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La Regione Emilia-Romagna recepisce le indicazioni nazionali per l’erogazione di prestazioni in telemedicina e approva le indicazioni regionali
Il documento è rivolto alle strutture pubbliche e private accreditate del territorio emiliano ma può offrire spunti di riflessione per tutte le strutture private
Francesca Gardini, Ufficio giuridico della Sede nazionale
Nel corso dell’ultimo incontro del Forum Privacy, svoltosi alla presenza dei legali dello Studio Stefanelli&Stefanelli, Avv. Maria Lavina Rizzo e Avv. Giorgia Verlato, sono state affrontate, su precise istanze delle nostre Associate, varie questioni legate al servizio di telemedicina.
Nel rispondere ai diversi quesiti posti dai presenti i nostri Consulenti hanno fatto espresso riferimento alla Delibera della Regione Emilia-Romagna del 2 agosto 2021, n. 1227, con la quale sono state recepite le «indicazioni nazionali per l’erogazione delle prestazioni di telemedicina» approvate dalla Conferenza Stato-Regioni il 17 dicembre 2020 e, nel contempo, approvate le indicazioni regionali.
Il documento, rimesso in allegato al fine di permetterne la massima diffusione, come evidenziato in seno all’incontro, è rivolto espressamente alle strutture pubbliche e private accreditate del territorio emiliano, tuttavia, può costituire una fonte di riflessione e uno spunto per l'implementazione degli strumenti di telemedicina anche da parte di tutte le strutture private.
Ricordiamo, infine, che sul nostro sito nell’Area formazione è disponibile per tutti i nostri Associati la registrazione del Webinar dedicato alle problematiche giuridiche connesse allo sviluppo del servizio di telemedicina, che si è svolto il 29 aprile 2021 e durante il quale i consulenti dello Studio legale Stefanelli&Stefaneli, alla presenza dell’Avv. Silvia Stefanelli, hanno tra l’altro, analizzato le «indicazioni nazionali per l’erogazione delle prestazioni in telemedicina», approvate dalla Conferenza Stato-Regioni il 17 dicembre 2020 e richiamate espressamente nella Delibera dell’Emilia Romagna.
La nostra Sede, come di consueto, rimane a disposizione delle strutture Associate per accogliere, tramite i canali ordinari, esigenze e istanze legate allo sviluppo del servizio della telemedicina.