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Londra, sanità al collasso. Sei milioni in lista d'attesa
Servizio sanitario inglese al collasso. A lanciare l'allarme in Parlamento un paio di giorni fa il ministro della Salute Sajid Javid
Solo qualche giorno fa il ministro della Salute inglese si è presentato in Parlamento per comunicare ai colleghi parlamentari e alla nazione che il servizio sanitario britannico è al tracollo.
Quello che sta succedendo in Gran Bretagna, la strada nella quale si sono avviati – come questo articolo de Il Giornale ben dimostra - è preoccupante, perché si paventa la possibilità di una catastrofe umanitaria.
Il Sistema Sanitario Nazionale è preziosissimo, noi come Aiop l’abbiamo sempre difeso in tutti i modi, ma oggi più che mai va tutelato con i fatti e con le scelte, che devono essere sagge ed oculate. Per questo noi, come Aiop, siamo sempre disponili ad offrire il nostro contributo e a collaborare.
Servizio sanitario inglese al collasso. A lanciare l'allarme in Parlamento un paio di giorni fa il ministro della Salute Sajid Javid.
Il National Health Service, NHS, che prima del Covid aveva già mostrato pesanti crepe dopo lo shock pandemico non è più in grado di garantire i servizi minimi per la salute dei cittadini. All'appello mancano 50 mila medici.
Le liste d'attesa già pesanti prima dell'arrivo del Covid ora sono esplose: sono 6 milioni i cittadini inglesi in attesa di prestazioni sanitarie. Ma la situazione è destinata a peggiorare.
Le analisi pubblicate dalla rivista Spectator mostrano l'aumento esponenziale delle liste che potrebbero raggiungere e superare i 10 milioni nel giro di un paio d'anni, entro marzo 2024.
È stato il segretario alla salute, Sajid Javid, a denunciare in aula alla Camera dei Comuni che il servizio sanitario ha già accumulato un arretrato di 6 milioni di prestazioni e che continuerà inevitabilmente a crescere per altri due anni.
Lo Spectator ha esposto le previsioni dello stesso NHS. Un primo scenario definito ottimistico ipotizza nel marzo 2024 liste di attesa di 9,2 milioni di persone. Liste che poi scenderebbero a 8,5 milioni entro il marzo 2025. Le prestazioni riguardano interventi chirurgici, le terapie per i tumori, le cure di pronto soccorso e tutti gli accertamenti diagnostici: Tac, Pet, risonanze magnetiche, lastre, ecografie.
Prestazioni che nella maggioranza dei casi sono indispensabili per la prevenzione e la sopravvivenza. Una situazione grave che mette ancora più in difficoltà il partito conservatore al governo e il premier Boris Johnson.