Le strutture della componente di diritto privato del Servizio Sanitario Nazionale sarebbero in grado, da subito, di incrementare i ricoveri da un minimo del 40 a un massimo del 60 e le prestazioni di carattere ambulatoriale da un minino del 45 a un massimo del 90 rispetto agli attuali livelli di erogazione. La variabilità delle percentuali di incremento dipende, ovviamente, dalla situazione delle singole regioni ma, in generale, su tutto il territorio nazionale, questa disponibilità potrebbe contribuire a una notevole riduzione delle liste d’attesa.