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Notizie dalla Liguria

Professioni sanitarie. Firmato il decreto attuativo che istituisce i nuovi albi

Decreto attuativo della legge n. 3 del 2018

È stato firmato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin il primo decreto attuativo della legge n. 3 del 2018, meglio conosciuta come la legge che ha riformato il sistema ordinistico delle professioni sanitarie in Italia. Si tratta del decreto che istituisce gli albi delle 17 professioni sanitarie, fino ad oggi regolamentate e non ordinate, che entreranno a far parte dell’Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione.

Dalla privacy alla cybersecurity, le strutture cercano nuove figure

AAA cercasi ortopedici, anestesisti, geriatri e fisiatri. Ma anche figure nuove per la sanità italiana

AAA cercasi ortopedici, anestesisti, geriatri e fisiatri. Ma anche figure nuove per la sanità italiana, in grado di tutelare la privacy e i dati sanitari dei pazienti, o difendere le strutture dai cyberattacchi informatici. La sanità sta cambiando volto, anche quella privata. "Con l'espansione del settore delle cure per gli anziani, negli ospedali e nelle Rsa queste figure tradizionali sono molto richieste. Ma accanto a loro vediamo anche emergere la domanda di professionalità nuove, con competenze trasversali". Parola del direttore generale di Aiop, Filippo Leonardi, che con l'Adnkronos Salute fa il punto sulle professioni più gettonate dalle aziende e dai gruppi del settore nel nostro Paese.
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Notizie Aiop Nazionale

Limiti al lavoro subordinato con permesso studio e regime di tassazione del rimborso spese per le istruzioni dei figli.
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Limiti al lavoro subordinato con permesso studio e regime di tassazione del rimborso spese per le istruzioni dei figli.

Il commento alla circolare dell’INL sul regime del limite orario di lavoro subordinato e compatibilità con il permesso di studio e le novità in materia di tassazione dei rimborsi spese per istruzione dei figli di lavoratori in trasferta all’estero

David Trotti, Consulente della Sede nazionale

 

Con la circolare n.1074 del 24/05/2022 l’Ispettorato Nazionale del Lavoro si pronuncia sul permesso di soggiorno per motivi di studio e svolgimento di attività lavorativa.
Nello specifico vengono chiarite le implicazioni operative in caso di superamento del limite delle 20 ore settimanali ma rispettando comunque il limite annuale delle 1040 ore previste dalla legge che disciplina il lavoro subordinato per la persona con permesso di soggiorno per motivi di studio o formazione. L’Ispettorato chiarisce che non è possibile una interpretazione estensiva dei limiti orari indicati.

Per cui lo svolgimento dell’attività lavorativa part-time con al di sotto del limite annuale delle 1.040 ore ma con una articolazione oraria settimanale superiore alle 20 ore non è compatibile con il solo permesso studio, che ha la sua ratio nella facoltà di consentire allo studente straniero di potersi mantenere agli studi, fermo restando che l'attività didattica/formativa (ragione dell’ingresso e permanenza nel territorio italiano) si pone in termini di assoluta prevalenza rispetto a quella lavorativa. L’INL chiarisce lo studente è tenuto a chiedere la conversione del permesso studio in permesso per motivi di lavoro.

Con risposta n.294/2022, L’agenzia delle Entrate si pronuncia sul regime di tassazione del rimborso spese per l’acquisto di tablet/laptop. Nello specifico vengono chiariti gli aspetti fiscali nel caso dipendenti trasferiti in paesi stranieri con figli in età scolare e la possibilità di ottenere il rimborso delle spese sostenute a favore dei figli iscritti in istituti scolastici. Come nel caso di acquisto di laptop/tablet come parte integrante del materiale didattico, contributo per il test d'ingresso il cui superamento è condizione per l'ammissione alla scuola.
L’Agenzia, fornendo parere positivo alla non imponibilità chiarisce che il rimborso da parte del datore delle spese sostenute dai dipendenti che rientrano nella categoria dei "transferred employees", per l'acquisto di laptop/tablet non costituisca reddito di lavoro dipendente, inoltre tale categoria può considerarsi come “categoria di dipendenti” come previsto dal comma 2 art. 51 del TUIR.

Per quanto riguarda il rimborso dell'eventuale costo di iscrizione per il sostenimento di un test d'ingresso, il cui superamento è condizione per iscrizione all'istituto scolastico, si ritiene che lo stesso non generi reddito di lavoro dipendente in quanto può rientrare tra le spese sostenute per la frequenza scolastica. In conclusione, si sottolinea che per la ricezione delle somme il dipendente debba essere fiscalmente in Italia ed è quindi tenuto ad assolvere le imposte in Italia nell’anno di ricezione delle somme di rimborso.

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