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Notizie dalla Liguria

Il ruolo di Aiop nella formazione continua

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Il ruolo di Aiop nella formazione continua

di Gabriele Pelissero,
Presidente Nazionale AIOP


L’impegno di AIOP a favore dell'attività formativa non conosce cali di attenzione e Ia spinta a proseguire nella strategica opera di promozione della crescita professionale e culturale dei collaboratori delle strutture che ad essa fanno riferimento, si configura sempre di più come uno dei cardini dell'azione di indirizzo e tutela della propria base associativa. E’ la tensione verso la costruzione di un brand contraddistinto dalla qualità della risposta clinica e dall'adeguatezza del profilo organizzativo dei servizi, un tratto caratteristico di appartenenza e di condivisione di una mission associativa, un modo per essere all'altezza del compito che il sentirsi, ed essere parte, di un sistema sanitario ritenuto ancora tra i migliori al mondo richiede.

Ma Ia garanzia di una risposta altamente qualificata ed eticamente corretta alla domanda di salute che proviene dal Paese, oltre che palesarsi come un naturale dovere istituzionale e morale, si avvia ad assumere sempre più una valenza di avveduta strategia aziendale. Un percorso virtuoso che consenta di non ritrovarsi ai margini di una sanità sempre più tecnologicamente avanzata ma, al tempo stesso, resa inesorabilmente selettiva dallo strisciante definanziamento di un sistema non ancora culturalmente pronto a mutuare al suo interno principi quali la competizione sulla qualità delle cure, a parità di riconoscimento economico.

E proprio in questo quadro incerto e complesso, Ia formazione, soprattutto quella di rango ECM, si conferma come un'opportunità che può portare gli operatori ad innalzare i livelli qualitativi delle proprie prestazioni e performance complessive delle strutture nelle quali prestano Ia propria attività, oltre che a ridurre drasticamente i rischi connessi con l'opera quotidiana al servizio dei pazienti. L'apporto della formazione continua in medicina resta fondamentale e lo sforzo posto in essere dalla Commissione Nazionale, anche nell'organizzazione dei Forum annuali, tende a fornire a tutti gli attori del sistema (strutture, Provider, organismi istituzionali) gli strumenti più idonei per valorizzarne iI ruolo e l'importanza in un ambito cosi particolare e delicato.

Sulla base di queste premesse, Aiop continua quindi ad intensificare Ia propria attività di promozione e sviluppo di progetti formativi indirizzati ai propri aderenti, potendo contare sulla partnership con alcuni selezionati enti di formazione che dal 1° ottobre 2010, a seguito dell’introduzione delle nuove disposizioni sulla inibizione dell'accreditamento ECM di singoli eventi, si sono accreditati come Provider nazionali.

Parallelamente, al fine di rendere meno oneroso l’impegno organizzativo delle aziende, mette a disposizione di responsabili della formazione e degli eventuali servizi formativi interni ,tutte le informazioni necessarie per utilizzare al meglio uno strumento dalle grandi potenzialità quale quello del ricorso al cofinanziamento offerto dai fondi paritetici interprofessionali; uno strumento previsto da tempo dal legislatore e diventato ormai quasi di uso comune. Secondo gli ultimi dati pervenuti dalle nostre aziende, ai primi posti in tema di collaborazioni con i fondi interprofessionali troviamo, con circa il 40% di adesioni ciascuno, Fondimpresa e Fonter. Quest'ultimo al momento è ancora l'unico fondo ad aver creato con un apposito accordo con AIOP uno specifico settore 'socio·sanitario’, che dispone di risorse proprie e che dal 2004 ad oggi ha consentito finanziamenti per più di venti milioni di euro.
Tali finanziamenti sono stati indirizzati in gran parte verso l'attività ECM.


Le prospettive per Ia formazione aziendale in ambito AIOP, in modo particolare per quella ECM, grazie anche. all'apertura messa in atto dalla Commissione nei confronti della formazione a distanza, continuano quindi a mostrarsi più che positive; anche in virtù della citata esigenza di competere in termini qualitativi con gli altri operatori del sistema, a tutto vantaggio dell'efficacia terapeutica per i pazienti.


*Articolo pubblicato sull'Annuario della Formazione Continua in Sanità 2015

 



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Notizie Aiop Nazionale

Biomaterials and novel technologies for healthcare

Frascati (Roma), 8-11 ottobre 2018

La 2a Conferenza Internazionale BioMaH “Biomaterials and Novel technologies for Healthcare” si terrà a Frascati (Roma) dall'8 all'11 ottobre 2018.
Prevede keynotes di importanti esperti del settore biomedicale. La seconda edizione è stata pensata per facilitare la comunicazione tra medici, scienziati e professionisti, per condividere le loro esigenze e discutere la loro ricerca e le possibili soluzioni, in un'atmosfera internazionale, con keynote e presentazioni oral e poster.
Al centro del confronto: i modelli 3D per la ricerca sul tumore, il sistema cardiovascolare, l'odontoiatria, l'apparato musculoscheletrico/ortopedia, l'oftalmologia, le tecnologie basate sulla spettroscopia per uso clinico e la traslazione delle scoperte dei biomateriali nell'uso clinico.

Linee guida per la revisione delle reti cliniche

Accordo ai sensi del punto 8.1 dell'Allegato 1 al D.M. n. 70/2015

Il 24 gennaio scorso, la Conferenza Stato-Regioni ha sancito l'Accordo sul documento contenente le "Linee guida per la revisione delle reti cliniche - Le reti tempo dipendenti".
Il documento è stato adottato ai sensi del punto 8.1 dell'Allegato 1 al D.M. n. 70/2015 che prevede che "all'interno del disegno globale della rete ospedaliera è necessaria l'articolazione delle reti per patologia che integrano l'attività ospedaliera per acuti e post acuti con l'attività territoriale" con specifico riferimento, tra l'altro, alle reti infarto, ictus, traumatologica, neonatologica e punti nascita.

Consenso informato. Il paziente deve provare il nesso causale

Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 2369 del 31 gennaio 2018

La Corte di Cassazione con l’ordinanza 2369/2018 ha avuto modo di pronunciarsi su un caso di responsabilità medica per difetto del consenso informato.
La vicenda trae origine da un parto a cui si rendeva necessario operare tramite taglio cesareo che si concludeva in maniera positiva.
La Suprema Corte ha ricordato il consolidato orientamento della Corte di legittimità secondo cui il consenso informato è inderogabile e non può prestarsi per via tacita o presuntiva. Allo stesso tempo ha dichiarato che il paziente ha l’onere di provare, anche per via presuntiva, che a seguito di informazione circa il trattamento sanitario e le sue conseguenze non avrebbe prestato il proprio consenso.


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