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Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Ddl Concorrenza
Da Palazzo Chigi il via al disegno di legge che dovrà iniziare il suo iter parlamentare
Il Consiglio dei Ministri n. 45, il 4 novembre scorso, ha approvato, tra i vari, il Disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021.
Nello specifico, si tratta di uno dei principali obiettivi presi dal governo nel PNRR, con il quale si è impegnato ad affrontare – entro la fine dell’anno – norme sui settori dei servizi pubblici locali; dell’energia; dei trasporti; dei rifiuti; dell’avvio di un'attività imprenditoriale e della vigilanza del mercato.
Il disegno di legge ha, dunque, come finalità quelle di promuovere lo sviluppo della concorrenza, anche, al fine di garantire l’accesso ai mercati di imprese di minori dimensioni; di rimuovere gli ostacoli regolatori, di carattere normativo e amministrativo, all'apertura dei mercati e di garantire la tutela dei consumatori.
In particolare, come si evince dal comunicato del CdM, il testo interviene sui seguenti settori:
• Tutela della salute - il Ddl interviene per:
- agevolare l’accesso all’accreditamento delle strutture sanitarie private e introduce criteri dinamici per la verifica periodica delle strutture private convenzionate;
- superare l’attuale obbligo per il titolare dell’autorizzazione alla distribuzione all'ingrosso di detenere almeno il 90% dei medicinali in possesso di una AIC, riducendo il vincolo ad un assortimento idoneo a rispondere alle esigenze territoriali;
- eliminare gli ostacoli all’ingresso sul mercato dei farmaci generici;
- incentivare le aziende farmaceutiche alla definizione del prezzo di rimborso (che è negoziato con AIFA), prevedendo che in caso di inerzia sia applicato l’allineamento al prezzo più basso.
- eliminare la discrezionalità di individuazione dei dirigenti medici, prevedendo che essi siano selezionati da una commissione composta dal direttore sanitario dell’azienda interessata e da tre direttori di cui almeno due provenienti da diversa regione, assegnando l’incarico al candidato che abbia ottenuto il punteggio più alto.
• Rimozione delle barriere all’entrata dei mercati - viene prevista una delega al Governo per costituire un sistema informativo di rilevazione delle concessioni di beni, al fine di promuovere la massima pubblicità e trasparenza dei principali dati e delle informazioni relativi a tutti i rapporti concessori.
Il decreto legislativo che ne seguirà dovrà, tra l’altro, definire l’ambito oggettivo della rilevazione includendo tutti gli atti, i contratti e le convenzioni che comportano l’attribuzione a soggetti privati o pubblici dell’utilizzo in via esclusiva del bene pubblico; prevedere la piena conoscibilità della durata, dei rinnovi in favore di un medesimo concessionario, di una società controllata dal concessionario o di un suo familiare diretto, del canone, dei beneficiari, della natura della concessione, dell’ente proprietario e, se diverso, dell’ente gestore, nonché di ogni altro dato utile a verificare la persistenza in favore del medesimo soggetto delle concessioni e la proficuità dell’utilizzo economico del bene in una prospettiva di tutela e valorizzazione del bene stesso nell’interesse pubblico.
• Servizi pubblici locali - il Ddl mira ad assicurare una maggiore qualità ed efficienza nell’erogazione dei servizi pubblici locali, prevedendo una serie di norme finalizzate a definire un quadro regolatorio maggiormente coerente con i principi del diritto europeo. Particolare attenzione è posta al trasporto pubblico locale, anche non di linea.
• Energia e sostenibilità ambientale - dà un impulso alla realizzazione della rete delle centraline elettriche. In particolare, l’articolo in questione detta criteri per la selezione degli operatori che si occuperanno dell’installazione di infrastrutture di ricarica elettrica da parte degli enti locali e dei concessionari autostradali in modo che la scelta avvenga tramite procedure competitive trasparenti e non discriminatorie
• Sviluppo delle infrastrutture digitali - Interviene anche su diversi punti relativi alla digitalizzazione.
Per esempio, riguardo alla realizzazione di infrastrutture di nuova generazione la norma agevola i lavori per la realizzazione di infrastrutture fisiche consentendo il passaggio su reti già esistenti.
La norma inserisce obblighi di coordinamento tra gestori di infrastrutture fisiche e operatori di rete per la realizzazione di reti di comunicazione ad alta velocità.
Introduce per i gestori di servizi di telefonia e comunicazioni elettroniche l’obbligo di acquisire il consenso espresso per tutti i servizi in abbonamento offerti da terzi, compresi sms e mms.
• Rimozione degli oneri e la parità di trattamento tra gli operatori - Il provvedimento delega il Governo a rivedere i regimi amministrativi delle attività private, a semplificare e reingegnerizzare in digitale delle procedure.
Si estende, inoltre, l’obbligo di adesione alla procedura di risarcimento diretto, anche, alle imprese con sede legale in altri Stati membri che operano sul territorio italiano e vengono apportate diverse modifiche al fine di rafforzare il potere di accertamento degli illeciti per violazione della disciplina sulla concorrenza da parte dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato.
QUI il comunicato stampa.