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I Report della Conferenza Stato-Regioni e della Conferenza Unificata
Nelle sedute dello scorso mercoledì è stata rinviata l’intesa sul DM 71, mentre è stato reso il parere sul Sostegni-ter
La Conferenza Unificata, presieduta dal Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, lo scorso mercoledì 16 marzo, tra i vari, ha reso parere sul disegno di legge per la conversione in legge del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, recante misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti di prezzi nel settore elettrico, c.d. DL Sostegni-ter.
QUI il report completo.
La Conferenza Stato-Regioni, riunitasi nella stessa giornata, ha:
- Sancito l'intesa sullo schema di decreto del Ministro della salute per l’Istituzione della rete nazionale dedicata alla dispositivo-vigilanza ed al sistema informativo a supporto della stessa.
- Sancito l'intesa sulla proposta di riparto delle risorse stanziate dall’articolo 11 del decreto legge del 27 gennaio 2022, n. 4 e dall’articolo 26 del decreto legge del 1° marzo 2022, n. 17, per complessivi 800 mln di euro, quale contributo statale alle spese sanitarie collegate all'emergenza COVID-19 sostenute dalle Regioni e dalle Province autonome.
- Approvato la proposta del Ministero della salute di ammissione al finanziamento della quota residua delle risorse vincolate per la realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale del Piano Sanitario Nazionale, per gli anni 2015, 2016, 2017, 2018 e 2019 dei progetti delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia – Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Veneto.
- Rinviata l'intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sullo schema di decreto del Ministro della salute che approva lo schema di contratto istituzionale di sviluppo (CIS) e lo schema di Piano operativo.
- Rinviata l'intesa sullo schema di decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, concernente il regolamento recante “Modelli e standard per lo sviluppo dell’Assistenza Territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale” - PNRR M6-C1-Riforma 1, Reti di prossimità strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale.
QUI lo schema di decreto.
QUI il report completo.
Quanto a quest’ultimo punto, alleghiamo la bozza aggiornata al DM 71 che avrebbe dovuto avere il via libera in Conferenza Stato-Regioni e il parere della Conferenza delle Regioni con le relative osservazioni.
Le Regioni, come risulta dal documento, esprimono parere favorevole all'intesa, condizionandola tuttavia all'impegno del Governo:
- ad assicurare che gli standard ed i modelli organizzativi di cui al presente decreto, verranno attuati con progressività, in relazione anche alla disponibilità delle risorse con l’obiettivo di renderli operativi ed a regime a partire dall’anno 2026;
- la progressiva attuazione degli standard e dei modelli organizzativi di cui al presente decreto, sarà sostenuta attraverso: a) un’adeguata implementazione e potenziamento del fabbisogno del personale necessario, dipendente e convenzionato; b) un’adeguata copertura finanziaria;
- garantire che la determinazione e la ripartizione delle risorse necessarie per finanziare gli standard ed i modelli organizzativi di cui al presente decreto sarà effettuata da uno specifico Tavolo di lavoro costituito, tra gli altri, da rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome, del Ministero della Salute e del Ministero dell’Economia e delle Finanze;
- A garantire una riforma delle disposizioni in materia di medici di medicina generale assicurando, nel contempo, un aggiornamento del percorso formativo specifico dei medici di medicina generale e dei medici di comunità e delle cure primarie finalizzato alla valorizzazione degli stessi in coerenza con gli standard previsti dalla riforma dell'assistenza territoriale;
- Ad integrare attraverso l’adozione di un successivo provvedimento la definizione degli standard e dei modelli organizzativi riferiti ad ulteriori setting territoriali, quali Salute Mentale, Dipendenze Patologiche, Neuropsichiatria infantile.