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AIOP apre una sezione per le strutture socio-sanitarie
La Sezione socio-sanitaria di Aiop è presieduta da Sergio Barani e ha come vicepresidenti Giacomo Di Capua, Enrico Brizioli e Fabio Margilio.
L'Italia è uno dei Paesi più anziani al mondo, con il 23% della popolazione sopra i 65 anni e il 7,5% sopra gli 80 anni. Questa evoluzione demografica pone importanti sfide per il sistema sanitario e richiede un ripensamento profondo dell'assistenza. Per questo Aiop, l’Associazione Italiana che riunisce le aziende sanitarie ospedaliere e territoriali e le aziende socio-sanitarie residenziali e territoriali di diritto privato, guidata dal prof. Gabriele Pelissero, ha recentemente rafforzato la propria rappresentanza nel settore dell’assistenza socio-sanitaria, con duecento strutture aderenti per circa 20 mila posti letto. La Sezione socio-sanitaria di Aiop è presieduta da Sergio Barani e ha come vicepresidenti Giacomo Di Capua, Enrico Brizioli e Fabio Margilio.
Gli operatori privati assistono gli anziani secondo un approccio moderno di cura e tutela, in una logica di filiera che comprende gli assetti erogativi acuti e riabilitativi. La creazione della Sezione socio-sanitaria trova la sua motivazione nel fatto che la componente privata rappresenta fisiologicamente una componente essenziale del Servizio Sanitario Nazionale, senza la quale non è possibile garantire un'assistenza completa ed efficace ai cittadini. Secondo gli ultimi dati Istat, infatti, oltre tre quarti delle strutture residenziali è affidato a erogatori privati (2023/75,4%).
In un Paese come l'Italia, caratterizzato da un progressivo invecchiamento della popolazione, il ruolo del settore diventa cruciale rispetto alla necessità di prendersi cura delle persone più fragili e assicurare loro non solo cure sanitarie di alta qualità, ma anche servizi di assistenza quotidiana che promuovano il benessere e la dignità. Il presupposto è che gli ospedali sono luoghi strutturati e pensati per pazienti differenti. Le strutture socio-sanitarie, invece, devono offrire cure su misura e rispondere a una domanda di servizi personalizzati e di lunga durata che è in costante crescita, contribuendo peraltro a liberare posti letto per i pazienti acuti. Un amissione che le strutture aderenti ad Aiop perseguono attraverso una formazione continua, cercando di assicurare elevati standard qualitativi.