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Notizie dalla Liguria

Approfondimento sul DEF 2019

I principali elementi in materia sanitaria

Il Documento di economia e finanza (DEF) 2019, approvato dal Consiglio dei Ministri, nella seduta di martedì 9 aprile u.s, è il principale documento di programmazione della politica economica e di bilancio.
Definisce, in una prospettiva di medio-lungo termine, gli impegni, sul piano del consolidamento delle finanze pubbliche, e gli indirizzi, sul versante delle diverse politiche pubbliche, adottati dall'Italia per il rispetto del Patto di Stabilità e Crescita europea e per il conseguimento degli obiettivi di sviluppo, occupazione, riduzione del rapporto debito-PIL e per gli altri obiettivi programmatici prefigurati dal Governo, per l’anno in corso e per il triennio successivo.

Audizione sul DEF 2019

In occasione della seduta del 17 aprile in Commissione Bilancio congiunta di Camera e Senato sul Documento di Economia e Finanza 2019 (DEF), è stato audito il dott. Angelo Buscema, Presidente della Corte dei Conti.
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Notizie Aiop Nazionale

Riordino sistema emergenza-urgenza: Presentazione Ddl Cantù, A.S.224
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Riordino sistema emergenza-urgenza: Presentazione Ddl Cantù, A.S.224

Giovedì 21 settembre, alle ore 12.00 presso il Senato, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del Ddl in materia di riordino sistema emergenza-urgenza ("Riordino del Sistema di emergenza sanitaria preospedaliera e integrazione con il Sistema ospedaliero di emergenza urgenza" A.S 224).

Giovedì 21 settembre, alle ore 12.00 presso il Senato, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del Ddl in materia di riordino sistema emergenza-urgenza ("Riordino del Sistema di emergenza sanitaria preospedaliera e integrazione con il Sistema ospedaliero di emergenza urgenza" A.S 224). Di seguito le principali dichiarazioni rilasciate. 

 

La Sen. Maria Cristina Cantù (Lega), ha evidenziato che:

  • occorre garantire un servizio nazionale innovativo e omogeneo su tutto il territorio, prevedendo il riordino del sistema sanitario di emergenza preospedaliero e la necessaria integrazione con quello ospedaliero, basato sul Numero Unico Europeo 112 con operatori multilingue; 
  • a tale scopo sarà perfezionata la rete diretta dalle Regioni e dalle Province Autonome, composta dalle centrali e dalle sale operative dentro le quali operano medici, infermieri e tecnici altamente specializzati in emergenza-urgenza che coordinano la rete dei mezzi di soccorso, avvalendosi anche del terzo settore; 
  • il personale delle Centrali Operative del soccorso dovrà essere maggiormente professionalizzato attraverso la definizione di standard formativi specifici e la stessa attenzione dovrà essere posta nella definizione della figura del Soccorritore e dell'Autista Soccorritore; 
  • i punti di forza sono l'appropriatezza, l'uniformità e la qualità delle prestazioni erogate ai cittadini e il consolidamento dei sistemi di elisoccorso regionali e interregionali; 
  • un elemento importante è l'integrazione tra il servizio pre ospedaliero e ospedaliero. Le amministrazioni regionali e provinciali dovranno gestire in forma unitaria le risorse umane e provvedere alla riorganizzazione del pronto soccorso e dei DEA, anche attivando percorsi rapidi di trattamento, in base ai livelli di urgenza; 
  • sono stati altresì previsti interventi per la digitalizzazione dei processi clinico-assistenziali e ospedalieri, requisito essenziale per gli enti erogatori e gli interventi di adeguamento del sistema di emergenza urgenza per incrementare i posti letto, attraverso la riqualificazione delle strutture preesistenti come ad esempio ospedali e Rsa, comprese quelle nate a seguito della pandemia Covid; 
  • con il Ddl si introduce anche un sistema di monitoraggio delle prestazioni degli erogatori.

 

Giovanni Migliore, Presidente della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (FIASO) ha sottolineato che:

  • l'assistenza in emergenza urgenza è un asse portante del servizio sanitario nazionale e del diritto alla tutela della salute dei cittadini. Oggi è indispensabile avere una Legge di riordino che ne possa garantire efficienza e omogeneità organizzativa in tutta Italia;
  • il disegno di legge, oltre a colmare questo gap, introduce  alcune novità importanti. Il soccorso preospedaliero viene integrato con la rete ospedaliera e viene introdotto un sistema nazionale di valutazione e monitoraggio delle prestazioni. Ma soprattutto il sistema di soccorso attuale e futuro necessita di professionisti qualificati e anche su questo il provvedimento interviene con la previsione, anche per gli infermieri, di un percorso di formazione specifica.

 

Fabio De Iaco, Presidente della Società Italiana della medicina di emergenza-urgenza (SIMEU) ha evidenziato che:

  • il Ddl ha il merito di intervenire su molti punti ancora irrisolti della fase pre ospedaliera dell'emergenza urgenza dove l'obiettivo finale è un sistema unico efficace e sostenibile che preveda l'efficientamento della fase ospedaliera e la totale integrazione tra le due fasi, attraverso l'unicità del ruolo dei sanitari e la piena condivisione delle funzioni di coordinamento.

 

Alessandro Vergallo, Presidente Nazionale dell'Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani Emergenza Area Critica (AAROI-EMAC) ha sottolineato che:

  • è auspicabile che il sistema di emergenza urgenza territoriale sia appropriato, efficace, efficiente, ed equamente organizzato in tutte le Regioni d'Italia; 
  • il modello che da sempre si propone non contempla un medico in ogni ambulanza, ma un'opportuna integrazione tra mezzi infermierizzati e medicalizzati in base alle reali esigenze della popolazione e al progresso tecnologico e organizzativo, puntando sulla qualità e quindi anche sulle competenze e sulle skills dei professionisti sanitari sui quali fondarlo.

 

Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha evidenziato che:

  • vi è il tempo per  migliorare il disegno di legge attraverso emendamenti e c’è la disponibilità del Governo nell’accoglierli;
  • occorrono nuovi modelli organizzativi per il SSN e il Ddl, a tal proposito, introduce una maggiore integrazione tra il sistema preospedaliero e quello ospedaliero. 
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