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Pubblico o privato accreditato? Aiop Veneto lancia la campagna “Siamo dalla stessa parte”
Questo lo slogan che Aiop Veneto ha deciso di utilizzare nell’ambito di una campagna di comunicazione, lanciata all’interno delle proprie strutture, volta a sensibilizzare gli utenti rispetto al ruolo del privato accreditato che opera in nome e per conto del Servizio Sanitario Regionale. In Veneto, le strutture ospedaliere private convenzionate rappresentano circa il 16,5% dei posti letto complessivi.
“Strutture sanitarie pubbliche o private accreditate? Siamo dalla stessa parte, l’obiettivo è curare il paziente”. Questo lo slogan che Aiop Veneto, guidata dal veronese Giuseppe Puntin, ha deciso di utilizzare nell’ambito di una campagna di comunicazione, lanciata all’interno delle proprie strutture, volta a sensibilizzare gli utenti rispetto al ruolo del privato accreditato che opera in nome e per conto del Servizio Sanitario Regionale.
In Veneto, le strutture ospedaliere private convenzionate rappresentano circa il 16,5% dei posti letto complessivi, a livello nazionale la percentuale è quasi il doppio.
Ciononostante, gli ospedali accreditati forniscono un importante contributo al Sistema Sanitario considerato che con il 10% delle risorse del fondo ospedaliero regionale effettuano oltre il 20% dei ricoveri.
In termini di qualità delle prestazioni fornite ai cittadini, le analisi pubblicate da enti tecnico-scientifici, tra cui Agenas, riconoscono l’elevata qualità delle strutture private accreditate del Veneto ponendole, assieme a quelle pubbliche, ai vertici dell’intero sistema nazionale.
Un indicatore importante che conferma la qualità delle cure erogate dalle istituzioni ospedaliere private accreditate è rappresentato dalla mobilità sanitaria attiva, cioè i pazienti che, da altre regioni, scelgono di venire a curarsi in Veneto per via delle sue eccellenze sanitarie. Nella nostra regione, infatti, gli ospedali accreditati attraggono oltre il 50% dell’intera mobilità attiva regionale.
I totem con in evidenza lo slogan “Strutture sanitarie pubbliche o private accreditate? Siamo dalla stessa parte, l’obiettivo è curare il paziente” saranno posizionati all’ingresso degli ospedali accreditati con la precisa volontà di trasferire agli utenti questo messaggio.
“Il rapporto tra sanità pubblica e sanità privata – spiega Giuseppe Puntin, Presidente di Aiop Veneto - è un tema al centro dei dibattiti che spesso si esprimono, con carattere polemico e di contrapposizione ideologica, alimentando confusione agli occhi dei cittadini rispetto al reale ruolo delle diverse componenti del sistema sanitario.
Il nostro Sistema Sanitario Nazionale, infatti, è composto da strutture pubbliche e strutture private “accreditate” che, congiuntamente, concorrono a fornire l’assistenza sanitaria pubblica, secondo principi di universalità, equità di accesso e libertà di scelta del luogo di cura”.
“Con questa campagna – continua Puntin - vogliamo ribadire la centralità delle nostre strutture in un contesto di collaborazione costante e proficua con gli ospedali pubblici e con la Regione, ma vogliamo anche ricordare come sia necessaria ed urgente una revisione profonda del sistema per poter garantire un’alta qualità dei livelli di cura delle prestazioni come fatto sin qui ed una adeguata risposta al crescente fabbisogno sanitario della nostra popolazione”.
Puntin ricorda che “In Veneto l’ospedalità privata accreditata ha sempre cercato di operare con qualità ed efficienza essendo funzionale e sinergica al sistema salute, ma ora è diventato sempre più inderogabile rivedere le disposizioni che regolamentano i finanziamenti, fermi ormai ai livelli di spesa del 2011 – nella nostra regione addirittura al 2005 – ad esclusione delle risorse destinate al recupero delle prestazioni con alti livelli di attesa o per specifiche attività oncologiche.
Solo con una profonda revisione organizzativa e gestionale del sistema sanitario improntata a criteri di qualità, efficienza di spesa ed innovazione sarà possibile far fronte alla domanda crescente di salute in un contesto di risorse finanziarie sempre più scarse”.