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Rinviata la approvazione del decreto attuativo assicurativo della Legge “Gelli” 24/2017
Il Consiglio di Stato non ha espresso parere favorevole alla bozza esaminata
A distanza di oltre 5 anni dalla promulgazione della Legge 24/2017 nota come “Gelli-Bianco” che ha sistematizzato la materia del risk management, della responsabilità e dell’assicurazione dell’attività sanitaria in Italia, non trova conclusione la travagliata vicenda del decreto attuativo sulla materia assicurativa, uno degli ultimi due ancora mancanti per completare la riforma (l’altro riguarda la istituzione di un fondo di garanzia). Tale decreto deve disciplinare tra l’altro le condizioni minime delle coperture assicurative obbligatorie e le analoghe misure alternative all’assicurazione (c.d. “auto-ritenzione” del rischio).
Dopo diverse false partenze, con l’accordo all’inizio del 2022 in Conferenza Stato Regioni su una bozza leggermente modificata rispetto alle precedenti, pareva che il decreto potesse essere in dirittura d’arrivo, mancando come ultimo passaggio di rilievo il parere del Consiglio di Stato, tanto che mesi fa alcuni poco attenti operatori avevano diffuso la fake news che i decreti erano stati promulgati.
Invece, all’adunanza del 7/6/2022 il Consiglio di Stato ha ritenuto non adeguata la attuale formulazione della bozza di decreto attuativo esaminato.
Nel provvedimento pubblicato il 17/6/2022, il Consiglio di Stato ha rimarcato che l’obbligo di assicurazione della responsabilità civile per le strutture sanitarie è “un indispensabile strumento al servizio degli individui e della collettività” ma che, per essere efficace, richiede sia compatibile con “l’equilibrio finanziario delle strutture sanitarie pubbliche e private”, risultato da raggiungere anche ottenendo un ampliamento del numero delle imprese assicurative operanti nel settore. Allo stesso tempo i sistemi di auto-ritenzione alternativi all’assicurazione devono essere resi “più efficaci”.
L’organo supremo della giustizia amministrativa ha censurato alcuni aspetti formali che influenzano la sostanza, tra cui l’aver ricevuto dall’amministrazione non i pareri scritti contenenti le osservazioni formulate dai vari enti e associazioni che per Legge dovevano essere consultate per la stesura della bozza di decreto, ma solo un loro riassunto.
Nel merito del contenuto del decreto, il Consiglio di Stato ha indicato le seguenti necessità:
- ricevere i pareri scritti formulati dagli stakeholders
- aggiungere una disposizione che istituisca una funzione di verifica dei Ministeri competenti e delle Regioni sui risultati ottenuti sia sul fronte assicurativo (diffusione delle polizze stipulate, numero di compagnie assicurative nel settore…), sia sull’efficacia dei sistemi di auto-ritenzione e della concretizzazione degli strumenti di gestione in ambito sinistri, stima riserve e fondi, identificazione dei rischi
- ricevere una integrazione della relazione illustrativa dell’amministrazione che approfondisca maggiormente alcune questioni assicurative, tra cui le eccezioni opponibili dalla compagnia di assicurazioni al terzo, la relazione tra ECM e efficacia delle polizze, l’utilizzabilità dei fondi della auto-assicurazione, e soprattutto un meccanismo di bonus-malus
Segnando una battuta di arresto nell’iter di approvazione del decreto attuativo, il Consiglio di Stato ha concluso il provvedimento sospendendo l’espressione del proprio parere, in attesa che vengano svolti gli adempimenti richiesti, attività che è verosimile richieda almeno diversi mesi. Nel frattempo, continuano ad applicarsi le disposizioni immediatamente efficaci della Legge senza bisogno di decreto attuativo.
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