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Riforma Irccs: a rischio l'autonomia giuridica e gestionale degli Istituti di diritto privato
Il Governo approva il decreto legislativo in esame preliminare, Aiop invia una lettera al Ministro Roberto Speranza e ai dirigenti del Ministero della Salute per indicare le criticità del testo
Nel testo del Decreto Legislativo n.288 del 16 ottobre 2003, diffuso a mezzo stampa, inaspettatamente e incomprensibilmente, non sono stati recepiti alcuni dei fondamentali rilievi dei quali l’Aiop si è fatta più volte portavoce, in qualità di Associazione maggiormente rappresentativa della componente di diritto privato del Servizio Sanitario Nazionale che rappresenta, altresì, alcuni tra gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico di più alto profilo del Paese.
La presidente nazionale Aiop Barbara Cittadini e il coordinatore della Commissione nazionale Aiop Ircss Francesco Galli, pertanto, hanno inviato una lettera indirizzata al Ministro della Salute Roberto Speranza, al sottosegretario Pierpaolo Silieri che ha seguito la redazione del decreto legislativo e ai dirigenti competenti per materia del Ministero, in cui hanno espresso le dovute considerazioni in merito alle criticità del testo così come è stato concepito.
Nello specifico, emerge la chiara volontà del Ministero di intervenire e limitare l’autonomia giuridica e gestionale degli IRCCS di diritto privato, ponendo, tra le caratteristiche previste per il riconoscimento, il requisito del “35 per cento dei ricercatori con contratto di lavoro subordinato secondo il contratto collettivo nazionale di lavoro della sanità pubblica e/o privata”.
La disposizione, poi, prosegue: “Per tale percentuale non si computa il personale dedicato all’assistenza sanitaria nonché il personale distaccato in via esclusiva in base alle convenzioni con le Università”.
Aiop, quindi, ha chiesto che il Ministero della Salute riveda nell’immediato il Decreto Legislativo esaminato preliminarmente dall’Esecutivo, accogliendo le modifiche da noi proposte che hanno, come obiettivo ultimo, quello di valorizzare il corrente processo di manutenzione evolutiva della disciplina, salvaguardando tutti quei capisaldi della normativa che consentono l’implementazione di modelli organizzativi di alta efficienza e produttività.
In allegato trovate la lettera inviata al Ministero della Salute e il testo del Decreto legislativo n.288 del 16 ottobre 2003