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Notizie dalla Liguria

Professioni sanitarie. Firmato il decreto attuativo che istituisce i nuovi albi

Decreto attuativo della legge n. 3 del 2018

È stato firmato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin il primo decreto attuativo della legge n. 3 del 2018, meglio conosciuta come la legge che ha riformato il sistema ordinistico delle professioni sanitarie in Italia. Si tratta del decreto che istituisce gli albi delle 17 professioni sanitarie, fino ad oggi regolamentate e non ordinate, che entreranno a far parte dell’Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione.

Dalla privacy alla cybersecurity, le strutture cercano nuove figure

AAA cercasi ortopedici, anestesisti, geriatri e fisiatri. Ma anche figure nuove per la sanità italiana

AAA cercasi ortopedici, anestesisti, geriatri e fisiatri. Ma anche figure nuove per la sanità italiana, in grado di tutelare la privacy e i dati sanitari dei pazienti, o difendere le strutture dai cyberattacchi informatici. La sanità sta cambiando volto, anche quella privata. "Con l'espansione del settore delle cure per gli anziani, negli ospedali e nelle Rsa queste figure tradizionali sono molto richieste. Ma accanto a loro vediamo anche emergere la domanda di professionalità nuove, con competenze trasversali". Parola del direttore generale di Aiop, Filippo Leonardi, che con l'Adnkronos Salute fa il punto sulle professioni più gettonate dalle aziende e dai gruppi del settore nel nostro Paese.
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Notizie Aiop Nazionale

Ddl Concorrenza 2025. Prosegue l'esame in Commissione Industria
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Ddl Concorrenza 2025. Prosegue l'esame in Commissione Industria

Mercoledì 24 settembre, presso la Commissione Industria del Senato, nell'ambito dell'esame in sede referente del Ddl Concorrenza 2025 ("Legge annuale per il mercato e la concorrenza per il 2025" - A.S. 1578) si è svolto un ciclo di audizioni.

Mercoledì 24 settembre, presso la Commissione Industria del Senato, nell'ambito dell'esame in sede referente del Ddl Concorrenza 2025 ("Legge annuale per il mercato e la concorrenza per il 2025" - A.S. 1578) si sono svolte le audizioni di rappresentanti di:

  • Federazione italiana mediatori agenti d’affari (FIMAA) - QUI la memoria
  • Associazione religiosa istituti socio-sanitari (ARIS)  - QUI la memoria

Di seguito i principali spunti di ARIS:

  • il Servizio Sanitario Nazionale, sia nella configurazione originaria, stabilita dalla L. 833/1978, sia nella configurazione attuale, prevista dal D.Lgs. 502/1992 e s.m.i. opera attraverso una rete mista di erogatori pubblici e privati accreditati. Proprio queste strutture, in assenza delle quali il SSN non sarebbe stato in grado di rispondere alle crescenti esigenze di cura dei pazienti, sono chiamate a garantire una concreta libertà di scelta al paziente;
  • le strutture accreditate, ai sensi dell’art. 8-quater del D.Lgs. 502/1992, operano per conto del SSN previo rilascio da parte della Regione dell’accreditamento istituzionale, subordinato al possesso da parte delle strutture di requisiti ulteriori di qualificazione, alla loro funzionalità rispetto agli indirizzi di qualificazione, alla loro funzionalità rispetto agli indirizzi di programmazione regionale e alla verifica positiva dell’attività svolta e dei risultati raggiunti (comma 1);
  • le strutture, dunque, una volta ottenuto l’accreditamento istituzionale dalla Regione possono erogare prestazioni a carico del SSN solo a seguito della stipula di specifici accordi con la Regione stessa o con la ASL di appartenenza;
  • le strutture sanitarie accreditate sono chiamate ad erogare prestazioni a tutela della salute pubblica nei limiti, in termine di volumi e corrispettivi, che gli vengono imposti a livello regionale, indipendentemente dalle loro potenzialità;
  • con la “Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021” (Legge 5 agosto 2022, n.118), il Legislatore ha deciso di intervenire, nella Sezione V del provvedimento dedicata alla “Concorrenza e tutela della salute” per la “Revisione e trasparenza dell’accreditamento e del convenzionamento delle strutture private” (art. 15) con il quale si recano modifiche all’accreditamento istituzionale (art. 8-quater, comma 7 del d.lgs. 502/1992) e agli accordi contrattuali (art. 8-quinques);
  • per rispondere a tale criticità, il Legislatore negli anni ha dovuto differire numerose volte l’entrata in vigore della normativa, prevedendo da ultimo con lo scorso DL Milleproroghe (Art. 36, Legge 16 dicembre 2024, n. 193) la costituzione di un Tavolo di Lavoro funzionale a rivedere complessivamente la disciplina dell’accreditamento e degli accordi contrattuali, entro il 31 dicembre 2026;
  • l’art. 7 del Ddl Concorenza 2025, tuttavia, rimette nuovamente in discussione il perimetro di azione del Tavolo di lavoro, vincolandone i lavori in chiave pro-concorrenziale e imponendo procedure diverse per i newcomers rispetto ai soggetti già contrattualizzati che aspirano a un rinnovo, al fine di scongiurare il rischio che l’esperienza propria dei soggetti che vantano un rapporto contrattuale preesistente possa costituire un vantaggio competitivo e dunque una barriera all’ingresso;
  • la normativa, oltre a porsi in contrasto con la Direttiva Bolkestein (direttiva UE/123/2006) che esclude i servizi sanitari dal proprio ambito di applicazione, presenta ulteriori possibili profili di incostituzionalità escludendo la componente di diritto pubblico dalle selezioni, intervenendo in una materia che rientra nella competenza concorrente Stato-Regioni e mettendo a rischio la continuità assistenziale a danno dei pazienti, nonché il principio di uguaglianza (cfr. artt. 3, 32 e 117 Cost.);
  • un riallineamento della normativa sull’accreditamento risulta dunque necessario sia per qualificare realmente l’offerta del SSN, sia per evitare di penalizzare tutte le realtà attualmente attive nel settore – ed in particolare le non profit, che continuano a svolgere una determinante funzione di supporto nonostante le gravi difficoltà finanziarie dovute in modo significativo dai tetti di cui al c.d. DL 95/2012.
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