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Notizie dalla Liguria

CCNL. Cittadini: “Bene l'apertura Ministro, sia così tempestivo anche per chi opera nelle strutture private”

Dichiarazioni pubblicate su Quotidiano Sanità lo scorso 23 novembre 2018

"L’apertura del Ministro Giulia Grillo alle richieste dei sindacati dei medici che operano nella componente di diritto pubblico del SSN, è un’ottima notizia. Chiediamo che possa essere attivato, con la stessa tempestività, un confronto anche con la componente del SSN di diritto privato, nella quale lavorano 12mila medici, 26mila infermieri e tecnici e oltre 32mila operatori socio-sanitari, che ogni giorno consentono di dare una risposta alla domanda di salute degli italiani, contribuendo, in modo determinante, all’offerta sanitaria del Paese”, lo dichiara Barbara Cittadini, Presidente Nazionale AIOP, a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal Ministro della Salute.

Gdpr. Valutazione di impatto per i trattamenti transfrontalieri

Il Garante individua le operazioni a rischio

D’ora in poi, pubbliche amministrazioni e aziende italiane che effettuano trattamenti di dati volti ad offrire beni e servizi anche a persone residenti in altri Paesi dell’Unione europea avranno uno strumento in più per applicare correttamente il nuovo Regolamento sulla protezione dei dati. Il Garante per la privacy ha predisposto, come stabilito per le Autorità di controllo nazionali dal Gdpr, un elenco delle tipologie di trattamento che i soggetti pubblici e privati dovranno sottoporre a valutazione di impatto. L’elenco recepisce le osservazioni del Comitato europeo per la protezione dei dati al quale era stato sottoposto dal Garante per il prescritto parere.
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Notizie Aiop Nazionale

Camera. Proposta di legge in materia di assistenza complementare
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Camera. Proposta di legge in materia di assistenza complementare

Mercoledì 26 giugno u.s. nell'ambito dell'esame in sede referente della Pdl in materia di assistenza complementare ("Disposizioni concernenti il finanziamento, l'organizzazione e il funzionamento del Servizio sanitario nazionale nonché delega al Governo per il riordino delle agevolazioni fiscali relative all'assistenza sanitaria complementare" A.C. 1298, a prima firma Quartini - M5S), si è svolto un ciclo di audizioni.

Marcoledì 26 giugno u.s. nell'ambito dell'esame in sede referente della Pdl in materia di assistenza complementare ("Disposizioni concernenti il finanziamento, l'organizzazione e il funzionamento del Servizio sanitario nazionale nonché delega al Governo per il riordino delle agevolazioni fiscali relative all'assistenza sanitaria complementare" A.C. 1298, a prima firma Quartini - M5S), si è svolta l'audizione di Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE. 
Di seguito una sintesi delle principali dichiarazioni di Nino Cartabellotta:
  • Sull'autonomia differenziata ci siamo espressi in maniera tecnica e anche politica e l'obiettivo era quello di togliere la tutela della Salute dalle materie su cui le Regioni potevano chiedere maggiore autonomia perché c'è un quadro di particolare criticità che rischia di peggiorare perchè alcune di queste maggiori autonomie finiranno per indebolire ulteriormente le regioni del centro-sud. In particolare quella delle maggiori autonomie sulla contrattazione collettiva del personale sanitario che rischia di portare non solo la migrazione dei pazienti ma anche la migrazione di professionisti sanitari. L'altra preoccupazione è che anche le Regioni più forti, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, non avranno la capacità di produrre servizi in maniera illimitata. Quindi se dovesse esserci una migrazione di pazienti particolarmente importante rischiano di perdere la capacità produttiva dei servizi nei confronti dei propri residenti.
  • Se aumenta il finanziamento pubblico devono andare in parallelo delle riforme chiare, perché altrimenti continuiamo a gestire la sanità con leggi che appartengono a 30 anni fa. Nel frattempo abbiamo attraversato una transizione epidemiologica, una demografica e una digitale e continuiamo a finanziare, valutare e organizzare l'assistenza con regole che appartengono al trapassato remoto e su questo anche l'applicazione della telemedicina non è così semplice come sembrerebbe. 
  • Non abbiamo un meccanismo univoco per la valutazione delle tecnologie sanitarie. I dispositivi stanno in capo all'Agenas. I farmaci sono gestiti dall'Aifa, ma tutta una serie di tecnologie sono sostanzialmente fuori governance. Qual è la proposta? Istituire un'unica attività nazionale che informi la politica su come rimodulare i livelli essenziali di assistenza alleggerendo il percorso burocratico.
  • Oggi il personale rappresenta il problema nel problema, quello che non ci aspettavamo nel periodo pandemico è questo effetto fuga dal SSN, per cui oggi si sta vedendo che a livello di numeri i medici scappano dal servizio pubblico. Quindi è ovvio che se ci sono dei soldi in più vanno messi sui contratti, vanno messi su modalità incentivanti per il servizio pubblico e man mano che c'è questo depauperamento si fa fatica ad erogare i livelli essenziali di assistenza. Quello che piu' preoccupa e di cui si parla meno è la gravissima carenza di personale infermieristico.
QUI la memoria.
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