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Servizio sanitario nazionale: destinazione futuro
Roma, 24 maggio 2018
“Servizio sanitario nazionale: Destinazione futuro” quale miglior titolo per concludere l'intenso ed entusiasmante ciclo di ricerca, in collaborazione con la Luiss Business School, con Vihtali – spin off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e con l’Istituto superiore di sanità, che ha impegnato Aiop Giovani in un viaggio, nel senso più proprio del termine, tra i sistemi sanitari mondiali più evoluti per identificare e studiare le migliori pratiche poste in essere e sintetizzarle in una interpretazione di quale dovrebbe essere, a nostro avviso, il modello ideale per la sanità italiana del domani.
Il Sistema sanitario nazionale, fiore all’occhiello ed eccellenza internazionale, compie quest’anno 40 anni come conseguenza al “diritto alla tutela della salute” sancito dalla Carta costituzionale. Questo volume, che verrà presentato a Roma il prossimo 24 maggio alle ore 16.00, nel corso delle giornate assembleari Aiop, presso l'Hotel Rome Cavalieri (via Alberto Cadlolo, 101), vuole esserne al tempo stesso celebrazione e augurio di prosperità - Destinazione futuro -, suggerendo leve e modelli organizzativi da implementare perché il nostro rimanga il modello di governance benchmark a livello globale.
Molto è cambiato in queste quattro decadi: l’assetto socioeconomico del Paese si è trasformato e di conseguenza anche lo scenario epidemiologico; le aspettative di vita sono sensibilmente aumentate comportando case mix assistenziali sempre più traslati da fenomeni acuti verso patologie croniche che richiedono set di cure differenti; la ricerca scientifica e la tecnologia hanno subito una importante accelerazione modificando drasticamente il modus operandi nella sanità; infine, i cittadini-pazienti, hanno acquisito sempre maggiore consapevolezza e capacità di scelta tra gli operatori sanitari, chiedendo cure certe, di qualità e possibilmente ad accesso rapido.
Se nel primo volume della ricerca il focus è stato centrato sul trend futuro nell’ambito delle prestazioni sanitarie, nel secondo il topic si è concentrato su ragionamenti idonei a rappresentare i vari modelli di finanziamento e contenimento della spesa, mentre in questo terzo ed ultimo lavoro, lo sforzo è completamente teso a disegnare le linee guida per quella che dovrebbe essere l’implementazione del Ssn nel medio e lungo periodo. A tale scopo, il lavoro è stato articolato in due momenti distinti: nella prima fase è stata condotta una attenta analisi swot indirizzata a evidenziare opportunità e criticità degli otto Sistemi sanitari presi in considerazione, mentre nella seconda fase, in virtù dei risultati raccolti, si è voluto tracciare le direttive di sviluppo più idonee per il Ssn del nostro Paese.
In una dinamica di contenimento, ovvero di taglio, dei fondi destinati alla sanità pubblica e di una popolazione sempre più multicronica, il cui tempo assistenziale aumenta costantemente sia per longevità che per tempo strettamente connesso alla fruizione delle cure, risultano ormai evidenti i limiti del modello Beveridge, il modello di governance alla base del Ssn italiano. Il superamento di questi limiti richiede, dunque, da un lato un ripensamento delle modalità di finanziamento che, al netto del mercato out of pocket ancora esiguo in Italia, dovrebbe essere in grado di introiettare modelli integrativi/complementari sulla scorta delle esperienze Bismarck, mentre dall’altro richiede una forte revisione dei modelli organizzativi e delle strategie di governo della sanità pubblica stessa.
Senza entrare nel dettaglio, alcune linee di indirizzo risultano, tuttavia, chiare ed evidenti: fare sanità oggi significa avere sempre più chiaro l’intero processo di cure cui il paziente deve sottoporsi, passando cioè da un modello frammentario di procedure ad un modello integrato che abbia come perno centrale il paziente e di cui vengano monitorati gli outcome in una logica sempre più traslata dai volumi di produzione ad un sistema di remunerazione ed incentivi basato sulla sanità di valore (Value Based Health Care).
Perché ciò sia raggiungibile è tanto necessario ripristinare le logiche originarie alla base del sistema di accreditamento istituzionale, trasformatosi da modello di concorrenza tra operatore pubblico e privato a strumento di controllo dei budget e della spesa pubblica, quanto è impellente la promozione di un’organizzazione “a rete”, strutturata per livelli di intensità di cura, definendo gli interventi da implementare in un’ottica di medicina di popolazione basata sul valore e sulla stratificazione della popolazione in funzione del rischio. A tal fine, risulta necessario sorpassare l’attuale modello “ospedalecentrico” e prendere atto, una volta per tutte, che la riforma del Titolo V ha, di fatto, avallato 21 diversi Sistemi sanitari creando discrepanze nell’accesso alle cure tra i cittadini delle diverse regioni.
In conclusione, per raggiungere la “Destinazione Futuro”, è necessaria una visione della sanità integrata, facilitata dall’utilizzo delle information technologies e dei Big Data, in grado di creare valore nell’intero processo di cura cui il paziente è centrale, armonizzando la ricerca di modalità integrative di finanziamento e nuovi modelli di remunerazione come i bundle payment. Leve che saranno fondamentali per riportare il nostro amato Ssn al ruolo di leadership globale cui è sempre stato riconosciuto.
Questi temi saranno oggetto della tavola rotonda che il 24 maggio si aprirà dopo le presentazioni di Lorenzo Miraglia (Presidente Aiop Giovani) e Paolo Parente (Medico presso l'Università Cattolica), ed alla quale prenderanno parte Umberto Moscato (Professore dell'Università Cattolica), Gabrielle Pelissero (Presidente nazionale Aiop), Walter Ricciardi (Presidente ISS), Alessandro Campana (Docente presso l'Università Cattolica) e Alessio Scopa (Direttore generale Sanifonds Trentino).