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Notizie dalla Liguria

Il Presidente nazionale Aiop, Barbara Cittadini, ha avuto un primo incontro al Ministero della Salute

Primo positivo incontro, al Ministero della salute, del Presidente nazionale, Barbara Cittadini, insieme al professor Gabriele Pelissero, nel corso del quale sono stati affrontati alcuni temi di assoluta attualità e priorità per il comparto. Le parti hanno condiviso l'individuazione di un percorso per la soluzione delle problematiche affrontate. Si è, difatti, convenuto che verrà fissata, nei primi giorni di settembre, una riunione operativa per approfondire i temi di maggiore rilievo. Nel corso del confronto il Presidente nazionale ha avuto modo di rappresentare la potenzialità dell'Associazione Italiana Ospedalità Privata, che riunisce, al suo interno, imprenditori con una visione di sistema, che le consente di essere una componente del SSN che garantisce un'offerta sanitaria adeguata ai bisogni reali degli italiani che, nel tempo, sono profondamente mutati.

Il Presidente nazionale promuove il primo incontro tra i Presidenti delle Sedi Aiop non strutturate

Primo incontro operativo previsto a Roma il prossimo 16 luglio 2018

Il Presidente, Barbara Cittadini, come ampiamente rappresentato in occasione dell’Assemblea generale di maggio, nel corso degli incontri e confronti avuti nelle Sedi regionali, ha rilevato le difficoltà e criticità che, quotidianamente, i Presidenti regionali Aiop devono affrontare e gestire nell'esercizio del loro ruolo di rappresentanza.
Temi e problemi, sovente, comuni ma gestiti con risorse e strumenti differenti, in base alla consistenza numerica delle strutture associate e, quindi, all’organizzazione delle Sedi regionali. Incontrano, ovviamente, maggiori difficoltà i Presidenti che operano in regioni con poche strutture associate e che, di conseguenza, non hanno una sede strutturata in termini di risorse umane, che possano dedicarsi alla gestione dell'ordinario e, anche, alla programmazione di iniziative di sviluppo e supporto dell'azione associativa.
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Notizie Aiop Nazionale

Ddl Concorrenza 2025. Prosegue l'esame in Commissione Industria
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Ddl Concorrenza 2025. Prosegue l'esame in Commissione Industria

Mercoledì 24 settembre, presso la Commissione Industria del Senato, nell'ambito dell'esame in sede referente del Ddl Concorrenza 2025 ("Legge annuale per il mercato e la concorrenza per il 2025" - A.S. 1578) si è svolto un ciclo di audizioni.

Mercoledì 24 settembre, presso la Commissione Industria del Senato, nell'ambito dell'esame in sede referente del Ddl Concorrenza 2025 ("Legge annuale per il mercato e la concorrenza per il 2025" - A.S. 1578) si sono svolte le audizioni di rappresentanti di:

  • Federazione italiana mediatori agenti d’affari (FIMAA) - QUI la memoria
  • Associazione religiosa istituti socio-sanitari (ARIS)  - QUI la memoria

Di seguito i principali spunti di ARIS:

  • il Servizio Sanitario Nazionale, sia nella configurazione originaria, stabilita dalla L. 833/1978, sia nella configurazione attuale, prevista dal D.Lgs. 502/1992 e s.m.i. opera attraverso una rete mista di erogatori pubblici e privati accreditati. Proprio queste strutture, in assenza delle quali il SSN non sarebbe stato in grado di rispondere alle crescenti esigenze di cura dei pazienti, sono chiamate a garantire una concreta libertà di scelta al paziente;
  • le strutture accreditate, ai sensi dell’art. 8-quater del D.Lgs. 502/1992, operano per conto del SSN previo rilascio da parte della Regione dell’accreditamento istituzionale, subordinato al possesso da parte delle strutture di requisiti ulteriori di qualificazione, alla loro funzionalità rispetto agli indirizzi di qualificazione, alla loro funzionalità rispetto agli indirizzi di programmazione regionale e alla verifica positiva dell’attività svolta e dei risultati raggiunti (comma 1);
  • le strutture, dunque, una volta ottenuto l’accreditamento istituzionale dalla Regione possono erogare prestazioni a carico del SSN solo a seguito della stipula di specifici accordi con la Regione stessa o con la ASL di appartenenza;
  • le strutture sanitarie accreditate sono chiamate ad erogare prestazioni a tutela della salute pubblica nei limiti, in termine di volumi e corrispettivi, che gli vengono imposti a livello regionale, indipendentemente dalle loro potenzialità;
  • con la “Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021” (Legge 5 agosto 2022, n.118), il Legislatore ha deciso di intervenire, nella Sezione V del provvedimento dedicata alla “Concorrenza e tutela della salute” per la “Revisione e trasparenza dell’accreditamento e del convenzionamento delle strutture private” (art. 15) con il quale si recano modifiche all’accreditamento istituzionale (art. 8-quater, comma 7 del d.lgs. 502/1992) e agli accordi contrattuali (art. 8-quinques);
  • per rispondere a tale criticità, il Legislatore negli anni ha dovuto differire numerose volte l’entrata in vigore della normativa, prevedendo da ultimo con lo scorso DL Milleproroghe (Art. 36, Legge 16 dicembre 2024, n. 193) la costituzione di un Tavolo di Lavoro funzionale a rivedere complessivamente la disciplina dell’accreditamento e degli accordi contrattuali, entro il 31 dicembre 2026;
  • l’art. 7 del Ddl Concorenza 2025, tuttavia, rimette nuovamente in discussione il perimetro di azione del Tavolo di lavoro, vincolandone i lavori in chiave pro-concorrenziale e imponendo procedure diverse per i newcomers rispetto ai soggetti già contrattualizzati che aspirano a un rinnovo, al fine di scongiurare il rischio che l’esperienza propria dei soggetti che vantano un rapporto contrattuale preesistente possa costituire un vantaggio competitivo e dunque una barriera all’ingresso;
  • la normativa, oltre a porsi in contrasto con la Direttiva Bolkestein (direttiva UE/123/2006) che esclude i servizi sanitari dal proprio ambito di applicazione, presenta ulteriori possibili profili di incostituzionalità escludendo la componente di diritto pubblico dalle selezioni, intervenendo in una materia che rientra nella competenza concorrente Stato-Regioni e mettendo a rischio la continuità assistenziale a danno dei pazienti, nonché il principio di uguaglianza (cfr. artt. 3, 32 e 117 Cost.);
  • un riallineamento della normativa sull’accreditamento risulta dunque necessario sia per qualificare realmente l’offerta del SSN, sia per evitare di penalizzare tutte le realtà attualmente attive nel settore – ed in particolare le non profit, che continuano a svolgere una determinante funzione di supporto nonostante le gravi difficoltà finanziarie dovute in modo significativo dai tetti di cui al c.d. DL 95/2012.
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