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Notizie dalla Liguria

Manovra: stanziati 150 milioni, nel triennio 2019/2021, per ridurre le liste d’attesa

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Manovra: stanziati 150 milioni, nel triennio 2019/2021, per ridurre le liste d’attesa

Barbara Cittadini, Presidente nazionale AIOP

Negli ultimi anni, abbiamo avuto modo di rilevare come uno degli effetti più evidenti della costante, progressiva e ingravescente riduzione delle risorse sia stata una delle cause dell'incremento delle liste d'attesa per l'accesso alle prestazioni sanitarie. Un fenomeno percepito dai cittadini come una forte criticità del Ssn, in quanto compromette l’accessibilità e la fruibilità ai servizi necessari alla tutela della loro salute.
Nella prima bozza della Legge di bilancio 2019 si evince che, per ridurre le liste d'attesa delle prestazioni sanitarie, sono stati stanziati 150 milioni di euro, equamente distribuiti nel triennio. L'obiettivo è l'implementazione e l'ammodernamento delle infrastrutture tecnologiche, legate ai sistemi di prenotazione elettronica per l'accesso alle strutture.
Le risorse a disposizione saranno ripartite tra le Regioni, in base a modalità individuate da un apposito decreto del Ministero della Salute, di concerto con il Mef, previa intesa in Conferenza Stato-Regioni. L’azione del Governo per ridurre le liste d’attesa è una scelta appropriata e siamo pronti a dare il nostro contributo come AIOP, mettendo a disposizione tutta la rete delle nostre strutture. Una scelta, in tal senso, implicherebbe un ampliamento dell'offerta di servizi e prestazioni nei territori, per garantire agli italiani una risposta efficace, efficiente e tempestiva alla loro domanda di salute.
Registriamo, favorevolmente, una determinazione che dimostra la sensibilità del Governo rispetto ad una reale emergenza sanitaria e nei confronti della quale c’è una grande aspettativa da parte degli cittadini.
Siamo a disposizione per individuare azioni sinergiche, rapide ed efficaci nell’interesse del Paese. Siamo, fin da subito, disponibili a lavorare con il Ministero e le Regioni affinché possano essere individuate modalità per garantire una risposta di qualità alla domanda di salute.
Buona iniziativa del Governo, anche se vi sono molti altri temi da affrontare.
Al di là dei 150 milioni per le liste d’attesa, per la sanità, nella prima bozza della Manovra, non sono previsti altri correttivi che, a nostro avviso, sono importanti per invertire il trend di disinvestimento sul settore degli ultimi anni che, benché, resosi necessario da un indiscutibile crisi economica e finanziaria del Paese ha, incontrovertibilmente, depotenziato il suo Ssn, sia nella sua componente pubblica che in quella privata accreditata. Sono, inoltre, solo menzionate, ma non ancora definite, le misure relative alle nuove assunzioni per i medici specializzandi e quelle inerenti il rinnovo contrattuale 2019-2021.
Altre misure per la sanità non sono previste dalla legge di Bilancio, ma potrebbero rientrare nei prossimi provvedimenti del Governo. A partire, per esempio, dall’eliminazione del vincolo all’utilizzo del privato accreditato, imposto dal Dl 95, che, se in un momento di emergenza del Paese poteva essere, ancorché fortemente penalizzante, comprensibile, risulta ingiustificabile in una fase nella quale si registra un’esigenza di dare risposte ai cittadini, in termini di servizi e prestazioni che risultano carenti. Va, indubbiamente, tenuto conto che il percorso della Manovra è appena, iniziato e, quindi, c’è ancora tempo per eventuali modifiche e integrazioni.
La formazione culturale dell’Associazione che ho il privilegio di rappresentare e quella mia personale non mi consente di cedere né a facili ottimismi, né a visioni apologetiche: siamo troppo abituati a misurarci con la realtà per non sapere di quali difficoltà è lastricato il nostro quotidiano confronto con le Istituzioni, con la burocrazia, con le forze politiche, ma una realtà di strutture sanitarie, come quella che oggi Aiop rappresenta, che vanta un livello attestato sugli standard delle società più evolute, per l’impegno quotidiano che i nostri imprenditori hanno dato prova di essere capaci di mettere a servizio di un progetto di Sistema, non può, neanche, cedere né a un pessimismo cronicizzato, né a un fatalismo non proattivo.
L’Aiop continuerà a fare la sua parte per vedere riconosciuto il ruolo sanitario, economico, sociale che ha e che è importante per il Paese. Deve, infatti, essere ribadito, l’obiettivo comune di Governo, Enti locali e operatori del Servizio sanitario nazionale: la tutela della salute e del benessere degli italiani per il raggiungimento della quale tutti, strutture pubbliche e private accreditate, devono lavorare in piena sinergia.
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Notizie Aiop Nazionale

L’obbligo di fatturazione elettronica per le strutture Aiop

Bologna, 3 ottobre - Roma, 17 ottobre

Nel mese di ottobre prossimo si terranno gli incontri della IV Scuola di Formazione, dedicata al tema dei nuovi obblighi di fatturazione elettronica per le strutture Aiop e aperta a tutti i Direttori, i funzionari amministrativi e gli operatori informatici delle case di cura associate.
La scelta del tema è frutto dell'attenzione e sensibilità delle case di cura Aiop ad acquisire le informazioni necessarie per adeguare tecnologie e procedure aziendali all’obbligo di legge, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2019.
Il responsabile scientifico dell’iniziativa è il nostro consulente tributario prof. Maurizio Leo, recentemente eletto dalla Camera nel Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa, e i relatori saranno esperti professionisti e rappresentanti istituzionali dell’amministrazione finanziaria.

Scuola di Rete 2018

Bologna, 2 ottobre

Riprendono gli incontri della Scuola di Rete Aiop che si terrà il prossimo 2 ottobre a Bologna, presso l'Hotel NH De La Gare. Il Corso è destinato ai funzionari e responsabili delle Sedi regionali, ma anche ai Presidenti delle Sedi regionali Aiop, in particolar modo quelli delle Sedi regionali non strutturate, prive quindi di collaboratori dedicati.
L'incontro sarà come sempre un’occasione formativa, ma anche per rinsaldare i nostri vincoli associativi e di forte amicizia e collaborazione.
I contenuti del programma di questa edizione sono molto operativi, incentrati sulla implementazione del sistema privacy nelle Sedi regionali dell’Associazione, sulle nuove procedure per la fatturazione elettronica, sull’organizzazione del nuovo Centro studi della Sede nazionale, e su altri aspetti pratici del nostro lavoro, come la predisposizione dei bilanci secondo il modello nazionale e l’utilizzo di Google Forms per l’organizzazione di eventi associativi regionali.

Il licenziamento per chiusura del reparto è legittimo anche se il datore si avvale temporaneamente di risorse esterne

Corte di Cassazione, Sez. Lavoro: sentenza n. 19731 del 25 luglio 2018

La pronuncia in commento affronta il caso dell’impugnativa da parte di un lavoratore del licenziamento comminato per giustificato motivo oggettivo conseguente alla chiusura del reparto cui era adibito, poiché la società, dopo il recesso, era ricorsa per tempi limitati a lavoratori interinali e a termine, in violazione, a detta dell'ex dipendente, dell'obbligo di repêchage.

Responsabilità medica a fronte di complicanze e cartella clinica lacunosa

Tribunale di Como, sentenza del 23 aprile 2018

Il Tribunale di Como, nel giudizio deciso con la sentenza del 23 aprile scorso, è stato investito della richiesta risarcitoria formulata da una donna che, dopo aver subito un intervenuto chirurgico a un arto inferiore, presentava una ridotta capacità motoria ricollegabile, secondo la paziente, all'operazione eseguita in regime di day hospital presso una struttura sanitaria. Nonostante i possibili sintomi di complicanze manifestatisi immediatamente dopo il trattamento terapeutico, il personale medico non si era attivato finquando, pochi giorni dopo le dimissioni la situazione si aggravava e portava alla paralisi dell'arto.
Il giudice di merito, conformemente alle posizioni della giurisprudenza di legittimità, ha ritenuto, da un lato, che le complicanze di un intervento chirurgico di routine sono presuntivamente addebitate al personale sanitario che ha prestato la propria opera professionale, e dall'altro, che la difettosa tenuta della cartella clinica da parte dei sanitari non può pregiudicare sul piano probatorio il paziente.


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