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Notizie dalla Liguria

Storica apertura di Confindustria alla filiera della salute

Presentato il Rapporto annuale sulla filiera della salute

La “white economy” è ormai un potente driver dell’economia italiana che contribuisce al Pil nazionale per il 10,7%, dando lavoro ad oltre 2,4 milioni di persone, pari a circa il 10% dell’occupazione complessiva. Una filiera pubblica e privata, quella della salute, che produce qualità della vita portando l’Italia ai primi posti nel mondo per numero di anni vissuti senza malattie o infortuni. Che contribuisce alla ricchezza nazionale. E che ha il vantaggio di essere anticiclica, come dimostrano gli aumenti a due cifre messi a segno in questi anni di crisi su export, fatturato e valore aggiunto. É questa la fotografia che emerge dal Rapporto di Confindustria sulla filiera della salute, presentato mercoledì mattina a Roma, e realizzato insieme alle Associazioni confederali di categoria che rappresentano la filiera stessa, tra cui Aiop, Assobiomedica, Farmindustria, Federchimica e Federterme.

Via Irpef nelle Regioni risanate e Titolo V da modificare

«Le Regioni uscite dal Piano di rientro e che hanno raggiunto il pareggio di bilancio, non hanno più nessuna ragione di mantenere una super aliquota Irpef che era stata pensata per coprire il deficit nella sanità e che pesa tantissimo sui cittadini».
Questa è la posizione del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenuta alla trasmissione radiofonica Radio anch' io su Radio Rai 1.
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Notizie Aiop Nazionale

Allerta variante Delta in Europa
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Allerta variante Delta in Europa

Circolare del Ministero della Salute del 18 giugno 2021

Francesca Gardini, Ufficio giuridico

La variante Delta, complici le vacanze estive soprattutto dei più giovani e il campionato europeo di calcio 2020 terminato da poco, aumenta la sua corsa nei Paesi europei, come rappresentato in dettaglio nella Circolare del Ministero della Salute in allegato ove si descrive, in particolare, quanto rilevato di recente dalle autorità sanitarie della Finlandia, dei Paesi Bassi e della Spagna.

In Finlandia, tra l’altro, nel mese di maggio u.s., si era già registrato un esteso focolaio di casi confermati di variante Delta in alcune strutture ospedaliere, originato da due casi indice rientrati dalla Thailandia, per un totale di 98 casi. Si è trattato di un evento che ha destato particolare attenzione a livello europeo e che è stato oggetto di una nota del Ministero della Salute del 18 giugno u.s. nell’ambito della quale si sono sottolineati, in particolare, i seguenti dati: (i) tasso di letalità del 17,3%, (ii) 18 operatori sanitari e 42 pazienti contagiati che avevano ricevuto una dose di vaccino, (iii) 16 operatori sanitari e 2 pazienti contagiati che avevano ricevuto due dosi di vaccino, (iii) percentuale di pazienti deceduti che avevano ricevuto una dose pari al 70,6 (solo un paziente aveva ricevuto entrambe le dosi previste).

L’evento è stato rappresentato dalle autorità sanitarie finlandesi come caratterizzato da maggiore trasmissibilità rispetto alle precedenti esperienze di casi COVID-19, compresi quelli da VOC Alfa e Beta, tanto che ha portato ad una riformulazione delle linee guida nazionali (sostituzione della mascherina chirurgica con maschere FFP2 nei contatti ad alto rischio con casi COVID-19 sintomatici).

Nella Circolare indicata in premessa vengono, dunque, mostrati i livelli di rischio che sono stati registrati nelle diverse regioni europee tramite la diffusione della mappa degli Stati membri dell’Ue, pubblicata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), dalla quale si evince, tra l’altro, che i livelli di rischio più alti sono stati registrati nella Repubblica di Cipro (rosso scuro), in Spagna e Portogallo (rosso). Tanto che, per esempio, le autorità sanitarie spagnole stanno valutando nuove restrizioni per controllare la situazione, raccomandano di cancellare tutti i viaggi per finalità turistiche, soprattutto dei più giovani, con destinazione Maiorca.

Nella Circolare si pone l’attenzione, altresì, sulla circostanza che, sulla base delle ultime evidenze disponibili, è prevedibile che entro l'inizio di agosto in Europa il 70% delle nuove infezioni da SARS-CoV-2 sarà dovuto alla variante Delta e che tale percentuale aumenterà al 90% entro la fine di agosto. Si evidenzia, infine, che l’allentamento durante i mesi estivi delle misure di contenimento del contagio all'inizio di giugno, non accompagnato da aumento dei livelli di vaccinazioni complete nella popolazione, potrebbe portare ad un repentino e significativo aumento dei casi COVID-19 giornalieri in tutte le fasce d'età, e soprattutto in quelle < 50 anni, con un incremento associato dei ricoveri e decessi.

Alla luce di quanto sopra detto, tenendo conto, altresì, della maggiore mobilità delle persone a livello nazionale e internazionale, si evidenzia che nel contesto italiano, in cui la campagna di vaccinazione non ha ancora raggiunto coperture sufficienti in tutte le fasce di età, la diffusione di varianti a maggiore trasmissibilità potrebbe avere un impatto rilevante. La situazione attuale in Italia, come chiarito dal Ministero nella Circolare in commento, è caratterizzata dalla identificazione della variante Delta in 16 Regioni/PA, con un range tra lo 0 e il 70,6, e dalla prevalenza della predetta variante al 22,7% che, comunque, sarebbe in aumento.

Il Ministero, pertanto, a conclusione della Circolare allegata, facendo seguito a quanto già indicato nella Circolare del 25 giugno u.s. di cui vi abbiamo informato nel numero 407 di Informaiop, raccomanda di (i) continuare a monitorare con grande attenzione la circolazione delle varianti del virus SARS-CoV-2, (ii) rafforzare le attività di tracciamento dei casi e dei contatti di caso, (iii) applicare tempestivamente e scrupolosamente sia le previste misure di contenimento della trasmissione, che le misure di isolamento e quarantena in caso di VOC Delta sospetta o confermata, (iv) applicare le priorità di sequenziamento indicate nella Circolare del 31 gennaio 2021, e (v) garantire strategie vaccinali.

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