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Notizie dalla Liguria

L'eco sulla stampa dell'appello Aiop rivolto a Matteo Renzi e a Beatrice Lorenzin

A seguito dell'invio del comunicato stampa che riportava la posizione espressa dal Presidente nazionale, Gabriele Pelissero, in merito alla proposta avanzata dalle Regioni che conterrebbe un taglio di 350 milioni di euro all'ospedalità privata accreditata, vi riportiamo di seguito la raccolta di tutti gli articoli usciti sino ad oggi sulle principali testate nazionali e regionali e suoi principali siti online.

Caso Avastin. Per l'Antitrust "è discriminatorio escludere i centri privati da somministrazione"

L'AGCM ha sollevato criticità concorrenziali

Permettere l'utilizzo del farmaco Avastin per la cura delle patologie visive solo alle strutture pubbliche, ma non a quelle private dà luogo ad "una ingiustificata discriminazione tra strutture pubbliche e private". Lo mette nero su bianco l'Antitrust, che nell'ultimo bollettino bacchetta l'Aifa e prende nuovamente posizione su una vicenda, quella di Avastin e Lucentis, che negli ultimi due anni è salita più volte agli onori delle cronache, soprattutto dopo la maxi multa comminata proprio dall'Autorità garante della concorrenza ai due colossi farmaceutici La Roche e Novartis per aver fatto cartello per ostacolare la vendita del farmaco antitumorale Avastin per la cura della vista, favorendo invece quella di Lucentis, che costa 10 volte tanto.

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Notizie Aiop Nazionale

Riorganizzazione della rete dei laboratori pubblici e privati accreditati del SSN
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Riorganizzazione della rete dei laboratori pubblici e privati accreditati del SSN

Ripartito l’incentivo tra le Regioni e le Province Autonome

Francesca Gardini, Ufficio giuridico della Sede nazionale

 

Il 4 agosto 2021, con nostra Circolare n. 162, abbiamo segnalato tra le altre novità introdotte dal D.L. 25 maggio 2021, n. 73, così come convertito con modificazione dalla Legge 23 luglio 2021, n. 106, quella introdotta con l’art. 29 che, nell’incentivare le Regioni e le Province autonome al completamento dei processi di riorganizzazione della rete delle strutture pubbliche e private accreditate, eroganti prestazioni specialistiche e di diagnostica di laboratorio attivati, mediante l’approvazione di specifici piani da parte delle Regioni e delle Province autonome, attribuisce a queste ultime la possibilità di riconoscere per gli anni 2021 e 2022 alle strutture che si adeguino non oltre il 31 dicembre 2022 agli standard organizzativi e di personale coerenti con i processi di incremento dell’efficienza resi possibili dal ricorso a metodiche automatizzate previsti nei predetti piani, un contributo da stabilirsi a livello regionale, nel limite dell’importo complessivo determinato a livello nazionale in euro 46 milioni di euro per l’anno 2021 e in 23 milioni di euro per l’anno 2022.

Tali importi, tuttavia, dovevano essere ripartito con Decreto del Ministero della Salute, di concerto con il Ministero dell’economia e della finanza, previa Intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano. Nell’impianto complessivo della norma, infatti, si prevede che le Regioni e le Province autonome trasmettano al Comitato permanente per l’erogazione dei LEA il cronoprogramma della riorganizzazione della rete delle strutture pubbliche e private accreditate eroganti prestazioni specialistiche e di diagnostica di laboratorio e che, in caso di approvazione e relativa positiva attuazione, vi sia l’erogazione delle predette risorse.    

Orbene, il 3 marzo 2022, è stato pubblicato in G.U. il Decreto del 30 dicembre 2021 con il quale, in attuazione di quanto sopra previsto, sono state assegnate le quote di finanziamento indicate nell’allegato 1 del decreto, tenendo conto di quanto di seguito indicato:

A. 37,993 milioni per l’anno 2021 e 18,996 milioni per l’anno 2022, quale contributo all’obiettivo della riorganizzazione della rete di offerta finalizzata al raggiungimento di livello di produzione non inferiore alla soglia di efficienza di 200 mila prestazioni annue per struttura, è ripartito in considerazione dei valori regionali e provinciali relativi all’incidenza dei volumi di esami prodotti da strutture di laboratorio che non raggiungono il detto livello di produzione, secondo quanto indicato nell’allegato 2 al decreto cui rimandiamo per i dettagli di interesse;

B.  8,006 milioni per l’anno 2021 e 4,003 milioni per l’anno 2002, quale contributo al raggiungimento di un livello di produzione di esami con tecnologia NGS pari a 5.000 campioni l’anno, in base alla quota di accesso prevista per la ripartizione della quota di finanziamento ordinario indistinto per il SSN per l’anno 2021 - in questo caso si segnala che è stata rilevata, infatti, una rilevante distanza in tutte le Regioni e le Province autonome dalla soglia indicata dalla norma - secondo quanto indicato nell’allegato 3 al decreto cui rimandiamo per i dettagli di interesse.

Il trasferimento del finanziamento, infine, avviene secondo il processo descritto all’art. 7 del Decreto che di seguito sintetizziamo.

Le Regioni e Province Autonome, entro il 15 gennaio 2022, avrebbero dovuto inviare al Ministero della Salute il cronoprogramma previsto dalla norma descritta in premessa, contenente al suo interno (i) le azioni e i tempi di progressiva realizzazione e di completamento, entro il 31 dicembre 2022, dei processi di riorganizzazione della rete delle strutture di laboratorio pubbliche e private accreditate e (ii) la mappatura delle strutture produttive ed erogatrici dei laboratori pubblici e privati accreditati seguendo le modalità operative definite dal Comitato permanente per l'erogazione dei Livelli di assistenza (Comitato LEA).

Il cronoprogramma, successivamente, è sottoposto al Comitato LEA ai fini della preliminare approvazione, da rilasciare entro 30 giorni dalla ricezione, e del monitoraggio della relativa attuazione. Solo a seguito dell’approvazione del cronoprogramma e della sua esecuzione, per stati di avanzamento delle attività, come definiti nel cronoprogramma medesimo e verificati dal Comitato LEA e comunicati dallo stesso al Ministero dell'economia e delle finanze, infatti, si provvede al trasferimento del finanziamento, ferma restando per le autonomie speciali l'eventuale adozione di specifica autorizzazione legislativa, in deroga alle disposizioni vigenti in materia di compartecipazione al finanziamento della spesa sanitaria.

Il Decreto, infine, precisa che la mancata presentazione del cronoprogramma, ovvero la sua mancata approvazione, ovvero la sua mancata attuazione nei modi e nel termine fissato, comunque non oltre il 31 dicembre 2022, comporta la perdita del diritto all'accesso al finanziamento relativo.

Quanti fossero interessati a conoscere i dettagli potranno consultare il Decreto e gli allegati al seguente link della G.U.

  

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