Search
× Search

Notizie dalla Liguria

Gdpr. Valutazione di impatto per i trattamenti transfrontalieri

31462

Gdpr. Valutazione di impatto per i trattamenti transfrontalieri

Il Garante individua le operazioni a rischio

D’ora in poi, pubbliche amministrazioni e aziende italiane che effettuano trattamenti di dati volti ad offrire beni e servizi anche a persone residenti in altri Paesi dell’Unione europea avranno uno strumento in più per applicare correttamente il nuovo Regolamento sulla protezione dei dati. Il Garante per la privacy ha predisposto, come stabilito per le Autorità di controllo nazionali dal Gdpr, un elenco delle tipologie di trattamento che i soggetti pubblici e privati dovranno sottoporre a valutazione di impatto. L’elenco recepisce le osservazioni del Comitato europeo per la protezione dei dati al quale era stato sottoposto dal Garante per il prescritto parere.

La valutazione di impatto è obbligatoria quando il trattamento dei dati - per l’uso di nuove tecnologie, considerati la natura, l’oggetto, il contesto o le finalità - può presentare un rischio elevato per i diritti e le libertà delle persone.
Nel nuovo elenco sono indicati, tra gli altri, i trattamenti valutativi o di scoring su larga scala, i trattamenti automatizzati volti ad assumere decisioni che producono effetti giuridici o incidono in modo significativo sulla persona, i trattamenti sistematici di dati biometrici e di dati genetici, i trattamenti effettuati con l’uso di tecnologie innovative (IoT, intelligenza artificiale, monitoraggi effettuati da dispositivi indossabili). L’elenco, in corso di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale, non è esaustivo ed è stato adottato applicando il “meccanismo di coerenza”, uno strumento volto ad assicurare un’applicazione coerente ed uniforme del Regolamento generale sulla protezione dei dati in tutta l’Unione europea.

Oltre che per i trattamenti indicati nell’elenco, occorre ricordare che Pa e aziende hanno l’obbligo di adottare una valutazione di impatto sulla protezione dei dati anche quando ricorrano due o più criteri individuati dal Gruppo di lavoro articolo 29 nelle Linee guida in materia di valutazione di impatto nel 2017 e fatte proprie dal Comitato europeo per la protezione dei dati il 25 maggio 2018, oppure quando un titolare ritenga che un trattamento che soddisfa anche solo uno dei criteri, richieda una valutazione di impatto. Tra i criteri individuati nelle Linee guida figurano, ad esempio, la valutazione (comprensiva di profilazione) sul rendimento professionale, la salute, le preferenze personali; il monitoraggio sistematico delle persone; il trattamento che impedisce agli interessati di esercitare un diritto o di avvalersi di un servizio o di un contratto.
Previous Article Le Commissioni nazionali Aiop
Next Article CCNL. Cittadini: “Bene l'apertura Ministro, sia così tempestivo anche per chi opera nelle strutture private”

Notizie Aiop Nazionale


Bozza di aggiornamento del DM70: Aiop incontra i vertici del Ministero della Salute e di Agenas

Consegnata l’analisi dell’impatto degli standard di esiti e volumi sulle strutture di diritto privato e sulle strutture di diritto pubblico del SSN, esposte le osservazioni associative e le relative proposte di modifica.


La nostra Associazione, nel corso dell’anno appena trascorso, ha più volte manifestato perplessità e rilevato criticità scientifiche e organizzative, riguardo i contenuti di una prima bozza di revisione del Decreto Ministeriale 2 aprile 2015 n. 70, “Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera”, il cui obiettivo dovrebbe essere, nella forma e nella sostanza, quello di dotare il SSN di un quadro di riassetto strutturale e di qualificazione della rete assistenziale ospedaliera.



Lavoro agile nel settore privato

Firmato protocollo dalle Parti Sociali

Il 7 dicembre 2021 è stato sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confsal, Cisal, Usb, Confindustria, Confapi, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Alleanza cooperative, Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Copagri, Abi, Ania, Confprofessioni, Confservizi, Federdistribuzione, Confimi e Confetra - all’esito di un confronto promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - il "Protocollo Nazionale sul lavoro in modalità agile”, consultabile al seguente link e rimesso in allegato. L’intento, si legge nel documento, è quello di porre la premessa fondamentale per la corretta applicazione del lavoro agile nel settore privato, fornendo le linee di indirizzo per la futura contrattazione collettiva, nazionale e aziendale/territoriale, riconosciuta come fonte privilegiata di regolamentazione dello svolgimento della prestazione di lavoro in modalità agile, ferme restando le previsioni di legge e gli accordi in essere anche individuali.


RSS
First255256257258260262263264Last

Rassegna Stampa Regionale

Articoli delle principali testate giornalistiche nazionali e della stampa locale relativi a sanità, ricerca scientifica e medicina, con una maggior attenzione alla realtà ligure. Il servizio integrale è riservato agli associati Aiop Liguria.

 

Rassegna Stampa Nazionale

RassAiop3HP

La rassegna stampa 
della sanità privata

Servizio riservato agli associati Aiop

Link Istituzionali

Copyright 2024 by Aconet srl
Back To Top