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PNRR e Ddl Bilancio 2024. Le Comunicazioni di Schillaci in Senato
Martedì 17 ottobre, presso la X commissione Affari sociali, sanità, lavoro e previdenza sociale del Senato, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha reso comunicazioni sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e sulla prossima manovra di bilancio.
Martedì 17 ottobre, presso la Commissione Sanità e Lavoro del Senato, si sono svolte le Comunicazioni del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, sulle recenti evoluzioni relative alle tematiche afferenti al suo Dicastero, con particolare riferimento allo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e alla prossima manovra di bilancio.
Sebbene la memoria non sia ancora disponibile, di seguito si riportano le principali dichiarazioni.
Stato di attuazione del PNRR - Missione 6:
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la difficoltà di reperimento delle materie prime, l'aumento dei prezzi dell'energia e dei materiali, e il conseguente aggiornamento intervenuto sui prezziari regionali dell'edilizia hanno comportato la necessità di rimodulare i quadri economici dei progetti dell'ambito sanitario legati al PNRR;
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ciò ha determinato un allungamento delle tempistiche della produzione dei documenti di gara. Il contesto attuale ha comportato una difficoltà nel realizzare il piano degli investimenti a suo tempo previsti con le sole risorse del PNRR, con riguardo sia alle opere pubbliche (case e ospedali di comunità, ospedali sostenibili), sia i progetti di transizione digitale (sostituzione grandi apparecchiature, digitalizzazione dei Lea, telemedicina). Si è reso dunque necessario sfruttare appieno tutte le altre risorse messe a disposizione;
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per la componente 1 della missione Salute del PNRR, dedicata al potenziamento della medicina territoriale si prevede la riprogrammazione del target europeo delle case di comunità, da 1350 a 1038 interventi, dovuto all'aumento medio del costo dei materiali da costruzione, stimato in un +30%, e ai ritardi dovuti alla necessità di reperire finanziamenti addizionali;
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la riprogrammazione del target europeo delle centrali operative territoriali (Cot) da 600 a 480 interventi è dovuta all'aumento medio del costo dei materiali da costruzione, qui stimato pari a un +25% e la scadenza è stata riprogrammata dal secondo al quarto trimestre 2024 per consentire il completamento delle operazioni concernenti sia le Cot collocate in edifici esistenti, sia quelle per le quali si prevede la realizzazione ex novo, che risultano momentaneamente allestite in sedi provvisorie;
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la riprogrammazione del target europeo degli ospedali di comunità da 400 a 307 è dovuta all'aumento medio del costo dei materiali da costruzione, qui stimato in un +30%;
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dal puntuale monitoraggio semestrale condotto da Agenas, allo stato attuale non si rileva alcuna ragionevole preoccupazione riguardo al rischio che la costruzione e l'attivazione di case e ospedali di comunità previsti dal PNRR possano non essere completate entro la data stabilita del 30 giugno 2026, come da target sulla missione Salute;
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nell'ambito delle sub-misure legate alla missione Sanità del PNRR, per quanto riguarda le borse di specializzazione in medicina sono state assegnate agli atenei risorse economiche per finanziare ulteriori 4200 contratti di formazione medico-specialistica, per un ciclo completo di studi pari a 5 anni. Il prossimo target, che rappresenta il traguardo finale è previsto entro il secondo trimestre 2026 ed è relativo al numero di contratti di formazione medico-specialistica effettivamente finanziati.
Manovra di Bilancio 2024:
- il livello di finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard che si raggiungerà nel prossimo triennio rappresenta il più alto investimento mai previsto nella sanità pubblica;
- pur nella scarsità di risorse e nelle difficoltà dovute alla situazione internazionale e all'aumento dei costi energetici, il Governo ha ritenuto di tutelare il diritto costituzionale alla salute garantito dall'art. 32 della Costituzione, stanziando per il prossimo anno, in aggiunta all'incremento di 2,3 miliardi già previsto dalla precedente legge di bilancio, un ulteriore incremento di 3,3 miliardi per un totale nell'anno di 5,6 miliardi;
- per il 2025 in aggiunta ai 2,6 miliardi di incremento già stanziati, sono previsti altri 4 miliardi per un totale incrementale nell'anno di 6,6 miliardi e altri 4,2 miliardi sono stati stanziati per il 2026 in aggiunta ai 2,6 già previsti, per un totale di incremento pari a 6,8 miliardi;
- è stato previsto un incremento record di 2,4 miliardi delle risorse a valere sul fondo sanitario nazionale destinate per il rinnovo dei contratti 2022-2024 del personale del comparto e della rispettiva area del servizio sanitario nazionale, anche al fine di valorizzare la specificità medico-veterinaria e quella del personale dirigenziale sanitario anche di nuova istituzione e del personale sanitario secondo specifiche indicazioni che verranno poi identificate nell'atto di indirizzo;
- per il triennio 2024-2026, le aziende e gli enti del Ssn possono ricorrere all'incremento per tutte le prestazioni aggiuntive previste dalla contrattazione collettiva nazionale per il personale medico e del comparto sanitario, consentendo in deroga alla contrattazione stessa un aumento della relativa tariffa oraria fino a 100 euro omnicomprensivi per il personale medico e a 60 euro omnicomprensivi per il personale tecnico e infermieristico del comparto, al netto degli oneri riflessi a carico dell'amministrazione. A tal fine, per tutti e tre gli anni 2024, 2025, 2026, viene autorizzata una spesa complessiva pari a 280 milioni a valere sul livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato, che è conseguentemente incrementato di pari importo;
- per quanto riguarda il rifinanziamento dei piani operativi per l'abbattimento delle liste di attesa, la norma prevista in legge di Bilancio estende anche per l'anno 2024 la possibilità per Regioni e Province autonome di utilizzare una quota fino allo 0,4% del livello di finanziamento indistinto del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorrerà lo Stato. In particolare, sono stati previsti circa 520 milioni al fine di dare completa attuazione al piano operativo e al recupero delle liste di attesa, coinvolgendo altresì le strutture private accreditate. Nello specifico, la proposta che sarà prevista dalla legge di Bilancio sull'aggiornamento del tetto di spesa per gli acquisti di prestazioni sanitarie da privati mira ad adeguare il tetto posto dalla normativa vigente all'acquisto di prestazioni sanitarie da privato agli incrementi degli oneri previsti per l'acquisto di prestazioni sanitarie di assistenza specialistica ambulatoriale derivanti dall'approvazione dei nuovi Lea. L'incremento tariffario, infatti, rischierebbe di ridurre l'erogazione di prestazioni da parte delle strutture private accreditate per non valicare i limiti di spesa assegnati. La disposizione proposta appare necessaria al fine di consentire alle Regioni e Province autonome di adeguare i vigenti tetti di spesa per le prestazioni acquistate da erogatori privati accreditati in seguito all'aggiornamento delle tariffe massime menzionate. Questo permetterà ai sistemi sanitari regionali e delle province autonome di poter garantire i nuovi Lea a tutta la popolazione nazionale, anche ricorrendo al privato accreditato qualora non fosse possibile soddisfare i bisogni assistenziali modificati anche a seguito delle nuove prestazioni introdotte con le strutture pubbliche. La dimensione dell'incremento (3%, pari a circa 360 milioni di euro) è rapportata all'impatto del provvedimento ministeriale sulle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale già descritto, pari a 380,7 milioni di euro;
- in tema di spesa farmaceutica, una prima proposta normativa prevede la rideterminazione del tetto della spesa farmaceutica per acquisti diretti (ospedaliera) nella misura dell'8,5% a decorrere dal 2024. Conseguentemente il tetto della spesa farmaceutica convenzionata è rideterminato al 6,8%. La proposta, fermo restando il valore complessivo del tetto al 15,3%, consentirà di liberare spazi attualmente sottoposti al payback farmaceutico;
- una seconda proposta davvero rivoluzionaria mira a incrementare i livelli di assistenza di prossimità consentendo alle farmacie convenzionate con il Ssn di dispensare farmaci, fino a oggi reperibili solo presso le farmacie ospedaliere, con lo scopo di favorire la dispensazione capillare del farmaco a favore della collettività attraverso le farmacie di comunità. La proposta contenuta della manovra stabilisce un nuovo modello di remunerazione delle farmacie per la dispensazione del farmaco in regime Ssn;
- la manovra di bilancio assicura al settore sanitario pubblico risorse nel complesso importanti ma è ben accetta ogni iniziativa parlamentare finalizzata a individuare ulteriori fonti di finanziamento del Ssn, come quella sostenuta dal presidente della Commissione del Senatore Zaffini (FdI), che ha preso corpo nell'Ordine del giorno approvato in relazione all'attuale legge 111/2023 di delega al Governo per la riforma fiscale, che individua nell'ambito della futura attuazione della delega per il riordino delle disposizioni in materia di giochi pubblici, un possibile incremento derivante dall'aumento dei canoni di concessione per il gioco on line;
- il Governo analizzerà nelle sedi opportune le modalità di attuazione evitando il tira-e-molla con il Parlamento che vede troppo spesso proposte di testi su un maggior finanziamento scollegate dal contesto normativo e quindi di difficile realizzazione. Al contrario, la proposta del Presidente Zaffini è da collocarsi all'interno di un atto collegato alla manovra di Bilancio, principalmente volto al contrasto del gioco on line attuato attraverso criptovalute o di altre forme di pagamento non contemplate nei circuiti di pagamento esistenti, ovvero transazioni ed eventuali vincite che oggi sfuggono al controllo dello Stato danneggiandolo tramite la perdita dell'imposizione e tramite effetti nefasti e oscuri sulle ludopatie.
Nel corso della seduta sono intervenuti, inoltre, alcuni Senatori che hanno posto delle domande al Ministro della Salute, ma a causa della ristrettezza il Presidente Zaffini (FdI) ha rimandato ad altra seduta la replica del Ministro. In particolare, il Sen. Zullo ha chiesto se si prevede un intervento in merito ai dispositivi medici.