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Notizie dalla Liguria

Si apre il confronto con il nuovo Governo

Il Presidente Cittadini chiede un incontro con il nuovo Ministro della Salute, Giulia Grillo

L'Aiop riunisce al suo interno imprenditori con una visione di sistema inclusiva che declina, rispetto ai mutati bisogni di salute degli italiani, un’offerta adeguata ad una domanda di salute che è profondamente mutata. Ritenendo di avere un ruolo significativo e di essere un soggetto in grado di rispondere alle aspettative dei cittadini e di contribuire, quindi, anche ad una migliore performance del Servizio sanitario nazionale, il Presidente nazionale Aiop, Barbara Cittadini, ha chiesto un incontro con il neo Ministro della Salute, Giulia Grillo, per confrontarsi in merito alla salvaguardia dell’universalismo, elemento prezioso che contribuisce a fare del nostro Ssn uno dei migliori al mondo.

In vigore il nuovo Regolamento attuativo

Nuove regole operative dal 29 maggio 2018

Con delibera del 15 maggio scorso, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha varato il nuovo Regolamento attuativo in materia di rating di legalità, entrato in vigore il 29 maggio 2018, con le finalità di assicurare una maggior efficacia del controllo in sede di rilascio del rating, ma anche di semplificare, snellire e chiarificare le procedure per l'attribuzione, la modifica, il rinnovo, la revoca e l'annullamento della certificazione.


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Notizie Aiop Nazionale

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L’Europa della salute

I nuovi candidati al Parlamento europeo dovranno impegnarsi anche nel campo della sanità per non deludere gli elettori. Il tema della sanità avrà notevole rilievo nei prossimi mesi di campagna elettorale

Alberta Sciachì, Responsabile Ufficio Rapporti internazionali

In occasione delle elezioni al Parlamento europeo, il dibattito è in pieno svolgimento su molte politiche comunitarie e in particolare sulla sanità, che tuttavia si trova in una posizione peculiare, considerato che la maggior parte delle competenze in questo settore spettano ancora agli Stati membri. Tale situazione ha determinato negli anni scorsi un iter lungo e faticoso per le iniziative anche legislative proposte da Bruxelles, proprio a causa delle resistenze dei singoli Paesi. La situazione generale è, però, in piena evoluzione, dato che il 70% dei votanti dichiara di volere che l’Unione intervenga in maniera più incisiva in materia di tutela della salute e di sanità, come pubblica il noto magazine internazionale “The Politico”.
Si deve chiarire, tuttavia, che i cittadini europei, quando dichiarano di aspettarsi iniziative più efficaci in questo campo, sono in realtà favorevoli a una maggiore cooperazione in grado di tutelare i loro diritti, di migliorare l’efficacia e l’accessibilità delle cure, di promuovere l’efficienza dei sistemi sanitari. Tutto questo viene però, interpretato dalle burocrazie europee e nazionali come un gioco di maggiore o minore potere, come ha dichiarato Robert Madelin, già Direttore generale della DG Sanità.
I nuovi candidati al Parlamento europeo dovranno, in ogni caso, impegnarsi anche nel campo della sanità per non deludere gli elettori e questo tema avrà dunque notevole rilievo nei prossimi mesi di campagna elettorale, che non saranno pertanto esenti da qualche tensione tra politiche europee e nazionali, poiché i candidati stessi cercheranno di dimostrare ai cittadini il loro impegno senza scontrarsi con i limiti legislativi della politica sanitaria europea nei confronti dei Paesi membri dell’Ue.
In questa prospettiva appaiono significativi alcuni progetti relativi all’organizzazione della nuova Commissione, che sarà designata dopo la costituzione del Parlamento. A tale riguardo, è stata avanzata da più parti, la proposta che la Direzione generale sanità venga costituita in Dipartimento unico ed indipendente nel 2019, al fine di incorporare le politiche sanitarie in tutte le altre, per evitare che diventino meno presenti e rilevanti in agenda e siano meno orientate ai cittadini - pazienti.
Una coalizione di venti gruppi ha inoltre chiesto che nella nuova Commissione venga previsto un Vice Presidente per la sanità della Commissione stessa, per assicurare la considerazione della prospettiva sanitaria in tutte le iniziative, ma senza che l’introduzione di tale nuova figura rimpiazzi la DG Sante.
Molti credono comunque che l’Ue possa fare di più per tutelare la salute dei propri cittadini ed a questo proposito l’europarlamentare tedesco, Peter Liese, ha dichiarato: “Abbiamo un ruolo forte in sanità riconosciuto dai Trattati e non è vero che l’Unione non abbia competenza in campo sanitario”.
Il già citato manifesto individua, ad esempio, la sanità digitale come un’area in cui Bruxelles potrebbe capitalizzare in base alle proprio conoscenze e i Paesi, confrontati con il peso del costo della sanità sui budget nazionali, potrebbero desiderare di concedere parte dei loro poteri, qualora fosse provato che un coordinamento a livello europeo in alcuni settori consentirebbe di rendere più efficiente e sostenibile la spesa sanitaria. Robert Madelin, riferendosi alla cooperazione europea, ha dichiarato al riguardo: “la ricerca dell’efficienza progressivamente avrà la meglio sulla ricerca dell’autonomia”.
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