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Senato, Commissione Industria. Avviato esame Ddl in materia di Legge annuale per il mercato e la concorrenza per il 2025
Mercoledì 23 luglio, presso la Commissione Industria del Senato è stato avviato l'esame, in sede referente, del Ddl in materia di Legge annuale per il mercato e la concorrenza per il 2025 (A.S. 1578) con l'illustrazione delle linee principali da parte del Relatore, Sen. Amidei (FdI).
Mercoledì 23 luglio, presso la Commissione Industria del Senato è stato avviato l'esame, in sede referente, del Ddl in materia di Legge annuale per il mercato e la concorrenza per il 2025 (A.S. 1578) con l'illustrazione delle linee principali da parte del Relatore, Sen. Amidei (FdI).
In particolare nel sottolineare come nel tempo non sia stata rispettata la cadenza annuale di tale legge, ha ricordato che in base al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) la sua cadenza annuale va assicurata, essendo essenziale per rivedere in via continuativa lo stato della legislazione al fine di verificare se permangono vincoli normativi al gioco competitivo e all'efficiente funzionamento dei mercati, tenendo conto del quadro socioeconomico. Il PNR considera la tutela e la promozione della concorrenza quali principi-cardine dell'ordinamento dell'Unione europea e prevede, quindi, una serie di misure da adottare con l'approvazione delle leggi annuali per il mercato e la concorrenza riferite agli anni dal 2021 al 2025.
Con riferimento all'articolo 7 è stato ricordato che questo integra un intervento normativo già adottato, in base al quale è sospesa l'efficacia di alcune disposizioni, relative agli accreditamenti delle strutture sanitarie o sociosanitarie, pubbliche o private, rilasciati da parte delle regioni o province autonome, e agli accordi contrattuali delle suddette strutture accreditate con i medesimi enti territoriali, o con gli enti e aziende del Servizio sanitario nazionale, sino alla conclusione di un'intesa, in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome, successiva agli esiti delle attività del Tavolo di lavoro per lo sviluppo e l'applicazione del sistema di accreditamento nazionale; tale sospensione, in caso di mancato raggiungimento (in data anteriore) dell'intesa, cessa il 31 dicembre 2026. Entro tale termine, le regioni e le province autonome devono adeguare il proprio ordinamento alle disposizioni oggetto di sospensione; la sospensione, in ogni caso, non osta al rilascio di nuovi accreditamenti ad altre strutture.
Il Relatore ha specificato in particolare che, secondo la novella, la revisione deve tener conto, nel rispetto del principio di salvaguardia della concorrenza, anche dell'esigenza di garantire la continuità assistenziale, in relazione a ciascuna tipologia di paziente o assistito e di relativa fragilità, differenziando, mediante diverse procedure ad evidenza pubblica, la valutazione tra l'ipotesi di rinnovo di un accordo contrattuale con una struttura privata accreditata e l'ipotesi di primo accordo contrattuale (per il singolo ente territoriale o ente o azienda del Servizio sanitario nazionale) con una struttura privata accreditata.
Infine la Commissione ha deliberato lo svolgimento di un ciclo di audizioni e ha fissato alle ore 12 di martedì 29 luglio il termine entro il quale far pervenire proposte di audizione.
QUI il resoconto