri resistenti al trattamento antibiotico entro il 2030. Il nuovo Piano nazionale di contrasto all'antibiotico resistenza 2022 -2025, in fase di approvazione, nasce con l'obiettivo di fornire a Italia le linee strategica e le indicazioni operative per affrontare l'emergenza nei prossimi anni.
  • E' in corso di finalizzazione la revisione della bozza del nuovo Piano nazionale di prevenzione vaccinale, a seguito delle osservazioni delle Regioni e del Gruppo consultivo nazionale sulle vaccinazioni. Auspica che in tempi brevi si possa avviare l'iter per la condivisione del piano in Conferenza Stato-Regioni. Il nuovo piano prevede il calendario vaccinale separato dal documento principale, in modo da poterne rendere più agevole l'aggiornamento in caso di modifiche delle schedule vaccinali e di inserimento di nuovi vaccini.
  • Per quanto riguarda il Piano strategico operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale Panflu 2021-2023,  proseguirà lo sviluppo di sistemi informativi per avere strumenti di allerta rapida per identificare eventi inusuali, inattesi, rispetto all’andamento stagionale dell’influenza.
  • È sempre attuale la carenza dei medici e degli operatori sanitari che ormai va inquadrata come emergenza del personale sanitario. La pandemia ha reso maggiormente evidenti le criticità sia per quanto attiene il personale medico che delle altre professioni sanitarie. Ha affermato di voler rivalutare il trattamento economico di chi opera nel Servizio sanitario nazionale. In tale direzione va la norma che lo stesso ha fatto inserire nella legge di bilancio, finalizzata a riconoscere, per le particolari condizioni di lavoro svolto dal personale della dirigenza medica e dal personale del comparto operante nei pronto soccorso, un incremento dell'indennità con un impegno di spesa di 200 milioni di euro l'anno, di cui 60 milioni per la dirigenza e 140 milioni per il comparto sanitario. Il prossimo impegno sarà quello di anticipare la decorrenza al 2023 e lavorare con le Regioni per poter destinare non appena sarà possibile un maggior finanziamento per retribuire meglio tutti gli operatori sanitari per rendere maggiormente attrattivo il lavoro. 
  • Per il finanziamento del Fondo sanitario nazionale la manovra destina alla sanità 2 miliardi e 150 milioni in più per il 2023, 2 miliardi e 300 milioni in più per il 2024 e 2miliardi e 600 milioni in più per il 2025 rispetto a quanto previsto. Assistiamo così anche in tempi di necessaria revisione della spesa a una chiara inversione di tendenza, considerando che dal 2013 al 2019 il Fondo sanitario è sempre stato definanziato da tutti i Governi che si sono succeduti.
  • I tempi sono maturi per rivedere a regime il sistema di remunerazione delle farmacie e dell'intera filiera che da anni deve essere aggiornato. Le farmacie con la loro capillare distribuzione, anche nelle aree più disagiate, rappresentano un punto di riferimento per la collettività, costituendo spesso il presidio sanitario più prossimo per i cittadini. È intenzione dello stesso sostenere e promuovere ogni iniziativa che in modo sistematico e a regime possa consentire alle farmacie di erogare servizi in modo che la popolazione possa trovare una prima risposta alla domanda di salute.
  • Il tema degli enti vigilati è sempre attuale e richiede periodici interventi di adeguamento delle relative strutture alle esigenze e all'evoluzione delle funzioni che gli stessi enti sono chiamati ad assolvere. Partendo da questo contesto, si può valutare e apprezzare l’iniziativa di revisione dell'ordinamento dell'Aifa, la cui organizzazione risale a circa 20 anni fa, per cui era ormai maturo il tempo per intervenire e sanare l'anomalia di sistema che vedeva il presidente dell'agenzia privo dei poteri di rappresentanza legale dell'ente. Seguiranno altri interventi finalizzati ad attuare in maniera più organica una revisione del panorama degli altri enti vigilati.
  • Vanno, inoltre, sostenuti i Comitati etici e i decreti attuativi sulla sperimentazione clinica.
  • Ha concluso dichiarando che è sua intenzione portare a termine l’adozione della riforma IRCSS.

 

In allegato il testo dell'audizione

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