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Notizie dalla Liguria

Storica apertura di Confindustria alla filiera della salute

Presentato il Rapporto annuale sulla filiera della salute

La “white economy” è ormai un potente driver dell’economia italiana che contribuisce al Pil nazionale per il 10,7%, dando lavoro ad oltre 2,4 milioni di persone, pari a circa il 10% dell’occupazione complessiva. Una filiera pubblica e privata, quella della salute, che produce qualità della vita portando l’Italia ai primi posti nel mondo per numero di anni vissuti senza malattie o infortuni. Che contribuisce alla ricchezza nazionale. E che ha il vantaggio di essere anticiclica, come dimostrano gli aumenti a due cifre messi a segno in questi anni di crisi su export, fatturato e valore aggiunto. É questa la fotografia che emerge dal Rapporto di Confindustria sulla filiera della salute, presentato mercoledì mattina a Roma, e realizzato insieme alle Associazioni confederali di categoria che rappresentano la filiera stessa, tra cui Aiop, Assobiomedica, Farmindustria, Federchimica e Federterme.

Via Irpef nelle Regioni risanate e Titolo V da modificare

«Le Regioni uscite dal Piano di rientro e che hanno raggiunto il pareggio di bilancio, non hanno più nessuna ragione di mantenere una super aliquota Irpef che era stata pensata per coprire il deficit nella sanità e che pesa tantissimo sui cittadini».
Questa è la posizione del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenuta alla trasmissione radiofonica Radio anch' io su Radio Rai 1.
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Notizie Aiop Nazionale

Ecco le posizioni dei principali partiti italiani in materia di sanità
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Ecco le posizioni dei principali partiti italiani in materia di sanità

Niccolò de Arcayne - Relazioni Istituzionali e Internazionali


Domenica 26 maggio, i cittadini dei 28 Paesi membri dell’Unione europea saranno chiamati ad esprimere il proprio voto per il rinnovo della composizione del Parlamento Europeo.

Dei 18 partiti italiani che hanno presentato candidature dirette alle elezioni europee, soltanto la Lega, il Movimento 5 Stelle, il Partito Democratico, Forza Italia e Fratelli d’Italia, hanno dedicato un’attenzione concreta tema della salute, anche se, con una scarsa propensione all’approfondimento, e richiamando il più delle volte il tema del diritto alla salute nella sua accezione più generalista, e di conseguenza più generica.

Il Movimento 5 Stelle, che a livello nazionale esercita una funzione di indirizzo programmatico diretta sull’attività del Ministro della Salute, in vista delle elezioni europee ha dedicato poco spazio alle tematiche socio-sanitarie, specificando semplicemente al punto n° 10 del proprio programma la necessità di maggiore “flessibilità” e “disponibilità” sul tema degli investimenti finalizzati allo sviluppo degli Stati membri dell’UE, ed inserendo la sanità tra i settori da non sottoporre ai c.d. “vincoli di bilancio”.

La Lega, che ha optato per una comunicazione programmatica dinamica, basata su messaggi ad hoc, veicolati tramite i canali social di Matteo Salvini e dei singoli candidati, non ha mai affrontato in concreto le tematiche attinenti alla salute, lasciando tale campo totalmente scoperto.

Il Partito Democratico si è espresso sul diritto alla salute, circoscritto però nel più ampio contesto dei diritti dei bambini. I bambini svantaggiati presenti nel continente europeo sono oltre 25 milioni, e il partito, per ovviare significativamente al problema della povertà infantile, propone di investire 6 miliardi di euro nel bilancio europeo a loro dedicato, favorendo così l’adozione di “un approccio innovativo per eliminare la povertà infantile dall’Unione europea assicurando a tutti i bambini a rischio povertà accesso gratuito all’assistenza sanitaria, all’istruzione, all’assistenza per l’infanzia, all’alloggio e a una alimentazione adeguata“.

Forza Italia, con il suo capolista ed attuale Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, promuove un maggior rafforzamento del modello europeo basato sull’economia sociale di mercato, prevedendo una maggiore attenzione verso il tema della prevenzione sanitaria. Il partito di Berlusconi, nel capitolo del proprio programma elettorale relativo alla politica commerciale, suggerisce anche la necessità di utilizzare gli standard sanitari sociali italiani come modello di riferimento a livello europeo, come del resto anche quelli ambientali.

Alla luce della scarsità di argomenti, in materia di sanità, da parte dei principali partiti italiani, Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni risulta senza alcun dubbio il più attivo, dedicando un capitolo del proprio programma alla tutela della salute. Tra le diverse proposte in materia di sanità, Fratelli d’Italia richiama un Patto per la salute tra Stato e cittadini per chi effettua una corretta e periodica prevenzione sanitaria, rilanciando poi l'idea di una estensione delle prestazioni sanitarie anche in ambito odontoiatrico, oltre alla "diffusione capillare di centri ospedalieri", anche se su quest’ultimo punto, come già sottolineato in altri approfondimenti, non è stato fatto alcuno sforzo esplicativo per chiarire se l'impegno debba riguardare l'Italia o l’intera UE.

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