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Notizie dalla Liguria

La scomparsa del Presidente Gustavo Sciachì

Presidente nazionale Aiop dal 1985 al 2000

Lo scorso 25 marzo si è spento l’avvocato Gustavo Sciachì, presidente nazionale Aiop dal 1985 al 2000. Un lungo tratto di strada che rende evidente la grande stima e la fiducia che l’Associazione ha risposto nella sua persona. La sua presidenza ha attraversato il tratto più lungo dei 50 anni della storia dell’Aiop, incidendo profondamente sullo sviluppo dell’Associazione, portandola ad acquisire soprattutto maggiore credibilità e forza nel confronto con le istituzioni regionali e nazionali.

Vietato curarsi negli ospedali migliori

Intervista al Presidente nazionale, Gabriele Pelissero, pubblicata su Il Giornale

«Stiamo scivolando verso una situazione inaccettabile - lancia l'allarme Gabriele Pelissero, presidente dell'Aiop -. Invece di migliorare il livello medio nelle regioni che più zoppicano, si vogliono introdurre filtri e blocchi contro le realtà all' avanguardia. E in questo modo, senza che l' opinione pubblica sia stata informata, si toglierà a migliaia di pazienti il potere di scegliere i centri più evoluti. Penso alle migliaia di persone che oggi puntano a Nord per farsi impiantare una protesi all' anca o al ginocchio».

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Notizie Aiop Nazionale

È necessario tornare ad investire sul capitale umano
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È necessario tornare ad investire sul capitale umano

Confronto tra il Presidente nazionale Aiop Giovani e il Ministro delle Politiche giovanile

IMPatto Giovani nel proseguire la sua attività, anche di dibattito sulle aspettative del mondo produttivo giovanile e sull’economia post Covid, ha organizzato un appuntamento istituzionale per discutere delle prospettive del Pnrr in campo di autoimprenditorialitàformazione e occupazione professionale. L’evento, che si è svolto in diretta su zoom il 17 giugno, ha visto la partecipazione anche del Presidente nazionale Aiop Giovani, Michele Nicchio, il quale ha avuto modo di confrontarsi con la Ministra per le Politiche giovanili, Fabiana Dadone.

In tale occasione, il Presidente Nicchio ha rappresentato alla Ministra come: "Al di là delle posizioni un po’ anacronistiche e spesso ideologiche, per le quali nell'ultimo anno e mezzo si è passati dall'osannare la sanità come eroica a mistificarne la componente a gestione privata come la causa della mala gestio della pandemia, in quanto avrebbe privato il settore pubblico di risorse necessarie, nonostante tutto ciò, sicuramente, resta il fatto che il Covid ha messo in evidenza alcuni problemi che da tempo erano conosciuti, indubbiamente aggravandoli. 

Uno fra tutti, la necessità di potenziare la sanità territoriale in tutte le sue sfaccettature, per non affollare e riversare esclusivamente sulle strutture ospedaliere le necessità di cura dei cittadini che con l’innalzamento dell’età media si fanno sempre più esigenti. Per far questo, - ha continuato il Presidente Aiop Giovani -  due sono gli aspetti fondamentali su cui sarebbe opportuno e strategico investire le risorse che arriveranno dal PNRR:

1) innanzitutto, favorire quel processo di digitalizzazione fondamentale per accorciare la distanza tra paziente ed ospedale che ha nel fascicolo sanitario elettronico (FSE) e nella telemedicina i suoi aspetti più peculiari e

2)  probabilmente, ancora più COGENTE, è quella di tornare ad investire sul capitale umano.

La sanità del futuro, a fronte dell’invecchiamento della popolazione, dell’aumento delle cronicità e, soprattutto, della rivoluzione tecnologica necessita di una riforma strutturale della formazione del capitale umano che la compone, e quindi delle professioni mediche e sanitarie in generale. La presa in carico dei pazienti cronici, in particolare, dovrà essere gestita in larga parte dai medici di medicina generale (MMG), la cui formazione andrebbe equiparata allo stesso livello istituzionale delle scuole di specializzazione.

Inoltre, sarà necessaria una più adeguata programmazione dei fabbisogni accompagnata da una riqualificazione dei percorsi formativi per rendere il sistema italiano competitivo rispetto a modelli europei ed internazionali.

Tre dovrebbero essere, - ha concluso nel suo intervento Michele Nicchio - le aree principali di intervento:

  1. una progressiva assunzione di autonomia professionale del medico specializzando sulla base del percorso formativo
  2. il monitoraggio della coerenza fra il reale potenziale formativo e delle strutture ospedaliere facenti parte della rete formativa delle scuole di specializzazione e il numero di borse assegnate alla scuola stessa
  3.  lo sviluppo dei dottorati industriali per favorire il trasferimento tecnologico".

Al termine del confronto con gli altri rappresentanti delle 13 organizzazioni aderenti al progetto di IMPatto Giovani, Fabiana Dadone, Ministro delle Politiche giovanili, ha precisato come: "Il Pnrr rappresenta una straordinaria opportunità per i giovani per riappropriarsi del proprio futuro e riprendere, dopo questo lungo periodo di lockdown, un percorso di emancipazione che li vedrà protagonisti della rivoluzione digitale dei prossimi anni così come della green economy e di tutte azioni che il Governo sta mettendo in campo per favorirne l’occupazione”.

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