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Notizie dalla Liguria

Io candidata alla presidenza della Regione Siciliana? No grazie, scelgo la sanità

Intervista al Vice Presidente Aiop, Barbara Cittadini

Barbara Cittadini ha deciso di resistere al fascino della politica e ha rifiutato, seppur dicendosi lusingata, la proposta di candidarsi a Presidente della Regione siciliana alla prossima tornata elettorale di novembre. Ha preferito restare al servizio dell’assistenza e delle cure ai siciliani, per dare un contributo concreto al miglioramento del sistema Salute.

Lo stigma contro la sanità privata accreditata: un caso tutto italiano

Da Sanità24, portale de IlSole24ore

In tutta Europa i grandi sistemi di welfare sanitario da decenni hanno sviluppato modelli pluralistici nella produzione ed erogazione delle prestazioni. Anche i più rigidi sistemi di tipo Beveridge utilizzano al proprio interno sempre più frequentemente gestori di attività ambulatoriali e ospedaliere di diritto privato, mentre paesi con sistemi di tipo Bismarck, come Germania e Olanda, hanno scelto da tempo di assicurare ai propri cittadini l' universalità e l' accessibilità delle cure utilizzando esclusivamente assicuratori privati (Olanda) o avviando un imponente piano di privatizzazione della gestione della rete ospedaliera (Germania).

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Notizie Aiop Nazionale

Riordino sistema emergenza-urgenza: Presentazione Ddl Cantù, A.S.224
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Riordino sistema emergenza-urgenza: Presentazione Ddl Cantù, A.S.224

Giovedì 21 settembre, alle ore 12.00 presso il Senato, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del Ddl in materia di riordino sistema emergenza-urgenza ("Riordino del Sistema di emergenza sanitaria preospedaliera e integrazione con il Sistema ospedaliero di emergenza urgenza" A.S 224).

Giovedì 21 settembre, alle ore 12.00 presso il Senato, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del Ddl in materia di riordino sistema emergenza-urgenza ("Riordino del Sistema di emergenza sanitaria preospedaliera e integrazione con il Sistema ospedaliero di emergenza urgenza" A.S 224). Di seguito le principali dichiarazioni rilasciate. 

 

La Sen. Maria Cristina Cantù (Lega), ha evidenziato che:

  • occorre garantire un servizio nazionale innovativo e omogeneo su tutto il territorio, prevedendo il riordino del sistema sanitario di emergenza preospedaliero e la necessaria integrazione con quello ospedaliero, basato sul Numero Unico Europeo 112 con operatori multilingue; 
  • a tale scopo sarà perfezionata la rete diretta dalle Regioni e dalle Province Autonome, composta dalle centrali e dalle sale operative dentro le quali operano medici, infermieri e tecnici altamente specializzati in emergenza-urgenza che coordinano la rete dei mezzi di soccorso, avvalendosi anche del terzo settore; 
  • il personale delle Centrali Operative del soccorso dovrà essere maggiormente professionalizzato attraverso la definizione di standard formativi specifici e la stessa attenzione dovrà essere posta nella definizione della figura del Soccorritore e dell'Autista Soccorritore; 
  • i punti di forza sono l'appropriatezza, l'uniformità e la qualità delle prestazioni erogate ai cittadini e il consolidamento dei sistemi di elisoccorso regionali e interregionali; 
  • un elemento importante è l'integrazione tra il servizio pre ospedaliero e ospedaliero. Le amministrazioni regionali e provinciali dovranno gestire in forma unitaria le risorse umane e provvedere alla riorganizzazione del pronto soccorso e dei DEA, anche attivando percorsi rapidi di trattamento, in base ai livelli di urgenza; 
  • sono stati altresì previsti interventi per la digitalizzazione dei processi clinico-assistenziali e ospedalieri, requisito essenziale per gli enti erogatori e gli interventi di adeguamento del sistema di emergenza urgenza per incrementare i posti letto, attraverso la riqualificazione delle strutture preesistenti come ad esempio ospedali e Rsa, comprese quelle nate a seguito della pandemia Covid; 
  • con il Ddl si introduce anche un sistema di monitoraggio delle prestazioni degli erogatori.

 

Giovanni Migliore, Presidente della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (FIASO) ha sottolineato che:

  • l'assistenza in emergenza urgenza è un asse portante del servizio sanitario nazionale e del diritto alla tutela della salute dei cittadini. Oggi è indispensabile avere una Legge di riordino che ne possa garantire efficienza e omogeneità organizzativa in tutta Italia;
  • il disegno di legge, oltre a colmare questo gap, introduce  alcune novità importanti. Il soccorso preospedaliero viene integrato con la rete ospedaliera e viene introdotto un sistema nazionale di valutazione e monitoraggio delle prestazioni. Ma soprattutto il sistema di soccorso attuale e futuro necessita di professionisti qualificati e anche su questo il provvedimento interviene con la previsione, anche per gli infermieri, di un percorso di formazione specifica.

 

Fabio De Iaco, Presidente della Società Italiana della medicina di emergenza-urgenza (SIMEU) ha evidenziato che:

  • il Ddl ha il merito di intervenire su molti punti ancora irrisolti della fase pre ospedaliera dell'emergenza urgenza dove l'obiettivo finale è un sistema unico efficace e sostenibile che preveda l'efficientamento della fase ospedaliera e la totale integrazione tra le due fasi, attraverso l'unicità del ruolo dei sanitari e la piena condivisione delle funzioni di coordinamento.

 

Alessandro Vergallo, Presidente Nazionale dell'Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani Emergenza Area Critica (AAROI-EMAC) ha sottolineato che:

  • è auspicabile che il sistema di emergenza urgenza territoriale sia appropriato, efficace, efficiente, ed equamente organizzato in tutte le Regioni d'Italia; 
  • il modello che da sempre si propone non contempla un medico in ogni ambulanza, ma un'opportuna integrazione tra mezzi infermierizzati e medicalizzati in base alle reali esigenze della popolazione e al progresso tecnologico e organizzativo, puntando sulla qualità e quindi anche sulle competenze e sulle skills dei professionisti sanitari sui quali fondarlo.

 

Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha evidenziato che:

  • vi è il tempo per  migliorare il disegno di legge attraverso emendamenti e c’è la disponibilità del Governo nell’accoglierli;
  • occorrono nuovi modelli organizzativi per il SSN e il Ddl, a tal proposito, introduce una maggiore integrazione tra il sistema preospedaliero e quello ospedaliero. 
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