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Schillaci: "La rivoluzione della salute digitale sta arrivando"
Così, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nel suo intervento durante la conferenza ComoLake 2024.
“L’innovazione apre nuovi scenari ovunque ed è fondamentale per un bene fondamentale come la tutela della salute. Il digitale può essere utile per migliorare la salute e la vita delle persone, per esempio attraverso la telemedicina o per rendere più efficienti prevenzione e programmazione sanitaria. La rivoluzione della salute digitale sta arrivando ovunque e l’Italia gioca un ruolo primario in questo cambiamento”. Così, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nel suo intervento durante la conferenza ComoLake 2024, in corso a Cernobbio.
“Con il Pnrr e le altre leve che abbiamo a disposizione stiamo costruendo un’infrastruttura moderna e questo ci aiutera’ a migliorare il sistema sanitario, anche nell’affrontare il tema dell’invecchiamento della popolazione. Uno dei pilastri del Pnrr e’ l’innovazione digitale e, applicato alla sanita’, diventa cruciale, anche per potenziare le strutture e smaltire le liste di attesa”, ha detto Schillaci, spiegando che “le risorse non ancora impegnate potranno essere utilizzate per affrontare questioni di fondo, come la sicurezza dei lavoratori”.
Sul Fascicolo sanitario elettronico, “possiamo veramente rivendicare un primato a livello europeo”, ha detto il Ministro che ha aggiunto che sarà collegato al Sistema Informativo Trapianti al FSE: “Oggi, quando un cittadino esprime il consenso alla donazione degli organi al momento del rilascio della carta di identità, non ha poi la possibilità di consultare ciò che viene registrato. A breve invece potrà farlo sul FSE e questo potrà aumentare la consapevolezza sulla scelta di donare gli organi”.
Schillaci ha poi parlato dell’istituzione dell’Ecosistema dei Dati Sanitari. "La modernizzazione della sanità va contemperata con l’esigenza di tutelare il diritto alla protezione dei dati sanitari. È un punto delicato, quando introduciamo l’innovazione nei sistemi che raccolgono i dati sulla salute e sulla vita delle persone. Armonizzare i diritti con le opportunità che oggi ci offre la tecnologia – a cominciare dalla possibilità di avere la propria storia sanitaria sempre a disposizione, in qualsiasi Regione ci si sposti - richiede un lavoro accurato, complesso, sfidante. Non è quindi una formalità, ma un traguardo importante, poter annunciare che abbiamo appena avuto – il 26 settembre – il parere favorevole del Garante sulla normativa che riguarda l’Ecosistema dei Dati Sanitari (EDS)”. Questo consentirà “in tempi brevi di utilizzare i dati, in modo sicuro, non solo per un fine primario di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, ma anche per finalità di studio e di ricerca scientifica in campo medico, biomedico ed epidemiologico, al servizio anche della programmazione sanitaria”.
Infine, Schillaci ha parlato di intelligenza artificiale che “potrà apportare contributi e facilitazioni in campo sanitario per migliorare l’assistenza e le cure e semplificare il lavoro degli operatori sanitari. Ma dobbiamo ricordare che al centro delle decisioni resta sempre l’operatore sanitario”.