Nel corso della seduta, tutti componenti della Commissione, e i diversi ospiti invitati a partecipare, hanno proseguito la discussione in materia di fondi sanitari integrativi precedentemente avviata durante l’incontro del 9 aprile a Genova. Già nel corso del workshop di Genova, erano stati individuati alcuni temi, poi identificati come possibili volani utili a favorire la creazione di alcune best-practices che, già nel breve periodo, contribuirebbero ad un sicuro efficientamento del sistema.
Entrando nel dettaglio della questione, si è parlato della possibilità di adozione di un sistema comune di linee guida tra operatori del settore delle assicurazioni e strutture private, come anche della creazione di un unico nomenclatore delle prestazioni e di un glossario comune.
In particolare, sul tema del nomenclatore unico, si è convenuto sulla necessità di favorire la condivisione di una serie di criteri operativi che, senza andare ad influire sul processo di contrattazione individuale tra struttura e provider, favorirebbero sicuramente un più efficiente allineamento sul tema della gestione dei pazienti e della liquidazione finale.
Per quanto riguarda il nomenclatore, è poi emersa con evidenza la consapevolezza dei presenti, circa le evidenti difficoltà nel riuscire a raggiungere un obiettivo del genere, considerata l’estrema variabilità del sistema in cui ci si trova ad operare, dove la numerosità dei Fondi, e le differenze sostanziali tra le diverse tipologie di contratti, rendono ben chiara la necessità di trovare livelli di differenziazione che non facciano riferimento esclusivamente al tema del prezzo e della contrattazione con le strutture, ma anche ai diversi livelli di servizio e di copertura.
E’ emerso da più parti il forte bisogno di favorire due temi, ovvero quello dell’appropriatezza e della piena sostenibilità del sistema, quest’ultima intesa come impossibilità nel riuscire a mantenere determinati standard qualitativi all’interno delle strutture, se di pari passo non si operi concretamente per la fissazione di una base tariffaria, al di sotto della quale non sia possibile scendere. Ovviamente, è stata poi fatta menzione del fenomeno della singola contrattazione, il quale, in determinati casi risulterebbe ampiamente giustificabile.
Sono altresì emerse alcune criticità in materia di comunicazione tra i provider e i propri iscritti, circa la difficoltà nel riuscire a strutturare una forma di comunicazione chiara e uniforme, a supporto della quale, l’adozione di un glossario costituirebbe sicuramente un elemento di elevato valore, contribuendo alla definizione delle principali regole d’ingaggio comuni per tutti gli attori del sistema.
L’incontro ha visto la partecipazione della totalità dei membri della Commissione, e dei primari esponenti del mondo delle Assicurazioni e dei Fondi.