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Notizie dalla Liguria

Riprende il dialogo Aiop-Aris con le Organizzazioni Sindacali

Il rinnovo del Contratto nazionale del personale non medico, che opera nella componente di diritto privato del Ssn è, da sempre, un’assoluta priorità per Aiop e Aris, e non è mai stato messo in discussione, nel rispetto dei legittimi interessi delle parti. A seguito dell’improvvisa interruzione delle trattative, avvenuta il 27 gennaio scorso, Barbara Cittadini, Presidente nazionale Aiop e Padre Virginio Bebber, Presidente nazionale Aris, hanno avviato immediati contatti con tutti gli interlocutori istituzionali, ribadendo l'assoluta volontà di rispettare gli impegni assunti nei confronti degli oltre 100mila lavoratori che ogni giorno, con grande professionalità, consentono agli italiani di avere una risposta alla propria domanda di salute, tenuto conto delle esigenze delle strutture rappresentate.

Il cammino verso il rinnovo del CCNL del personale non medico ha compiuto un nuovo passo in avanti

Forte segnale di responsabilità da parte dell’Assemblea AIOP

L’Assemblea generale dell’Aiop, convocata a Roma il 22 gennaio u.s., per esprimersi sul tema del rinnovo del CCNL, ha ribadito la volontà di definire, in tempi rapidi, l’intesa per il rinnovo del contratto del personale non medico della componente di diritto privato del Ssn, nel rispetto degli accordi e dei risultati con le Istituzioni e le Organizzazioni sindacali.
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Notizie Aiop Nazionale

Sanità del futuro, servizi di qualità e maggiori investimenti
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Sanità del futuro, servizi di qualità e maggiori investimenti

Intervista al Presidente nazionale Aiop, Barbara Cittadini, pubblicata su Il Sole 24 Ore il 13.12.2021

La sanità italiana, dopo molti anni caratterizzati da tagli al personale, disattivazione di posti letto, riduzione delle prestazioni, dei servizi e dei presidi territoriali, oggi sembra guardare al futuro con un rinnovato spirito propositivo, supportato da una politica con piani di interventi finanziari. La nuova prospettiva di sviluppo e crescita si basa sugli investimenti, che, mai come in questa fase, con la pandemia da Covid-19 che ha messo in difficoltà il nostro SSN, risultano fondamentali per porre rimedio ad una programmazione che si è dimostrata fallimentare e per continuare ad assicurare il diritto alla salute, costituzionalmente garantito.

Maggiori investimenti

Risorse significative, in questa direzione, sono state stanziate con la Legge di Bilancio. Si tratta di una Manovra economica espansiva, che prevede un incremento del Fondo sanitario di 2 miliardi nel 2022, di 4 nel 2023 e di 6 nel 2024, quando si arriverà a 128 miliardi complessivi e consentirà di avviare una programmazione più articolata e mirata alle tante esigenze di un settore, che non è più possibile trascurare e sottoporre a rigide esigenze di equilibri finanziari. Finalmente in Italia si torna a investire in sanità.

È un importante segnale di discontinuità con il passato, che ci permette di affrontare il futuro, come cittadini, con maggiore serenità, come strutture sanitarie, con una diversa determinazione e prospettiva rileva Barbara Cittadini, Presidente dell'Associazione italiana ospedalità privata, che, comunque, ritiene che vi sia la necessità di dare seguito a questi primi segnali con l'attuazione di riforme strutturali di più ampio respiro, per un efficientamento del SSN, che deve essere di lungo periodo e rispondente ai bisogni reali del Paese.

In questa Legge di Bilancio ci sono delle risorse per la ricerca scientifica e per il personale precario. Quando migliora il Sistema migliora l'offerta che si garantisce alla popolazione e le ricadute positive coinvolgono, anche, la componente di diritto privato del SSN.

Pandemia e ruolo di Aiop.

La pandemia ha, indubbiamente, alimentato riflessioni e dibattiti, stimolati dall'emergenza che, purtroppo, continua ancora oggi e che l'Aiop ha fronteggiato con pieno senso di responsabilità e in totale sinergia con la componente di diritto pubblico, mettendo le proprie strutture ospedaliere a disposizione per assicurare la migliore e la più efficace risposta a tutela della salute dei cittadini, attuando scrupolosamente le direttive nazionali e regionali emanate dalle autorità.

Nella fase più acuta della prima ondata la rete delle strutture Aiop, affiancata in qualche Regione da alcune strutture di diritto privato non associate, ha garantito l'apporto di circa 1.000 posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva Covid, 9.400 posti letto di degenza acuta e post-acuta Covid, oltre alla disponibilità di più di 25mila posti letto per degenze ordinarie, destinati a decongestionare l'afflusso e la gestione di quei pazienti che non riuscivano e non riescono a trovare assistenza nelle strutture di diritto pubblico, evitando così il collasso del SSN.

Soprattutto nei momenti più critici dell'emergenza pandemica, evidenzia la Cittadini, le nostre strutture sanitarie hanno dato un concreto e decisivo aiuto nell'ambito dei Piani di Emergenza, predisposti dalle singole Regioni, in base alla programmazione effettuata da queste ultime, in base alle specifiche esigenze dei territori, agendo come strutture Covid o, lì dove la programmazione delle Regioni non lo ha ritenuto necessario, stipulando accordi per accogliere i pazienti che non trovavano posto negli ospedali di diritto pubblico, impegnati con i malati Covid.

Adesso, un nuovo corso della sanità del nostro Paese può trovare applicazione diretta sul territorio, nella speranza che non si torni più alle restrizioni del passato. Non è più accettabile, ed è, soprattutto, controproducente, un approccio che preveda solo tagli lineari, spesa a silos e blocco delle risorse ribadisce la Cittadini, secondo la quale è, inoltre, improcrastinabile la revisione dell'attuale sistema tariffario. Ritengo, inoltre, indispensabile il coinvolgimento della componente di diritto privato, in tutte le Regioni e Province autonome, al di là degli equilibri finanziari delle stesse, per recuperare le prestazioni non erogate nel corso della pandemia, ridurre le liste d'attesa, interrompere il fenomeno dell'abbandono delle cure che flagella gli Italiani.

Abrogare il DL 95/2012

In realtà, gli incrementi programmati del FSN rischiano di non essere realmente soddisfacenti se restano bloccate, immotivatamente, alcune voci di costo sulla base di vincoli legislativi introdotti durante una fase di grave crisi economica, ormai distante nel tempo. Quando le leggi emergenziali diventano strutturali deprimono quali quantitativamente un Sistema e l'Italia e gli Italiani non meritano che questo accada. Per la presidente di Aiop è assolutamente prioritario superare i limiti imposti dal DL 95/2012, il cosiddetto 'spending review', introdotto dal Governo Monti, che blocca, sine die, i tetti di spesa per il privato accreditato.

L'invecchiamento della popolazione, l'incremento delle patologie croniche, l'aumento della tipologia delle cure sanitarie, oltre al drammatico fenomeno delle liste d'attese e delle prestazioni e dei servizi rinviati a causa della Pandemia, necessiterebbero un incremento sia quantitativo che qualitativo di prestazioni e servizi. La spesa per la componente di diritto privato, purtroppo, è bloccata nella migliore delle ipotesi al 2011, in alcune Regioni (quelle che sono state in Piano di rientro) addirittura, anche, al 2006. Questo è un fenomeno che deve essere letto bene da chi fa programmazione rilancia Cittadini, rilevando che in qualunque Regione che è in piano di rientro e/o di monitoraggio post piano di rientro da 10-12 anni, si registra una mobilità sanitaria passiva elevata e liste d'attesa non degne di un Paese civile. Quando non si è nelle condizioni di andare a farsi curare in un'altra Regione e non si trova una risposta alla propria domanda di salute, si rinuncia alle cure con un costo sociale elevatissimo. Con l'art. 15, co. 14 del Dl. 95/2012 è stato previsto un limite massimo all'acquisto di prestazioni sanitarie di assistenza ambulatoriale ed ospedaliera da soggetti privati accreditati, limite che attualmente per effetto della rideterminazione operata dall' articolo 45 comma 1-ter, del decreto legge 124/2019 è pari al valore della spesa consuntivata nell'anno 2011.

Per effetto di questa disposizione normativa, le Regioni si sono viste limitare il potere di programmazione dell'acquisto di prestazioni dalle strutture private; queste ultime, a loro volta, hanno dovuto subire un limite alla loro possibilità di erogare prestazioni, indipendentemente dal fabbisogno regionale. Si comprende, allora, l'esigenza di allargare la platea dei potenziali erogatori e di definire, a tal fine, nuovi criteri di accreditamento che ne certifichino la qualità, per erogare un maggiore numero e una diversa tipologia di prestazioni sanitarie per conto del SSN. Si consentirebbe, così, di valorizzare efficienza e qualità delle prestazioni, aprendo spazi di competitività virtuosa comuni alla totalità delle aziende di diritto pubblico e di diritto privato.

Le aziende, in virtù di budget e tariffe datate, hanno equilibri finanziari sempre più difficili ma, nonostante ciò, continuano a svolgere una funzione determinante per il SSN e hanno un potenziale inespresso che risolverebbe il problema del recupero delle prestazioni non erogate.

Servizi senza limiti territoriali

Per la presidente di Aiop è fondamentale predisporre norme in grado di consentire ai cittadini delle 21 Regioni e Province autonome di trovare una risposta di salute, che prescinda dal fatto che il territorio nel quale sono residenti sia amministrato bene o male. Le strutture associate ad Aiop rinnovano la completa disponibilità a collaborare in modo efficace e costruttivo per assicurare a tutti gli italiani, senza distinzioni regionali, il miglior grado di cura possibile. Investire nella sanità, pertanto, è essenziale, soprattutto, per far fronte, in maniera ottimale, alle richieste dei cittadini, che a causa della pandemia sono stati costretti a cambiare il loro stile di vita e ad affrontare la quotidianità insieme all'emergenza, ma con una risposta non immediata ed esaustiva.

Dal Pnrr occasione di sviluppo

Non va dimenticato, del resto, che ci sono, anche, i fondi europei messi a disposizione dal Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, che alla sanità ha destinato 20 miliardi di euro, con l'obiettivo di intervenire, tra l'altro, sul fronte ospedaliero, a supporto delle attività territoriali e della digitalizzazione, nella realizzazione di progetti di telemedicina, nell'ampliamento dell'assistenza domiciliare, nella ricerca scientifica, nell'innovazione tecnologica. Siamo pronti a fornire il nostro massimo contributo, lo abbiamo ribadito nel corso della recente audizione alla 12a Commissione Igiene e Sanità del Senato spiega Cittadini, che nell'occasione ha avanzato una serie di proposte per l'utilizzo dei fondi del Pnrr, come la definizione degli standard di eccellenza per classificare l'ospedale sicuro; l'introduzione di criteri premianti legati alle performance cliniche; il trasferimento del know how sul territorio per omogeneizzare i servizi; la riduzione della mobilità passiva non fisiologica e delle liste di attesa; la creazione di reti della salute e di banche dati per la condivisione delle informazioni; la revisione dei tetti di spesa; la promozione dell'internazionalizzazione del sistema sanitario italiano.

È prioritario, anche, realizzare un sistema informativo per la continuità assistenziale; creare uno standard di cartella clinica elettronica unico in Italia; ampliare i LEA a servizi sanitari ad alto valore aggiunto, come la medicina a distanza.

Sinergia pubblico-privato

Se gli investimenti rappresentano lo strumento principale per il rilancio della sanità nel nostro Paese, allo stesso tempo emerge chiaramente la necessità di creare utili e proficue sinergie sul territorio tra la componente di diritto pubblico e quella di diritto privato del Servizio sanitario nazionale.

Un prezioso valore aggiunto a beneficio dei cittadini, che chiedono servizi sempre più affidabili e una copertura territoriale ampia e di qualità. Richieste che, purtroppo, complice il dilagare della pandemia, non sono state ascoltate, con la conseguenza di gonfiare ulteriormente le liste di attesa, generare una complicata mobilità tra le Regioni, fino alla decisione di rinunciare alle cure e agli screening periodici. Per non parlare delle criticità emerse nei Pronto Soccorso e in tutte le aree di emergenza, dove medici, infermieri e operatori sanitari sono stati costretti a un lavoro estenuante e di grande responsabilità. Ad avviso della Cittadini è urgente, altresì, migliorare la gestione della medicina territoriale e di prossimità, affrontando le sue criticità concretamente, ripensando seriamente i servizi dedicati alla popolazione, ma uguale attenzione aggiunge va riservata alla formazione professionale, che deve essere qualificante e continua, avviando anche nuove assunzioni.

Capitale umano, formazione, importanza dell'ambiente, qualità dei servizi erogati sono alcuni dei principi che muovono l'operato quotidiano di Aiop. Le nostre strutture sanitarie sostengono circa 2,7 miliardi di euro come costi del personale spiega la presidente Cittadini e continuiamo a investire nel miglioramento di strutture, attrezzature e tecnologia, con significativi contatti con le aziende fornitrici, circa 61mila, la maggior parte delle quali sono fornitrici locali. Gli ospedali sono, inoltre, caratterizzati da un basso effetto ambientale diretto, un ridottissimo inquinamento acustico, un limitato impatto dovuto ai trasporti. Le strutture sono luoghi antidegrado per la loro qualità architettonica e per le superfici a spazi verdi che contribuiscono a valorizzare il paesaggio e il territorio.

L'importanza della cybersicurezza

Un aspetto di grande interesse, e che nella sanità che costruiremo non può certo essere sottovalutato, riguarda la sicurezza dei sistemi digitali. In assenza di regole e norme ben definite ed efficaci il rischio è quello di andare incontro a conseguenze pericolose sul fronte della privacy e della tutela dei dati personali, sanitari nello specifico. Il recente attacco hacker al sistema informatico regionale del Lazio ne è la dimostrazione più evidente, un preoccupante campanello d'allarme per la sicurezza e la tutela dei dati sanitari avverte la Cittadini visto che non solo la componente di diritto pubblico della sanità ma, anche, quella di diritto privato può essere ugualmente messa a rischio da eventuali intrusioni hacker.

Noi siamo pronti a investire sulla formazione del personale e su nuove figure professionali, allo scopo di migliorare la sicurezza cibernetica. In tale prospettiva, la recente nascita di un'Agenzia nazionale sulla cyber sicurezza offre sicuramente margini di miglioramento nella lotta a questo problema. Occorre preservare e tutelare la privacy dei pazienti e allo stesso tempo assicurare la massima integrità degli archivi. L'intera componente di diritto privato, presente in tutta Italia, continuerà a garantire il suo fondamentale apporto al Sistema Sanitario Nazionale e, se messa in condizione di esprimere il suo reale potenziale, è immediatamente disponibile al recupero delle prestazioni non erogate, fornendo una risposta puntuale, efficiente ed efficace alla domanda di cura dei cittadini. Una disponibilità che la presidente di Aiop spera sia recepita e valorizzata dal Governo.

Ristabilire un trattamento paritetico tra le due componenti del SSN, con l'abrogazione del Dl 95/2012 ribadisce è un passaggio indispensabile, che metterebbe nelle condizioni di programmare, davvero, una nuova sanità, in base ai bisogni reali dei cittadini in ogni realtà territoriale, finalizzata, esclusivamente, a soddisfare il fabbisogno dei pazienti e migliorare gli standard qualitativi e le tempistiche delle prestazioni e dei servizi erogati.

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