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Sostegni-ter: segnalati quattro emendamenti per il contrasto della carenza di personale sanitario qualificato
La necessità di intervenire per risolvere la strutturale criticità del SSN, prorogando il riconoscimento delle qualifiche professionali, è stata colta trasversalmente dai senatori che hanno segnalato come prioritari gli emendamenti presentati al provvedimento all’esame della 5^ Commissione Bilancio di Palazzo Madama
Come avevamo raccontato nel n. 433 della nostra Newsletter, la Presidente nazionale Barbara Cittadini, audita nel corso dell’esame del provvedimento Decreto Sostegni ter (A.S. 2505), aveva evidenziato due temi cruciali per la sostenibilità del SSN: il riconoscimento di un ristoro, a tutte le strutture di diritto privato del SSN nelle ipotesi di sospensione delle attività previste negli accordi stipulati nel 2022, e la risoluzione della cronica carenza di personale medico e infermieristico.
La segnalazione di tali esigenze è stata accolta in maniera trasversale dai Senatori che non solo hanno presentato numerosi emendamenti a riguardo, ma li hanno anche “segnalati”, indicandoli quindi come prioritari per l’esame della 5^ Commissione Bilancio, sede referente del provvedimento.
In particolare, le proposte emendative –Faraone (Italia Viva) 21.0.32, Ferro (Forza Italia) 21.0.35, Alfieri (Partito Democratico) 21.0.33, Pirro (MoVimento 5 Stelle) 21.0.47 – prevedono la possibilità per gli ospedali di avviare collaborazioni con il personale sanitario estero con titolo di studio equipollente fino al 31 dicembre 2024, permettendo alle strutture di poter contare sulla disponibilità di personale necessaria a garantire lo svolgimento delle attività ordinarie e Covid, smaltendo le liste d’attesa.
La proposta muove dall’ulteriore considerazione che, ad oggi, non è possibile ritenere che il futuro ingresso dei giovani professionisti del nostro Paese sul mercato lavorativo sia in grado di colmare una carenza tanto rilevante.
La possibilità delle strutture di giovarsi delle prestazioni dei professionisti esteri, ad oggi garantita fino al 31 dicembre 2022, è inoltre ostacolata da un’interpretazione della normativa del Testo unico sull’immigrazione secondo cui non sarebbe possibile prevedere la collaborazione coordinata continuativa (Co.Co.Co) per il personale qualificato extra-UE: gli emendamenti Ferro e Pirro intervengono anche sotto questo profilo.
L’emendamento Alfieri, infine, affronta in modo sistemico la carenza di risorse professionali ed economiche delle strutture sanitarie e, pertanto, unitamente alla proroga dell’equipollenza dei titoli, prevede anche la proposta di estendere i c.d. ristori – già previsti per il 2020 e il 2021 in precedenti normative - alle strutture ospedaliere.
La misura, di carattere ordinamentale, prevede la possibilità per le Regioni di anticipare l’erogazione del 90% del budget concordato con le strutture ospedaliere che, per garantire l’incremento dei posti letto di degenza ordinaria e terapia intensiva Covid, non hanno potuto svolgere l’attività ordinaria inizialmente prevista per l’anno.
L’esame degli emendamenti proseguirà nel corso di questa settimana.