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Notizie dalla Liguria

Aiop entra a far parte del Cluster Alisei

Parte la collaborazione con Advance Life Science in Italy per la condivisione di best practice italiane ed europee

L’Aiop, a seguito di domanda di adesione presentata il 7 febbraio e approvata il 17 aprile scorso, è entrata a far parte del Cluster Tecnologico Nazionale Alisei- Scienze della Vita. Nell'ambito del gruppo di lavoro, l'Aiop collaborerà alla Commissione direttiva delle Associazioni imprenditoriali, presieduta da Eugenio Aringhieri (CEO del gruppo Dompè).

L’Alisei (Advance Life Science in Italy), presieduto da Diana Bracco (Presidente e Amministratore Delegato del gruppo Bracco), è il Cluster Tecnologico Nazionale Scienze della Vita, il cui obbiettivo è quello di promuovere l’interazione tra il sistema della ricerca, il tessuto imprenditoriale e produttivo e le istituzioni pubbliche nel settore della salute, che è un ambito strategico nel tessuto nazionale.

Difendiamo la libertà di scelta del cittadino

Editoriale del Presidente nazionale, Gabriele Pelissero

Mentre la nostra Associazione è concentrata sulla prossima tornata elettorale interna, sia nazionale che regionale (ed è giusto dedicare attenzione e passione alla nostra vita associativa), non mancano purtroppo insidie continue dall'esterno.
L'attività del Parlamento è ferma, e quella del Governo è ridotta all'ordinaria amministrazione (ma cosa significa veramente questa espressione?), ma la Conferenza Stato-Regioni è a lavoro.
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Notizie Aiop Nazionale

L'Aiop al 45° Congresso nazionale ANMDO
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L'Aiop al 45° Congresso nazionale ANMDO

Il futuro degli ospedali: analisi, integrazioni, azioni

Durante i lavori a Torino del Congresso annuale ANMDO - Associazione nazionale dei medici delle Direzioni Ospedaliere - il 5 giugno, una specifica sessione é stata dedicata al tema "Quale sanità nel prossimo decennio", nella quale, tra gli altri, sono intervenuti Bruno Biagi, Vicepresidente nazionale Aiop, e Filippo Leonardi, Direttore generale dell'Associazione.

Biagi, nell'affrontare le criticità del Ssn, ha evidenziato che più che di sostenibilità del sistema, occorre parlare di resilienza, cioè della sua capacità di adattamento al cambiamento. Occorre cambiare i paradigmi attuali, mantenendo i valori e i principi a fondamento delle scelte originarie del Servizio. "L'ospedalitá privata - ha continuato Biagi - é una grande risorsa, a cominciare dalla qualità delle prestazioni offerte in termini di esito e di complessità. Essa vuole partecipare in prima linea ai problemi più urgenti: il tema delle liste di attesa, quello dell'affollamento del pronto soccorso, quello della mobilità sanitaria. Occorre elaborare - ha concluso Biagi - politiche di integrazione, di rete pubblico-privato nell'ambito del network del servizio pubblico."

Leonardi ha poi messo in evidenza tre aspetti del ruolo e del funzionamento dell'ospedalitá privata. La prima riguarda la sua "fotografia": con 1.493 milioni di trattamenti per acuti in regime ordinario da parte di strutture ospedaliere private accreditate su 6,286 (dati 16* Rapporto O&S), ne costituisce il 24%; 50.721 sono i casi di lungodegenza su 104.794 (48%); 239.512 sono i casi trattati da queste strutture in regime ordinario di riabilitazione su 318.359, per una percentuale, quindi, del 75% dei trattamenti complessivi.

Tutto ció dimostra che siamo di fronte ad un Ssn che respira con due polmoni, esprimendo qualità, integrazione competitiva/complementare e sostenibilità (su quest'ultimo aspetto, il privato accreditato grava per 8,484 mld di euro su 63,050 mld di euro di spesa ospedaliera, cioè per il 13,5%).

"Il secondo aspetto - ha continuato Leonardi - é il perdurare di un pregiudizio ideologico che grava sul privato, capace di produrre provvedimenti legislativi condizionanti, quali ad esempio quello della tariffazione (ferma, a livello nazionale, al 2012, caratterizzata allora dalla sua rimodulazione, più che di tipo incrementale, come era lecito attendersi); e quella del budget invalicabile per le strutture private accreditate (DL 95/2012), fermo al 2011 ridotto del 2%."

"Il terzo aspetto - ha concluso il Direttore generale dell'Aiop - é quello degli effetti delle criticità del sistema sulla spesa sanitaria privata, out of pocket o intermediata. La sua crescita negli ultimi anni non deve meravigliare, perché ogni sistema deve necessariamente trovare un equilibrio, e se non ne interpretiamo correttamente le dinamiche esso trova l'equilibrio al di fuori della governance attesa."
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