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Notizie dalla Liguria

Positive le dichiarazioni del Ministro della Salute sulla necessità di ragionare in ottica di sistema come operatori del Servizio sanitario

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Positive le dichiarazioni del Ministro della Salute sulla necessità di ragionare in ottica di sistema come operatori del Servizio sanitario

Dichiarazioni del Presidente Aiop del 4 dicembre 2018

Registriamo positivamente le dichiarazioni del Ministro della Salute, Giulia Grillo, sulla necessità di ragionare in ottica di sistema come operatori del Servizio sanitario, nell’obbiettivo comune e condiviso di rispondere alla domanda di salute dei cittadini”. Così Barbara Cittadini, Presidente dell’Associazione Italiana Ospedalità Privata, interviene sulle recenti dichiarazioni sulla componete privata da parte del Ministro della Salute, Giulia Grillo.
Oggi più che mai, risulta, a nostro avviso, fondamentale lavorare in piena sinergia - prosegue Barbara Cittadini - avendo il comune obiettivo di garantire agli italiani un’offerta sanitaria efficiente, efficace e tempestiva, coerente con l’innovazione e la ricerca, che il settore richiede.
La sanità privata accreditata con il SSN, che garantisce il 28% delle prestazioni ospedaliere pubbliche ai cittadini, incidendo il 14% sulla spesa complessiva, mette a disposizione del Paese le sue strutture, presenti in tutte le regioni italiane, dal Nord al Sud, per contribuire a dare una risposta alla domanda di Salute dei cittadini e ridurre le liste d’attesa, con costi certi e una qualità misurabile. Ricoverando annualmente più di un milione di degenti, per un totale di 8 milioni e cinquecentomila giornate di degenza e avvalendosi della professionalità di 12 mila medici, 28 mila infermieri e tecnici e 32 mila operatori socio sanitari, - prosegue Barbara Cittadini - non potremmo mai indulgere a logiche di differenziazione, e men che meno di sterile contrapposizione rispetto ad altri operatori della sanità, pubblici o privati che siano. Le nostre strutture essendo accreditate hanno i requisiti strutturali, organizzativi e tecnologici previsti dalle normative vigenti. L’idea del confronto, a nostro avviso, rappresenta un presupposto fondamentale per efficientare l’offerta sanitaria complessiva e, pertanto, la proposta di un tavolo di concertazione a livello ministeriale troverebbe in AIOP un interlocutore pienamente favorevole, nell’obbiettivo comune di garantire agli italiani una risposta sanitaria di qualità, in tempi rapidi. Ribadiamo, pertanto, la nostra disponibilità ad un dialogo costruttivo in tal senso,
- conclude Barbara Cittadini - con l’obiettivo di poter contribuire, concretamente, al costante miglioramento e efficientamento dell’offerta sanitaria nazionale dal punto di vista quali quantitativo.
Adesso, però, attendiamo un vero confronto sui temi più urgenti, tra i quali il contratto di lavoro dei nostri dipendenti che operano per il SSN. Auspichiamo, davvero, di potere contare su scelte coerenti con le affermazioni del Ministro che abbiamo apprezzato.
"

 

Per rileggere le dichiarazioni del Ministro clicca qui

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Notizie Aiop Nazionale

Le strutture sanitarie sono pronte per le nuove regole sulla privacy

Intervista a Filippo Leonardi, Direttore generale Aiop

Il nuovo regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali diventerà pienamente operativo il prossimo 25 maggio e per quella data le strutture sanitarie private iscritte all'Aiop saranno pronte. Ad assicurarlo è il direttore generale dell'Associazione Italiana Ospedalità Privata, Filippo Leonardi, presente all'evento organizzato a Roma da Scudomed e Area Medici dal titolo "La privacy nella sanità: il sistema sanzionatorio e l'attività ispettiva".

Aliquota al 4% per l’installazione di attrezzature per disabili

Le attrezzature installate presso le case di cura per pazienti disabili, quali i letti elettrici, sono soggetti ad aliquota del 4%, quando gli stessi sono effettivamente utilizzati per persone affette da malformazioni permanenti. In applicazione della normativa della privacy, la struttura non deve consegnare al cessionario la documentazione indicante i soggetti utilizzatori, ma un’attestazione inerente l’esistenza di certificati attestanti l’uso per tali soggetti.

Danni da emotrasfusione. Da quando decorre la prescrizione per il risarcimento

Corte di Cassazione, ordinanza n. 2665 del 5 febbraio 2018

Con il provvedimento n. 2665 del 5 febbraio 2018, la Corte di Cassazione ha ribadito l’ormai consolidato orientamento giurisprudenziale della stessa per cui nei casi di danni da emotrasfusione infetta il termine della prescrizione del diritto (dies a quo) decorre non oltre la data di richiesta di risarcimento del danno.
Il provvedimento scaturisce dalla richiesta risarcitoria avanzata da una donna, nei confronti del Ministero della salute e dall’Azienda Ospedaliera, che a seguito di analisi del sangue nel 1992 scopre di essere positiva al virus HCV-AB con conseguente fibroplasia retro-ventale.
Solo nel 2001 la commissione medica all’uopo investita della questione afferma il nesso eziologico tra la malattia e la trasfusione di sangue infetto che fu necessario praticarle alla nascita avvenuta prematuramente.

Incompletezza della cartella clinica e responsabilità medica

Cassazione civile, sentenza n.7250 del 23 marzo 2018

Con la sentenza n. 7250 del 23 marzo 2018, la Corte di Cassazione ha affermato il principio in base al quale l'incompletezza della cartella clinica va ritenuta circostanza di fatto che il giudice di merito può utilizzare per ritenere dimostrata l'esistenza di un valido nesso causale tra l'operato del medico e il danno patito dal paziente.
La decisione è intervenuta a conclusione di una vicenda in cui una paziente, inizialmente recatasi presso una struttura ospedaliera per una mal occlusione dentale, era andata incontro ad un peggioramento consistito nella perdita dei denti e nel deterioramento della situazione occlusale, con persistenti dolori e lesioni. A fronte di tale situazione si era quindi reso necessario un intervento chirurgico al fine di spostare il mascellare, al termine del quale la paziente veniva dimessa «con la bocca in contenzione, la faccia tumefatta, l'impossibilità di masticare e un blocco mascellare per 45 giorni».

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