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Notizie dalla Liguria

Storica apertura di Confindustria alla filiera della salute

Presentato il Rapporto annuale sulla filiera della salute

La “white economy” è ormai un potente driver dell’economia italiana che contribuisce al Pil nazionale per il 10,7%, dando lavoro ad oltre 2,4 milioni di persone, pari a circa il 10% dell’occupazione complessiva. Una filiera pubblica e privata, quella della salute, che produce qualità della vita portando l’Italia ai primi posti nel mondo per numero di anni vissuti senza malattie o infortuni. Che contribuisce alla ricchezza nazionale. E che ha il vantaggio di essere anticiclica, come dimostrano gli aumenti a due cifre messi a segno in questi anni di crisi su export, fatturato e valore aggiunto. É questa la fotografia che emerge dal Rapporto di Confindustria sulla filiera della salute, presentato mercoledì mattina a Roma, e realizzato insieme alle Associazioni confederali di categoria che rappresentano la filiera stessa, tra cui Aiop, Assobiomedica, Farmindustria, Federchimica e Federterme.

Via Irpef nelle Regioni risanate e Titolo V da modificare

«Le Regioni uscite dal Piano di rientro e che hanno raggiunto il pareggio di bilancio, non hanno più nessuna ragione di mantenere una super aliquota Irpef che era stata pensata per coprire il deficit nella sanità e che pesa tantissimo sui cittadini».
Questa è la posizione del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenuta alla trasmissione radiofonica Radio anch' io su Radio Rai 1.
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Notizie Aiop Nazionale

Attività di ricovero ospedaliero: MinSal pubblica Rapporto SDO 2022
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Attività di ricovero ospedaliero: MinSal pubblica Rapporto SDO 2022

Lunedì 17 giugno u.s. è stato pubblicato il Rapporto annuale sull'attività di ricovero ospedaliero - Dati SDO 2022 del Ministero della Salute. In particolare, il Rapporto illustra le analisi effettuate per tipologia di attività e di struttura di ricovero.

Lunedì 17 giugno u.s. è stato pubblicato il Rapporto annuale sull'attività di ricovero ospedaliero - Dati SDO 2022 del Ministero della Salute
 
In particolare, il Rapporto illustra le analisi effettuate per tipologia di attività e di struttura di ricovero e nello specifico:
  • Escludendo gli istituti non censiti e le dimissioni dei neonati sani dal reparto “Nido”, si considerano 7.358.727 schede (+4,8% rispetto al 2021), di cui il 95,2% relative a dimissioni per acuti (5.413.992 in regime ordinario e 1.588.792 in regime diurno).
  • Le schede relative a dimissioni da reparti di riabilitazione sono state 286.866 (3,9% del totale), di cui 262.689 in regime ordinario (91,6%) e 24.177 in DH; le dimissioni da reparti di lungodegenza sono state 69.077 (0,9% del totale); 
  • In esito all’incremento dei volumi di ricoveri, nel 2022 si registra l’aumento dei tassi di ospedalizzazione: in particolare, il tasso di ospedalizzazione per acuti, standardizzato per età e sesso, passa da 103,3 dimissioni per 1.000 abitanti del 2021 a 107,9 dimissioni per 1.000 abitanti. In aumento anche la mobilità regionale finalizzata al ricovero ospedaliero: il tasso di ospedalizzazione per acuti in regime ordinario per pazienti residenti in Regioni diverse da quella della struttura di ricovero sale a 7,13 per 1.000 abitanti, a fronte del 6,5 per 1.000 abitanti del 2021;
  • Il volume di giornate di degenza e di accessi diurni è stato complessivamente di 52.428.952 (escluso il reparto ‘Nido’), con un incremento del 3% rispetto al 2021; per gli acuti, si sono registrate 39.200.563 giornate in regime ordinario e 4.220.112 accessi in regime diurno (rispettivamente 74,8% e 8,0% del totale). Le giornate di degenza e gli accessi in riabilitazione sono stati 7.315.599 (14,0% del totale), di cui 6.912.585 in regime ordinario e 403.014 in regime diurno, mentre le giornate in lungodegenza sono state 1.692.678 (3,2% del totale); 
  • La degenza media dei ricoveri per acuti in regime ordinario nel 2022 diminuisce lievemente passando a 7,2 giorni dai 7,4 rilevati nel 2021, come anche la degenza media per riabilitazione in regime ordinario, che scende a 26,3 giorni dai 27 giorni del 2021. Più sensibile il calo della degenza media dei reparti di lungodegenza, che passa da 26,1 giorni nel 2021 a 24,5 nel 2022; 
  • Con riferimento agli acuti in regime ordinario, la complessità dei ricoveri resta sostanzialmente stabile: il peso medio passa da 1,33 a 1,31. Stabile anche il numero medio di diagnosi compilate per scheda (2,6) e il numero medio di procedure, che passa da 3,4 a 3,3 (cfr. tav. 2.1.1).
  • I dati del 2022 registrano una sostanziale stabilità rispetto al 2021 anche per gli indicatori di appropriatezza organizzativa, con una percentuale di dimissioni da reparti chirurgici con DRG medico del 24,01% (era 24,73% nel 2021), una percentuale di ricoveri diurni di tipo diagnostico del 34,37% (36,69% nel 2021), una percentuale di ricoveri brevi del 8,86% per i ricoveri 0-1 giorno (8,41% nel 2021) e del 24,07% per i ricoveri 2-3 giorni (23,42% nel 2021). 
  • La percentuale di ricoveri con degenza oltre soglia con DRG medico in pazienti con età di 65 anni e oltre si attesta a 6,05% (5,37% nel 2021). Per l'anno 2022 la remunerazione teorica complessiva si attesta a 27 miliardi di euro, in aumento del 2,6% rispetto ai 26,3 miliardi di euro del 2021.
QUI il Rapporto. 
QUI per maggiori info.
 
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