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Richiami e dosi aggiuntive nell’ambito della campagna di vaccinazione COVID-19
Circolare del Ministero della Salute del 14 settembre 2021
Francesca Gardini, Ufficio giuridico della Sede nazionale
Nell’ambito della campagna vaccinale anti SARS-CoV-2/COVID-19, secondo quanto espresso dal Ministero della Salute, con Circolare del 14 settembre u.s., sarà possibile considerare la somministrazione di dosi addizionali e dosi “booster” nei termini che seguono:
- dose addizionale, intesa come dose aggiuntiva di vaccino a completamente del ciclo vaccinale primario, somministrata al fine di raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria, potrà essere somministrata dopo almeno 28 giorni dall’ultima dose nei soggetti sottoposti a trapianto di organo solido o con marcata compromissione della risposta immunitaria per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici - rispetto ai quali si è rilevato un significativo beneficio, in termini di risposta immunitaria, a seguito della somministrazione di una dose aggiuntiva di vaccino - e, in particolare, nei casi indicati dal Ministero della Salute, nella Circolare indicata in premessa, che potranno essere aggiornati sulla base delle evidenze disponibili.
In tale caso, indipendentemente dal vaccino utilizzato per il ciclo primario, precisa la Circolare, potranno essere utilizzati per le dosi addizionali i due vaccini a m-RNA autorizzati in Italia (Comirnaty di BioNTech/Pfizer nei soggetti di età ≥ 12 anni e Spikevax di Moderna nei soggetti di età ≥ 18 anni).
- dose “booster”, intesa come dose di richiamo dopo il completamento del ciclo vaccinale primario, a distanza di un determinato intervallo temporale, somministrate al fine di mantenere nel tempo o ripristinare un adeguato livello di risposta immunitaria, in particolare in popolazioni connotate da un alto rischio, per condizioni di fragilità che si associano allo sviluppo di malattia grave, o addirittura fatale, o per esposizione professionale, che andrà somministrata dopo almeno 6 mesi dall’ultima dose.
Nella strategia nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2 il Ministero, al momento, considera prioritaria la somministrazione della dose addizionale nei soggetti trapiantati e immunocompromessi, mentre sarà definita la strategia di somministrazione di una dose “booster” di vaccino a m-RNA (Comirnaty di BioNTech/Pfizer e Spikevax di Moderna) in favore di ulteriori gruppi target, a cominciare da quelli sopra menzionati, tenendo conto delle evidenze scientifiche e dell’evoluzione dello scenario epidemiologico.