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Presentata l'indagine conoscitiva in materia di fondi sanitari integrativi
Audizione Commissione Affari Sociali - Camera dei Deputati
Confindustria è stata audita il 9 aprile scorso alla Camera per una Indagine conoscitiva in materia di Fondi Sanitari Integrativi del Servizio Sanitario Nazionale.
La sanità integrativa italiana è una realtà di grande rilievo, che assiste più di 10 milioni di persone. Questo sistema non è in contrapposizione con il Servizio Sanitario Nazionale, ma piuttosto in sinergia con esso.
Tuttavia, l'anomalia della spesa sanitaria privata in Italia (circa 40 mld di euro) risiede nel fatto che gran parte di questa non sia intermediata/organizzata da soggetti professionali, ma sia in forma cash.
Potenziare il secondo pilastro, per Confindustria, non significa penalizzare la sanità pubblica, ma piuttosto rendere più efficiente la spesa privata. Infatti, i due sistemi devono essere strategicamente integrati, rispondendo a logiche e regole indipendenti uno dall’altro.
Le ipotesi di limitazione delle prestazioni rimborsabili e di riduzione dei benefici fiscali e previdenziali avrebbero effetti negativi sia sulla adesione dei cittadini/lavoratori ai fondi, sia sul versante della sostenibilità dei fondi stessi, sia sul piano della trasparenza per lo Stato, dal momento che i fondi sanitari per erogare i rimborsi chiedono la documentazione di spesa, consentendo l’emersione del sommerso “cash”.
E’ auspicabile, dunque, lo sviluppo ordinato e trasparente della sanità integrativa, anche iniziando a riflettere sull’architettura di un sistema di vigilanza che assicuri efficienza, certezza della gestione economica-finanziaria e tutela degli iscritti.