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Notizie dalla Liguria

L'eco sulla stampa dell'appello Aiop rivolto a Matteo Renzi e a Beatrice Lorenzin

A seguito dell'invio del comunicato stampa che riportava la posizione espressa dal Presidente nazionale, Gabriele Pelissero, in merito alla proposta avanzata dalle Regioni che conterrebbe un taglio di 350 milioni di euro all'ospedalità privata accreditata, vi riportiamo di seguito la raccolta di tutti gli articoli usciti sino ad oggi sulle principali testate nazionali e regionali e suoi principali siti online.

Caso Avastin. Per l'Antitrust "è discriminatorio escludere i centri privati da somministrazione"

L'AGCM ha sollevato criticità concorrenziali

Permettere l'utilizzo del farmaco Avastin per la cura delle patologie visive solo alle strutture pubbliche, ma non a quelle private dà luogo ad "una ingiustificata discriminazione tra strutture pubbliche e private". Lo mette nero su bianco l'Antitrust, che nell'ultimo bollettino bacchetta l'Aifa e prende nuovamente posizione su una vicenda, quella di Avastin e Lucentis, che negli ultimi due anni è salita più volte agli onori delle cronache, soprattutto dopo la maxi multa comminata proprio dall'Autorità garante della concorrenza ai due colossi farmaceutici La Roche e Novartis per aver fatto cartello per ostacolare la vendita del farmaco antitumorale Avastin per la cura della vista, favorendo invece quella di Lucentis, che costa 10 volte tanto.

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Notizie Aiop Nazionale

Appropriatezza prescrittiva e interpretazione delle anomalie di laboratorio: il ruolo delle risorse di supporto alle decisioni cliniche
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Appropriatezza prescrittiva e interpretazione delle anomalie di laboratorio: il ruolo delle risorse di supporto alle decisioni cliniche

Interpretare correttamente i referti di laboratorio è essenziale per prendere decisioni cliniche adeguate in fase di diagnosi e di terapia. Un approccio sistematico alla loro interpretazione, in particolare in presenza di valori fuori range, può aiutare i medici a individuare gli step successivi più appropriati.

Quando un medico prescrive un esame di laboratorio, riceve un referto contenente l’esito e i valori di riferimento. In caso di esiti che non rientrano nel range di riferimento, il referto non riporta indicazioni sui motivi per cui un dato valore può essere troppo alto, troppo basso o comunque anomalo, né sulle misure terapeutiche da adottare.

Se occorre, i clinici svolgono quindi ulteriori indagini utilizzando un sistema di supporto alle decisioni cliniche, consultandosi con colleghi e specialisti ed eventualmente prescrivendo ulteriori accertamenti o consulti. Pur essendo questa una procedura standard seguita nella pratica clinica, l’interpretazione dei risultati di laboratorio può spesso presentare delle difficoltà.

Ai fini diagnostici o di diagnosi differenziale (procedimento finalizzato a operare una distinzione tra due o più condizioni che possono presentare sintomi o segni analoghi), le evidenze e le indicazioni disponibili, infatti, sono spesso non univoche. Senza contare che la quantità e la complessità degli esami di laboratorio non ne facilita la prescrizione né l’interpretazione in caso di eventuali anomalie.

Altre incongruenze possono verificarsi nelle situazioni in cui un medico ne sostituisce un altro, per esempio nei turni notturni o nei fine settimana, o nel caso in cui la sua specializzazione sia in un ambito diverso. In presenza di un quadro clinico non chiaro, vengono di norma prescritti ulteriori esami, con conseguente impatto sul paziente e sui costi.

Per ovviare a un’inefficienza diffusa occorre un approccio coerente all’interpretazione dei referti di laboratorio

Le monografie incentrate sull’interpretazione dei referti di laboratorio rappresentano una nuova tipologia di contenuto clinico disponibile all’interno degli strumenti di supporto alle decisioni cliniche. Grazie a queste monografie, che hanno come obiettivo quello di dare la possibilità di adottare un approccio sistematico alla prescrizione di terapie, consulti specialistici o esami di controllo, il medico è in grado di confrontare sintomi, farmaci e risultati degli esami fisici del paziente con le informazioni riportate, al fine di arrivare a una diagnosi e stabilire l’eventuale necessità di altri accertamenti.

In alcuni casi, dopo aver consultato una monografia, il medico può decidere di non prescrivere un esame precedentemente previsto, oppure valutare una nuova diagnosi. In quest’ultimo caso, potrebbero essere necessarie ulteriori indagini, ma si tratterebbe comunque di una valutazione più rapida rispetto all’originario processo di prescrizione di esami, presa d’atto dell’esito negativo e richiesta di ulteriori accertamenti. Adottando un tale approccio sistematico alla gestione dei risultati di laboratorio anomali, i medici sono in grado di prendere con maggiore sicurezza decisioni più efficaci per i pazienti.

La valutazione del possibile impatto di questo approccio sul rilevamento della qualità delle cure per ogni singola specialità dovrebbe essere tra le priorità delle aziende sanitarie che hanno tra i propri obiettivi quello di fornire ai pazienti un’assistenza più mirata e di migliore qualità.

Integra gli strumenti di supporto alle decisioni cliniche nel flusso di lavoro della tua struttura sanitaria con UpToDate Advanced.

Qui il Video.

Contatti: Giulia Cucuzza, Regional Enterprise Marketing Manager CE, Wolters Kluwer, Health

 

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