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Notizie dalla Liguria

CCNL. Cittadini: “Bene l'apertura Ministro, sia così tempestivo anche per chi opera nelle strutture private”

Dichiarazioni pubblicate su Quotidiano Sanità lo scorso 23 novembre 2018

"L’apertura del Ministro Giulia Grillo alle richieste dei sindacati dei medici che operano nella componente di diritto pubblico del SSN, è un’ottima notizia. Chiediamo che possa essere attivato, con la stessa tempestività, un confronto anche con la componente del SSN di diritto privato, nella quale lavorano 12mila medici, 26mila infermieri e tecnici e oltre 32mila operatori socio-sanitari, che ogni giorno consentono di dare una risposta alla domanda di salute degli italiani, contribuendo, in modo determinante, all’offerta sanitaria del Paese”, lo dichiara Barbara Cittadini, Presidente Nazionale AIOP, a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal Ministro della Salute.

Gdpr. Valutazione di impatto per i trattamenti transfrontalieri

Il Garante individua le operazioni a rischio

D’ora in poi, pubbliche amministrazioni e aziende italiane che effettuano trattamenti di dati volti ad offrire beni e servizi anche a persone residenti in altri Paesi dell’Unione europea avranno uno strumento in più per applicare correttamente il nuovo Regolamento sulla protezione dei dati. Il Garante per la privacy ha predisposto, come stabilito per le Autorità di controllo nazionali dal Gdpr, un elenco delle tipologie di trattamento che i soggetti pubblici e privati dovranno sottoporre a valutazione di impatto. L’elenco recepisce le osservazioni del Comitato europeo per la protezione dei dati al quale era stato sottoposto dal Garante per il prescritto parere.
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Notizie Aiop Nazionale

La disciplina emergenziale del contratto a termine
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La disciplina emergenziale del contratto a termine

Sonia Gallozzi, Consulente giuslavorista della Sede nazionale

Con la disciplina emergenziale, il Legislatore è, in più occasioni, intervenuto in materia di contratto a termine, apportando diverse modifiche transitorie alla disciplina ordinaria di cui al D.Lgs. n. 81/2015, così come novellata dal DL 87/2018 e dalla relativa legge di conversione.
Il primo intervento in materia è arrivato con la Legge n. 27 del 2020, ovvero la Legge di conversione del DL n. 18 del 2020 (Cura Italia), con cui, all’art. 19-bis, è stata prevista una deroga all’art. 20 del D.Lgs 81/2015 che dispone il divieto di assumere e/o prorogare rapporti di lavoro a termine, presso le unità produttive nelle quali è operante una sospensione del lavoro o una riduzione dell'orario in regime di cassa integrazione guadagni, con l’unica eccezione dei rapporti di lavoro che riguardano lavoratori adibiti a mansioni diverse rispetto a quelle a cui si riferisce la richiesta di ammortizzatore sociale.
Con la Legge 27/2020 ai datori di lavoro che accedono agli ammortizzatori sociali di cui agli articoli da 19 a 22 del DL n. 18 del 17 marzo, così come convertito dalla predetta legge, è stata conferita la possibilità di procedere, nel medesimo periodo, al rinnovo o alla proroga dei contratti a tempo determinato, anche a scopo di somministrazione.
Il legislatore, nella consapevolezza che nel corso della pandemia l’accesso agli istituti è determinato dal c.d. factum principis, ovvero un evento straordinario in alcun modo riconducibile alla volontà di parte datoriale, ha così ritenuto di conferire alle aziende la possibilità di continuare ad avvalersi dell’attività dei propri dipendenti con contratto a termine, anche ove questi abbiano avuto accesso a strumenti di sostegno al reddito.
Pertanto, le imprese hanno avuto la possibilità di portare a scadenza tali rapporti a termine e di proseguire il contratto, sia nella forma della proroga, che nella forma del rinnovo. Inoltre, la norma prevede che le aziende che procederanno a rinnovare i contratti a tempo determinato, non incorreranno nel limite del c.d. stop and go, ovvero l’obbligo di attendere 10 giorni (20, se il rapporto precedente ha avuto una durata superiore ai 6 mesi) prima della sottoscrizione del nuovo contratto.
Tuttavia, nonostante le istanze delle parti sociali, la norma non aveva operato alcuna deroga alla necessaria sussistenza di una delle esigenze transitorie introdotte dal decreto dignità, di tal che, in caso di proroghe oltre 12 mesi, o di rinnovi, era necessario indicare una delle tre causali.
Su tale aspetto critico, il Legislatore è intervenuto con l’art. 93 del DL n. 24 del 19 maggio 2020, rubricato “disposizioni in materia di proroga e rinnovo dei contratti a termine” con cui, in determinato circostanze, ha sospeso temporaneamente la necessità dell’apposizione delle causali ai rinnovi e alle proroghe oltre i 12 mesi dei contratti a tempo determinato.
Il tenore letterale dell’articolato è il seguente: “1. In deroga all’articolo 21 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, per far fronte al riavvio delle attività in conseguenza all’emergenza epidemiologica da COVID-19, è possibile rinnovare o prorogare fino al 30 agosto 2020 i contratti di lavoro subordinato a tempo determinato in essere alla data del 23 febbraio 2020, anche in assenza delle condizioni di cui all’articolo 19, comma 1, del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81”.
In un primo momento, la fumosità letterale della disposizione in esame ha cagionato diverse difficoltà agli interpreti in ordine alla disciplina e all’arco temporale di applicazione, tuttavia, con successivi interventi chiarificatori, il contenuto della norma è stato compiutamente declinato.
Ed invero, con la nota INL 160 del 03.06.2020 è stato chiarito che la norma derogatoria “introduce la possibilità di derogare all’obbligo di indicare le condizioni di cui all’art. 19, comma 1, del D.Lgs. n. 81/2015 qualora si intenda prorogare o rinnovare sino al 30 agosto p.v. i contratti a tempo determinato in essere al 23 febbraio 2020”.
L’Ispettorato ha altresì specificato che, ai fini della proroga o del rinnovo “acausale” di cui alla predetta disposizione, devono ricorrere le seguenti condizioni: a) il contratto a tempo determinato deve risultare in essere al 23 febbraio; b) il contratto di lavoro prorogato o rinnovato deve cessare entro il 30 agosto 2020.
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