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Notizie dalla Liguria

Professioni sanitarie. Firmato il decreto attuativo che istituisce i nuovi albi

Decreto attuativo della legge n. 3 del 2018

È stato firmato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin il primo decreto attuativo della legge n. 3 del 2018, meglio conosciuta come la legge che ha riformato il sistema ordinistico delle professioni sanitarie in Italia. Si tratta del decreto che istituisce gli albi delle 17 professioni sanitarie, fino ad oggi regolamentate e non ordinate, che entreranno a far parte dell’Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione.

Dalla privacy alla cybersecurity, le strutture cercano nuove figure

AAA cercasi ortopedici, anestesisti, geriatri e fisiatri. Ma anche figure nuove per la sanità italiana

AAA cercasi ortopedici, anestesisti, geriatri e fisiatri. Ma anche figure nuove per la sanità italiana, in grado di tutelare la privacy e i dati sanitari dei pazienti, o difendere le strutture dai cyberattacchi informatici. La sanità sta cambiando volto, anche quella privata. "Con l'espansione del settore delle cure per gli anziani, negli ospedali e nelle Rsa queste figure tradizionali sono molto richieste. Ma accanto a loro vediamo anche emergere la domanda di professionalità nuove, con competenze trasversali". Parola del direttore generale di Aiop, Filippo Leonardi, che con l'Adnkronos Salute fa il punto sulle professioni più gettonate dalle aziende e dai gruppi del settore nel nostro Paese.
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Notizie Aiop Nazionale

Presentata la nuova Edizione del Programma Nazionale Esiti 2023
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Presentata la nuova Edizione del Programma Nazionale Esiti 2023

Giovedi 26 ottobre u.s., AGENAS ha presentato la nuova Edizione del Programma Nazionale Esiti 2023. All'evento ha partecipato anche AIOP, rappresentata dalla Presidente Barbara Cittadini.

L’Edizione 2023 del Programma Nazionale Esiti è stata dedicata a Giovanni Bissoni, Presidente di Agenas dal 2012 al 2014, “che ha sempre sostenuto il PNE come strumento di governo trasparente, sulla base del quale orientare e migliorare efficacia ed equità del sistema sanitario” ricordando il suo “impegno per promuovere una sanità efficace e sicura per tutti e non una sanità di eccellenza per pochi”.

Con queste parole si è aperta, giovedì 26 ottobre u.s. nella Sala folchi dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata, la presentazione del PNE 2023.

Il PNE, sviluppato da Agenas su mandato del Ministero della Salute, ha l’obiettivo di valutare l'efficacia nella pratica, l'appropriatezza, l'equità di accesso e la sicurezza delle cure garantite dal Servizio sanitario nazionale (SSN) nell'ambito dei livelli essenziali di assistenza (LEA), attraverso l’analisi della variabilità dei processi e degli esiti tra soggetti erogatori e tra gruppi di popolazione, ponendosi, sul piano del management dell’offerta sanitaria, come uno strumento importante per individuare le criticità.

L’Edizione 2023, i cui dati fanno riferimento all’attività assistenziale erogata nell’anno 2022 da circa 1.400 ospedali pubblici e privati, e a quella relativa al periodo 2015-2022 per la ricostruzione dei trend temporali, ha cercato di descrivere, in continuità con la precedente edizione, i cambiamenti avvenuti a seguito della pandemia e le dinamiche che stanno caratterizzando il ritorno alle attività ordinarie.

In particolare, i dati del rapporto evidenziano come il 2022 sia stato un anno caratterizzato da una significativa ripresa delle attività, che ha fatto registrare un aumento dei ricoveri rispetto al 2021 (+328 mila).

È inoltre proseguito il riavvicinamento dei volumi ai livelli prepandemici soprattutto per l’attività programmata e per quella diurna, sebbene persista una riduzione del 10% rispetto al 2019.

Complessivamente, nel triennio 2020-2022 la riduzione dell’attività ospedaliera stimata sui volumi del 2019 è stata pari a 3 milioni e 800 mila ricoveri.

Le evidenze scientifiche prodotte e i risultati del PNE” – ha dichiarato il Prof. Enrico Coscioni, Presidente AGENAS - “confermano come tale attività rappresenti uno strumento fondamentale di governo del Servizio Sanitario Nazionale, che permette di far emergere le criticità assistenziali e individuare puntuali strategie correttive, anche attraverso l’organizzazione di attività di audit clinico-organizzativo utili a migliorare la qualità delle cure. […] Infine, è importante sottolineare le numerose iniziative che il PNE sta portando avanti sul tema dell’audit clinico-organizzativo attraverso un approccio “orientato al servizio”, volto a mettere a disposizione delle singole strutture il supporto e le competenze per sviluppare azioni di miglioramento da implementare nei singoli contesti”.

L’evento ha visto la partecipazione di diversi ospiti istituzionali, che hanno evidenziato l’importanza del PNE come strumento fondamentale per una sanità data driven.

In particolare, i dati del PNE sono stati al centro del Panel, moderato dalla giornalista Ester Maragò, alla quale è intervenuta anche la Presidente Nazionale di AIOP, Barbara Cittadini, insieme agli altri relatori: Anselmo Campagna, Coordinatore tecnico della Commissione Salute, Conferenza delle Regioni e PA, Pierino Di Silverio, Segretario Nazionale di ANAAO-ASSOMED, Giovanni Migliore, Presidente FIASO, Tiziana Frittelli, Presidente Federsanità e Valeria Fava, Responsabile delle politiche della salute di Cittadinanzattiva.

In chiusura, l'intervento del Direttore Generale di AGENAS, Domenico Mantoan, che ha sottolineato non solo come il rigore metodologico garantisca dati sempre più attendibili, ma anche la flessibilità del PNE nel rispondere alle sollecitazioni esterne, come  il COVID-19 e il PNRR. "La metodicità e capillarità delle analisi prodotte dal PNE, grazie anche al coinvolgimento nei gruppi di lavoro tematici di tutti i portatori di interesse, può essere la base a partire dalla quale concretizzare la sinergia tra i vari livelli di governo del sistema" ha dichiarato Mantoan, che ha poi concluso "Tale sinergia è necessaria per rispondere alle sfide del prossimo futuro, in primis la riprogrammazione dell’offerta sanitaria e la riorganizzazione del sistema previste nell’ambito delle azioni del PNRR, e orientare verso il miglioramento della qualità complessiva delle cure, con il fine ultimo della tutela della salute della popolazione”.

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