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Notizie dalla Liguria

Storica apertura di Confindustria alla filiera della salute

Presentato il Rapporto annuale sulla filiera della salute

La “white economy” è ormai un potente driver dell’economia italiana che contribuisce al Pil nazionale per il 10,7%, dando lavoro ad oltre 2,4 milioni di persone, pari a circa il 10% dell’occupazione complessiva. Una filiera pubblica e privata, quella della salute, che produce qualità della vita portando l’Italia ai primi posti nel mondo per numero di anni vissuti senza malattie o infortuni. Che contribuisce alla ricchezza nazionale. E che ha il vantaggio di essere anticiclica, come dimostrano gli aumenti a due cifre messi a segno in questi anni di crisi su export, fatturato e valore aggiunto. É questa la fotografia che emerge dal Rapporto di Confindustria sulla filiera della salute, presentato mercoledì mattina a Roma, e realizzato insieme alle Associazioni confederali di categoria che rappresentano la filiera stessa, tra cui Aiop, Assobiomedica, Farmindustria, Federchimica e Federterme.

Via Irpef nelle Regioni risanate e Titolo V da modificare

«Le Regioni uscite dal Piano di rientro e che hanno raggiunto il pareggio di bilancio, non hanno più nessuna ragione di mantenere una super aliquota Irpef che era stata pensata per coprire il deficit nella sanità e che pesa tantissimo sui cittadini».
Questa è la posizione del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervenuta alla trasmissione radiofonica Radio anch' io su Radio Rai 1.
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Notizie Aiop Nazionale

Risorse stanziate per l'adeguamento dei Lep. Le risposte di Calderoli nel Question Time
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Risorse stanziate per l'adeguamento dei Lep. Le risposte di Calderoli nel Question Time

Mercoledì 10 luglio, nell'ambito del Question Time presso l'Aula della Camera, il Ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli, ha risposto all'interrogazione n.3-01329, a prima firma D'Alessio (AZ-PER-RE), in materia di risorse stanziate per l'adeguamento dei livelli essenziali delle prestazioni. 

Mercoledì 10 luglio, nell'ambito del Question Time presso l'Aula della Camera, il Ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Roberto Calderoli, ha risposto all'interrogazione n.3-01329, a prima firma D'Alessio (AZ-PER-RE), in materia di risorse stanziate per l'adeguamento dei livelli essenziali delle prestazioni. 
Di seguito una sintesi della risposta del Ministro:
  • Il percorso logico di finanziamento dei Lep presuppone la loro previa definizione normativa e, successivamente, la determinazione dei costi e fabbisogni standard. Soltanto al termine di tale procedura, si potrà verificare se le risorse disponibili siano sufficienti o se vadano stanziate risorse aggiuntive.
  • Attualmente, sulla base del rapporto predisposto dal Clep, è in corso l’attività tecnica di trasposizione normativa dei Lep individuati, che si prevede possa essere conclusa entro il 2024
  • Sulla base della procedura prevista dalla legge di Bilancio 2023, richiamata dall’articolo 3 della legge sull’Autonomia differenziata, i Lep così definiti saranno quindi trasmessi alla Commissione tecnica per i fabbisogni standard, ai fini della determinazione, con il supporto degli altri soggetti competenti, dei relativi costi e fabbisogni standard. Tale attività, si svolgerà presumibilmente a partire dal 2025 e le risorse necessarie per il finanziamento degli eventuali oneri derivanti dai Lep individuati potrebbero essere stanziate soltanto a partire dalla legge di Bilancio 2026 e non dalla prossima legge di Bilancio, come invece ottimisticamente ipotizzato dagli interroganti, senza tener conto della complessità dell’attività istruttoria in corso. 
  • Quanto alle risorse, in particolare per le materie non Lep, la loro entità non potrà che essere corrispondente ai fabbisogni di spesa. Per semplificare: se la spesa per una determinata funzione per l’intero territorio nazionale equivale a 100 e il fabbisogno della singola Regione richiedente corrisponde a 5, a quest’ultima non potranno che essere attribuite risorse pari a 5 (che lo Stato quindi non spenderà più), senza che venga pregiudicato l'ammontare delle risorse (pari a 95) destinato ad altre Regioni.  
  • Questo allineamento tra risorse e fabbisogni sarà assicurato nel tempo attraverso gli specifici meccanismi di monitoraggio previsti dalla legge. Questi ultimi garantiranno anche la qualità della spesa, a partire dalle materie Lep, in particolare attraverso la verifica dell’effettiva garanzia dell’erogazione dei Lep in ciascuna Regione in condizioni di appropriatezza ed efficienza nell’utilizzo delle risorse. Cosa che non si è fatto finora a sufficienza, per valutare non solo la quantità, ma anche la qualità della spesa e dei servizi. 
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