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Sanità: Cittadini (Aiop), urgente intervenire su carenza medici
Qui di seguito il Comunicato Stampa lanciato su allarme carenza medici e infermieri
"La carenza di personale medico e infermieristico e la limitata disponibilita' di posti letto negli ospedali sono tra le maggiori criticità del Servizio Sanitario Nazionale, che in questa fase di emergenza pandemica e' stato costretto a moltiplicare gli sforzi per gestire al meglio ricoveri e urgenze.
La mancanza di medici e infermieri, ma anche di operatori sociosanitari, e' il risultato di una programmazione che nel corso degli anni si e' rivelata poco lungimirante e inadeguata perche' gestita non in base alle esigenze del SSN ma rispetto alle risorse disponibili".
Lo afferma la presidente di AIOP, Barbara Cittadini, in merito al XVII Rapporto del Crea (Centro per la Ricerca Economica Applicata in Sanita') dell'Universita' Tor Vergata di Roma, dal quale emerge che con riferimento alla sola fascia over 75, che e' in continua crescita per effetto della scarsa natalita' e l'allungamento dell'aspettativa di vita, il numero di medici ogni 1000 abitanti over 75 risulta essere inferiore rispetto a quello della media dei Paesi europei considerati, cosi' come quello degli infermieri: allo stato attuale mancano all'appello piu' di 17mila medici e 350mila infermieri.
"Una situazione complicata - sottolinea la Cittadini - che rischia di paralizzare il nostro sistema sanitario, come dimostrano anche gli ultimi dati Agenas, con la percentuale di posti occupati da pazienti Covid nei reparti di area non critica che sale al 30% in Italia, in crescita in 8 Regioni in 24 ore.
E' importante che il Governo intervenga al piu' presto con soluzioni idonee".
Secondo la presidente di AIOP "le restrizioni imposte per arginare il contagio, il costante aumento dei ricoveri, la riconversione di interi reparti ospedalieri da destinare ai malati Covid, hanno portato gli ospedali a livelli di stress inaccettabili, con una preoccupante penuria di posti letto e liste d'attesa che si sono ancor piu' allungate.
Molte persone hanno rinunciato alle cure e tante operazioni chirurgiche sono state annullate, con i Pronto soccorso in perenne affanno e le ambulanze trasformate in provvisorie stanze di ricovero".