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Aiop audita in merito al Ddl Delega IRCCS dalla XII Commissione Affari sociali della Camera dei deputati
Il dott. Francesco Galli, coordinatore della Commissione Aiop IRCCS, ha evidenziato la necessità di salvaguardare l’autonomia giuridico-amministrativa, garantire l’accesso alle prestazioni senza limitare la mobilità dei pazienti e sottoporre l’attività a valutazione scientifica secondo standard internazionali
Nelle scorse settimane la Camera dei deputati ha avviato l’esame del Disegno di Legge “Delega al Governo per il riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, di cui al decreto legislativo 16 ottobre 2003, n. 288” (C. 3475).
Vista la tematica, la XII Commissione Affari Sociali – investita in sede referente dell’esame del provvedimento – ha avviato un ciclo di audizioni informali nel quale anche noi, come Aiop, abbiamo avuto la possibilità di intervenire.
La nostra Commissione IRCCS, coordinata dal dott. Francesco Galli – audito dalla XII Commissione mercoledì 23 marzo – ha analizzato la proposta di legge e avanzato alcune proposte emendative.
Il risultato di questo lavoro è stato elaborato in un position paper depositato presso la Commissione come memoria.
Nel documento, che alleghiamo, si ribadisce la sostanziale condivisione della maggior parte del testo di riforma della disciplina IRCCS, evidenziando però tre questioni fondamentali:
1. La necessità di ribadire l’autonomia giuridico-amministrativa degli IRCCS, autonomia di cui al D.LGS 288/2003 (art. 12). Bisognerebbe intervenire secondo un processo di manutenzione evolutiva, salvaguardando alcuni capisaldi dell’assetto normativo del 2003 tra i quali l’autonomia giuridico-organizzativa degli IRCCS di diritto privato, autonomia che ha un carattere di attualità, e che ha rappresentato un fattore di successo per l’intera rete degli IRCCS, consentendo l’implementazione di modelli organizzativi di alta efficienza e produttività.
2. Stante il carattere di eccellenza degli Istituti, è necessario garantire l’accesso a tutte le prestazioni erogate dagli IRCCS – sia di diritto pubblico che di diritto privato – ai pazienti provenienti da fuori regione in virtù del loro ruolo di riferimento nazionale per l’assistenza sanitaria di qualità. Bisognerebbe evitare di lasciare alle Regioni la possibilità di limitare la mobilità dei pazienti.
3. In linea con l’obiettivo istituzionale del PNRR di rilancio della competitività del nostro Sistema Paese, si sottolinea la necessità di istituire un sistema di valutazione dell’attività degli IRCCS e delle reti sulla base di standard scientifici internazionali.