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Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DL Aiuti-ter
Il Decreto-Legge, per far fronte agli incrementi dei costi energetici, prevede un contributo una tantum a favore delle strutture di diritto privato ma lo limita al 0,8 del tetto di spesa assegnato per l’anno 2022
Come anticipato nel precedente numero di InformAiop (n. 460) il Governo ha varato un nuovo decreto-legge con cui introduce ulteriori misure urgenti in materia di politica energetica nazionale, produttività delle imprese, politiche sociali e per la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR): il cd. DL Aiuti-ter (DL 144/2022) è stato pubblicazto in Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n.223 del 23 settembre 2022.
Nello specifico, in merito alle disposizioni contro il caro-energia, vengono prorogati e rafforzati i crediti di imposta in favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale.
Di particolare interesse, si segnala l'articolo 5 "Misure straordinarie in favore delle regioni ed enti locali" che al comma 3 incrementa il fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato di 1.400 milioni di euro per l’anno 2022, di cui 1.000 milioni di euro assegnati con la legge 5 agosto 2022, n. 111. La ripartizione di queste risorse, alle quali vanno aggiunti i 200 milioni stanziati con l'art. 40, comma 1, del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50 (DL Aiuti), è finalizzata a contribuire ai maggiori costi determinati dall'aumento dei prezzi delle fonti energetiche e al perdurare degli effetti della pandemia.
In particolare, il comma 5 dello stesso articolo 5, prevede che le Regioni e Province autonome possano riconoscere alle strutture sanitarie private accreditate - anche in deroga all’articolo 15, comma 14, primo periodo, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 - un contributo una tantum non superiore allo 0,8% del tetto di spesa assegnato per l’anno 2022, a fronte di apposita rendicontazione da parte della struttura interessata dell’incremento di costo complessivo sostenuto nel medesimo anno per le utenze di energia elettrica e gas, comunque ferma restando la garanzia dell’equilibrio economico del Servizio sanitario regionale.
Rispetto alla prima versione del provvedimento, circolata a mezzo stampa, si segnala l'introduzione di un limite al contributo per le strutture di diritto privato pari allo 0,8 del tetto di spesa assegnato per l’anno 2022.
Pur apprezzando il riconoscimento ad entrambe le componenti del SSN del diritto di accedere ai fondi stanziati da parte del governo, non possiamo, però, non rilevare questo ulteriore “tetto” - previsto solo per la componente di diritto privato - che rende largamente insufficienti gli aiuti concessi alle nostre strutture in un periodo di grandissima difficoltà di gestione dei costi energetici: continua ad essere a rischio l'erogazione delle prestazioni sanitarie e, conseguentemente, la tutela del diritto alla salute dei cittadini.
Si tratta di una immotivata penalizzazione della componente di diritto privato del SSN, in relazione alle risorse assegnate rispetto alla componente di diritto pubblico, nonostante le prestazioni erogate per conto del SSN superino il 28 %, assorbendo, per contro, circa il 14% della spesa ospedaliera pubblica.