Cittadini (Aiop): “Liste d’attesa e PNRR, necessario abolire i tetti e aumentare le risorse”

Mercoledì 27 settembre, la Presidente Nazionale di Aiop Barbara Cittadini è intervenuta alla seconda edizione di Best Italian Hospitals, organizzata da Class Editori.

“La componente di diritto privato del SSN non riesce ad esprimere tutta la sua potenzialità in favore del Paese”. Così Barbara Cittadini, presidente di AIOP, è intervenuta mercoledì 27 settembre, alla seconda edizione di Best Italian Hospitals, organizzata da Class Editori, che racconta e premia le prestazioni delle strutture ospedaliere del territorio e il ruolo strategico dei centri di eccellenza all’interno del nostro Paese.

Cittadini ha riportato il parere di AIOP all'interno del Panel "Regioni: mosaico complesso, il ruolo degli ospedali nell’innovazione della sanità", insieme a Enrico Coscioni, Presidente AGENAS, Nino Cartabellotta, Presidente, Fondazione GIMBE e Paolo Petralia, Vicepresidente FIASO.

La Presidente, dopo avere ringraziato gli organizzatori, ha messo in evidenza come la componente di diritto privato, sebbene sia parte integrante a tutti gli effetti del SSN, soffra di limiti quantitativi: "Non riusciamo a esprimere le nostre potenzialità a causa di una legge, il Dl 95/2012, che ha congelato l’acquisto di prestazioni dalla componente di diritto privato del SSN al 2011" ha detto Cittadini, che ha proseguito: "Si tratta di una legge nata in un momento di spending review, che oggi risulta essere datata e anacronistica, ma soprattutto incoerente. Il Legislatore, infatti, ogni anno deve derogare al DL 95 per acquistare prestazioni dalla componente di diritto privato e ovviare, così, al fenomeno delle liste d’attesa”.

Cittadini ha poi aggiunto “Il fenomeno delle liste di attesa è sempre esistito, è cronico, ma la pandemia lo ha enfatizzato, portando spesso anche a scelte drammatiche come la rinuncia alle cure e la mobilità sanitaria derivante da una mancanza di offerta da parte dei territori”.

La Presidente AIOP ha poi precisato: "È vero che bisogna fare una programmazione che sia coerente con le risorse e sono fermamente convinta che la programmazione prevista dal PNRR sia necessaria, però mi chiedo: se la spesa del 2019 rispetto al PIL era di 6,4 miliardi e il trend ci riporterà al 6,4 nel prossimo anno, come finanzieremo tutta questa nuova offerta? il PNRR finanzierà le strutture, ma quali risorse per la gestione? E come si coniugherà tutto questo con una quantità di risorse che, ad oggi, non è sufficiente ad acquistare prestazioni dalla componente di diritto privato né a dare una risposta da parte della componente di diritto pubblico?”.

“Viviamo già un problema drammatico, considerando la quantità di prestazioni che si riescono a garantire ai cittadini con la spesa attuale. Una volta utilizzato tutto quello che è previsto dal PNRR serviranno risorse e se non si aumenteranno, ineluttabilmente, si garantiranno sempre meno prestazioni alla popolazione” ha concluso Cittadini.