Search
× Search

Notizie dalla Liguria

Riprende il dialogo Aiop-Aris con le Organizzazioni Sindacali

Il rinnovo del Contratto nazionale del personale non medico, che opera nella componente di diritto privato del Ssn è, da sempre, un’assoluta priorità per Aiop e Aris, e non è mai stato messo in discussione, nel rispetto dei legittimi interessi delle parti. A seguito dell’improvvisa interruzione delle trattative, avvenuta il 27 gennaio scorso, Barbara Cittadini, Presidente nazionale Aiop e Padre Virginio Bebber, Presidente nazionale Aris, hanno avviato immediati contatti con tutti gli interlocutori istituzionali, ribadendo l'assoluta volontà di rispettare gli impegni assunti nei confronti degli oltre 100mila lavoratori che ogni giorno, con grande professionalità, consentono agli italiani di avere una risposta alla propria domanda di salute, tenuto conto delle esigenze delle strutture rappresentate.

Il cammino verso il rinnovo del CCNL del personale non medico ha compiuto un nuovo passo in avanti

Forte segnale di responsabilità da parte dell’Assemblea AIOP

L’Assemblea generale dell’Aiop, convocata a Roma il 22 gennaio u.s., per esprimersi sul tema del rinnovo del CCNL, ha ribadito la volontà di definire, in tempi rapidi, l’intesa per il rinnovo del contratto del personale non medico della componente di diritto privato del Ssn, nel rispetto degli accordi e dei risultati con le Istituzioni e le Organizzazioni sindacali.
RSS
1345678910Last

Notizie Aiop Nazionale

Dal rinvio Iri alla «cassa». Errori diabolici per le Pmi
8935

Dal rinvio Iri alla «cassa». Errori diabolici per le Pmi

Articolo pubblicato sul quotidiano Il Sole 24 ore del 7 febbraio 2018

Maurizio Leo, Consulente tributarista della Sede nazionale

Le imprese minori sono state, negli ultimi tempi, oggetto di sistematici interventi fiscali che, però, troppo spesso, si sono risolti in cantonate tecniche, oltre che in ingiustificate penalizzazioni. E ciò malgrado proclami e dichiarazioni di attenzione verso quella che certamente può essere considerata come la struttura portante della nostra economia, già minacciata quotidianamente da e-commerce e nuovi modelli di consumo e distribuzione.
Ma per capire se e come intervenire, è necessario fare qualche passo indietro e ricostruire tutti i pasticci degli ultimi tempi.
Va detto, in premessa, che dopo gli impegni contenuti nella delega fiscale e poi, in sede di attuazione, non mantenuti, si è dato corso a una sorta di “ravvedimento operoso” con la legge di bilancio 2017, che ha previsto, tra l’altro, l’introduzione del regime di cassa per le imprese minori. Misura che trovava la sua ragion d’essere nella volontà di evitare, a tali soggetti, gli effetti negativi dei ritardi nei pagamenti.
Tuttavia, le attese dei contribuenti sono state tradite. Si pensi, in proposito, all’obbligo di portare in diminuzione dal reddito, nel 2017, le esistenze iniziali di periodo (rimanenze finali 2016), con la conseguente emersione di perdite in bilancio non più recuperabili fiscalmente. Problematica, questa, tanto evidente quanto trascurata, per le rilevanti ricadute sul bilancio dello Stato. Insomma, si voleva aiutare i contribuenti minori, evitando che anticipassero imposte in corrispondenza di ricavi non incassati, ma si è riusciti a far sì che i costi connessi all’acquisto dei beni non fossero più recuperabili in relazione alle cessioni effettuate dal 2018 in poi. Un buon risultato, no?
La stessa legge di bilancio 2017 conteneva anche altre disposizioni dedicate alle imprese minori, quali l’introduzione dell’opzione per l’Iri e, quindi, per l’applicazione di una flat tax al 24% per tutti quei soggetti di ridotte dimensioni che, altrimenti, avrebbero sofferto l’onerosità della progressività per scaglioni propria dell’Irpef. Insomma, si trattava di un parziale correttivo agli svarioni del regime di cassa, in grado di dare un po’ di ossigeno a soggetti che, oggi, hanno non poche difficoltà. Tuttavia, con la legge di bilancio 2018, si è ingiustificatamente posticipata l’entrata in vigore dell’Iri, rinviando l’applicazione di un modello di prelievo improntato all’equità e costruito sulle esigenze, anche finanziarie, dei piccoli imprenditori. Come se non bastasse, poi, lo slittamento dell’Iri complicherà e renderà ancora più onerosa la gestione della cassa aziendale. Si metteranno in difficoltà tutti quei contribuenti che avevano versato acconti ridotti, tenendo conto della novità normativa. Peraltro, non è possibile neppure scongiurare l’applicazione, in questi casi, di sanzioni da insufficiente versamento. Insomma, un altro intervento di supporto alle piccole imprese risoltosi in un pasticcio. E tutto ciò a voler tacere che molti contribuenti minori, in considerazione della possibilità di optare per l’Iri, avevano adottato un sistema ordinario di contabilità, sostenendone i relativi maggiori costi.
Anche in questo caso si voleva dare un beneficio ai piccoli, riducendo il carico fiscale, e si rischia addirittura di sanzionarli per errori che, certo, non sono loro imputabili.
C’era chi diceva che l’errore ci dona semplicemente l’opportunità di iniziare a diventare più intelligenti. Questa è certamente una speranza, che si unisce a quella, più generale, di avere un legislatore fiscale meno narciso e distratto dalle conferenze stampa, ma più consapevole e attento. Soprattutto ai dettagli. Però, attenzione, perché errare è umano, ma perseverare è diabolico.

 

Previous Article Le sfide e le ambizioni per il 2018 delle Associazioni nazionali dell’ospedalità privata
Next Article Valida la disdetta orale degli accordi collettivi aziendali
Please login or register to post comments.

Rassegna Stampa Regionale

Articoli delle principali testate giornalistiche nazionali e della stampa locale relativi a sanità, ricerca scientifica e medicina, con una maggior attenzione alla realtà ligure. Il servizio integrale è riservato agli associati Aiop Liguria.

 

Rassegna Stampa Nazionale

RassAiop3HP

La rassegna stampa 
della sanità privata

Servizio riservato agli associati Aiop

Link Istituzionali

Copyright 2024 by Aconet srl
Back To Top