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Notizie dalla Liguria

CCNL. Cittadini: “Bene l'apertura Ministro, sia così tempestivo anche per chi opera nelle strutture private”

Dichiarazioni pubblicate su Quotidiano Sanità lo scorso 23 novembre 2018

"L’apertura del Ministro Giulia Grillo alle richieste dei sindacati dei medici che operano nella componente di diritto pubblico del SSN, è un’ottima notizia. Chiediamo che possa essere attivato, con la stessa tempestività, un confronto anche con la componente del SSN di diritto privato, nella quale lavorano 12mila medici, 26mila infermieri e tecnici e oltre 32mila operatori socio-sanitari, che ogni giorno consentono di dare una risposta alla domanda di salute degli italiani, contribuendo, in modo determinante, all’offerta sanitaria del Paese”, lo dichiara Barbara Cittadini, Presidente Nazionale AIOP, a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal Ministro della Salute.

Gdpr. Valutazione di impatto per i trattamenti transfrontalieri

Il Garante individua le operazioni a rischio

D’ora in poi, pubbliche amministrazioni e aziende italiane che effettuano trattamenti di dati volti ad offrire beni e servizi anche a persone residenti in altri Paesi dell’Unione europea avranno uno strumento in più per applicare correttamente il nuovo Regolamento sulla protezione dei dati. Il Garante per la privacy ha predisposto, come stabilito per le Autorità di controllo nazionali dal Gdpr, un elenco delle tipologie di trattamento che i soggetti pubblici e privati dovranno sottoporre a valutazione di impatto. L’elenco recepisce le osservazioni del Comitato europeo per la protezione dei dati al quale era stato sottoposto dal Garante per il prescritto parere.
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Notizie Aiop Nazionale

La valutazione delle norme degli Stati membri dell'Unione sui dati sanitari alla luce del GDPR
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La valutazione delle norme degli Stati membri dell'Unione sui dati sanitari alla luce del GDPR

Studio a cura della Commissione europea

Ilaria Giannico, Segretario generale Uehp

La Commissione europea ha pubblicato uno studio sulla "Valutazione delle norme degli Stati membri dell'Ue sui dati sanitari alla luce del GDPR".

Lo studio rileva come, sebbene il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) stabilisca norme orizzontali direttamente applicabili in tutti gli Stati membri, permangono variazioni nella gamma di normative a livello nazionale legate alla sua attuazione nel settore della salute. Ciò ha portato a un approccio frammentato nel modo in cui viene condotto il trattamento dei dati sanitari per la salute e la ricerca negli Stati membri. Ciò può avere un impatto negativo sulla cooperazione transfrontaliera per la fornitura di cure, l'amministrazione del sistema sanitario, la salute pubblica o la ricerca.

Per garantire che i Sistemi sanitari europei possano fare il miglior uso possibile dei dati sanitari e per sostenere lo sviluppo dello Spazio europeo dei dati sulla salute, è necessario affrontare una serie di questioni legali e operative con un approccio multiforme. Lo studio ha identificato potenziali azioni future a livello dell'Ue, compresi i codici di condotta guidati dalle parti interessate e una nuova legislazione a livello dell'Ue mirata e specifica per settore.

Oltre ai requisiti legali e alla governance, lo studio sottolinea anche la necessità di un approccio più armonizzato tra gli Stati membri per quanto riguarda l'infrastruttura tecnica, l'interoperabilità tecnica e semantica.
Anche la qualità e l'acquisizione dei dati, le competenze digitali e il rafforzamento delle capacità per l'uso primario e secondario dei dati sanitari sono stati individuati nelle aree in cui un approccio armonizzato potrebbe essere utile.

Lo studio prosegue evidenziando l'importanza della cooperazione tra l'Ue, gli Stati membri e le parti interessate pertinenti, con un'attenzione particolare agli interessi dei pazienti. Lo studio specifica che dovrebbero essere supportati come agenti attivi nella propria salute e cura, con piena capacità di esercitare i propri diritti relativi ai dati sanitari. In conclusione, si ritiene che lo sviluppo dello Spazio europeo dei dati sulla salute, inclusa la legislazione specifica da adottare per integrare la proposta di legge sulla governance dei dati, offra l'opportunità ideale per basarsi sui suggerimenti delineati nello studio.
Inoltre, si ritiene che garantisca che i dati sanitari possano essere utilizzati per promuovere una migliore assistenza ai pazienti, sistemi sanitari più resilienti e una più forte protezione collaborativa della salute pubblica e ricerca sanitaria in tutta l'Unione europea.
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